Scappare? Scappare.

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Appena suonò la campanella Rachel si precipitò fuori dall'aula: doveva assolutamente parlare con Fate.
Ovviamente non poteva stare tranquilla. Stasey le si era già avvicinata, voleva vedere se la bionda poteva essere un buon membro della sua "congrega".
Le stava parlando, ma Rachel non riusciva a sentire. Fate annuiva in continuazione e alla fine della chiacchierata Stasey sorrideva. Rachel riuscì solo a sentire l'ultima frase.

-Allora ci vediamo a pranzo Faty.

Faty?... Seriamente?!
Quando tutte furono uscite e rimase solo Fate, Rachel le si avvicinò.

-Faty? Ma stava scherzando o cosa?

La ragazza fece un sorriso furbetto.

-Per ora fingo di essere una sua, come si può dire, "complice"... Così me la tengo vicino e se avrò bisogno mi darà una mano. Anche se in realtà mi sembra molto superficiale. E Faty é veramente un soprannome orribile.

Rachel sorrise a sua volta: quella ragazza era molto più sveglia di quanto avesse immaginato.

-Bé, comunque mi presento: sono Rachel.
-Piacere, Fate, ma immagino lo sapessi già.

Rachel si guardò intorno con fare circospetto.

-Ehm... Senti... Puoi venire un secondo con me?

Notò che il professore le guardava in modo strano. Aveva uno sguardo... Ingordo. Sembrava volesse sbranarle da un momento all'altro. Fate sembrò dar voce ai suoi pensieri.

-Quel prof non mi piace... Sembra affamato... Ma non di cibo, di potere.

Rachel pensò che quella ragazza avesse perfettamente ragione. Per la prima volta cercò di guardare attraverso la Foschia e non riuscì a trattenersi dall'urlare.
Vide una specie di lucertola gigante, con la pelle squamata e una coda lunghissima. Gli occhi brillavano di giallo.
Indietreggiando urtò Fate, che a sua volta urlò.

-Cosa diamine é quello?
-Non lo so, ma per ora c'é solo una cosa da fare.
-Scappare?
-Scappare.

Le due ragazze corsero fuori dalla classe e si diressero verso la parte della scuola dove c'era meno gente. Il professore/lucertola le inseguiva.
Ad un certo punto però arrivarono in un vicolo cieco. Rachel non sapeva cosa fare: era sicura di aver trovato una semidea, e doveva anche essere abbastanza potente considerato l'interesse di quel mostro per lei. Lei avrebbe dovuto proteggerla, invece si era fatta prendere dal panico, non sapeva più cosa fare. Ad un certo punto notò che la collana di Fate brillava, ma la ragazza sembrava non esserne accorta.

-Kanima.
-Cosa?

Fate aveva appena detto quella parola strana e guardava quella bestia come se avesse capito cosa era.

-Quel coso. É un Kanima. Credo... Di sapere cosa fare per batterlo. Tu coprimi.

Fate chiuse gli occhi come per concentrarsi. Chiuse le mani a coppa e dai palmi cominciò a crescere una luce strana. Quando si spense nelle mani della ragazza c'era un anello di fidanzamento. Era bellissimo, con un piccolo diamante di colore azzurro.
La bestia lo guardò con attenzione. Poi si avvicinò alle ragazze, molto lentamente.
Rachel vedeva che Fate tremava, ma riusciva a non urlare.
Il mostro prese l'anello e se lo girò tra le mani. Di colpo la pelle squamosa cominciò a sparire, al suo posto stava tornando la pelle umana. Era di nuovo il professore.
A quel punto disse quella che per lei era la cosa migliore da fare in quel momento.

-Scappiamo prima che si riprenda.

Fate annuí e si diressero verso i dormitori. La bionda era sconvolta. Rachel era scioccata: non aveva mai visto nessun semidio capace di usare quei poteri.
Non sapeva cosa fare con quella ragazza. Alla fine decise.

-Vieni con me Fate, ti voglio presentare una persona.

La Dea PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora