Dopo il viaggio nell'ombra, Percy si sentiva persino peggio di prima.
Il viaggio nella testa di Rachel era stato orribile. Ciò che aveva visto era terribile. Aveva visto la ragazza di cui avevano bisogno, e sapeva chi era. Ma aveva anche visto ciò che non avrebbe mai voluto vedere. Si sentiva strano, come con un grandissimo peso sul cuore, faticava a pensare con lucidità. Ma doveva farlo, se voleva aiutare Rachel. In quel momento era lui ad avercela in braccio, non potevano lasciarla a casa da sola. Nico era riuscito a trasportarli tutti dall'altra parte degli Stati Uniti, in Nevada, e fortunatamente proprio davanti all'Hotel Lotus. Dopo l'esperienza avuti con i viaggi nell'ombra per trasportare l'Athena Partenos, ormai riusciva a controllare meglio i viaggi nell'ombra.
Fuori dall'Hotel, però, Fate espresse la paura che avevano tutti quanti.-Come facciamo a non rimanere bloccati nel tempo?
Prima di partire le avevano spiegato delle loro esperienze lì dentro, e ne era rimasta colpita.
Ma in quel momento era Percy ad avere la soluzione.-Fate, guarda nella tasca posteriore di Rachel. Ci dovrebbe essere il suo cellulare.
Fate eseguì.
-Anche se dentro sembra che il tempo non scorra, fuori tutto continua. Anche il cellulare dentro continuerà a funzionare come al solito. Inserisci il timer e tienilo sempre in mano. Devi sentirlo assolutamente quando suonerà.
Fate lo guardò stupita, ma fece tutto quello che le aveva detto. Appena finito si mise d'accordo con gli altri due.
-Okay, abbiamo 40 minuti di tempo. Entriamo?
I ragazzi annuirono. Anche se Percy aveva in braccio una ragazza che sembrava morta, nessuno ci fece caso. A quel punto decisero di dividersi: Nico portò Rachel in una stanza, in modo che potessero riposarsi entrambi. Percy e Fate di diressero verso la reception. Percy fu il primo a parlare con una receptionist con i capelli platinati e un sorriso stampato perennemente sulla faccia.
-Salve, come posso aiutarla? Ce l'ha già una camera?
-Sì grazie. Ora, vorrei che mi desse un'informazione su una persona che alloggia in quest'hotel.La receptionist sembrò confusa, come se quella fosse una domanda fuori dal comune.
-Devo... Devo vedere se posso. Come si chiama?
Percy era agitato quando pronunciò quel nome.
-Zoey Timeslow.
La receptionis digitò qualcosa sul computer.
-Sì, alloggia qui. Posso chiederle se gradisce parlare con voi.
Digitò qualche numero sul telefono e si portò la cornetta all'orecchio.
-Pronto salve signorina Timeslow, sono Hanna della reception. Qua ci sono due ragazzi che gradirebbero parlare con lei, li devo far salire?
Rimase in ascolto per qualche secondo. Poi si rivolse ai due ragazzi, chiedendo loro chi fossero per poterlo riferire a Zoey.
Rispose Percy.-Le dica che... Che ho conosciuto suo padre.
La receptionist lo guardò male, come se pensasse che lui fosse una mafioso, così come il padre della ragazza.
-Ehm... Dice che conosce suo padre. Okay, allora li faccio salire.
Poggiò la cornetta e si rivolse nuovamente ai ragazzi.
-Camera 1002. Augurate alla signorina Timeslow la continuazione di una buona permanenza qui.
Percy e Fate si diressero verso l'ascensore e una volta dentro Percy chiese alla bionda:
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La Dea Perduta
FanfictionAl Campo Mezzosangue, al Campo Giove e nelle Case della Vita, tutto scorre tranquillo... Perlomeno fino a quando Rachel non incontra una ragazza diversa dalla norma e la porta da Percy perchè non sa cosa fare. Capisce subito che è una semidea, ma no...