Qualche piccolo passo avanti

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Piper guidò i ragazzi per la sua immensa casa, fino a condurli nella stanza più alta della casa. Come la mora si aspettò, i ragazzi rimasero senza fiato.
Quella stanzina non era molto grande, ma bella e accogliente. C'era un grande tappeto bianco, due divanetti morbidissimi e colorati, una tv stupenda e un lampadario molto particolare. Di fianco c'era un'altra piccola stanzetta con moltissime cose da bere. Ma la cosa migliore fu probabilmente la vista. Era l'unico punto della casa da dove si vedeva la città, che la sera si illuminava: era uno spettacolo stupendo.
Gli altri ragazzi si guardarono intorno affascinati, poi una delle due ragazze bionde (Zoey probabilmente) si diresse verso la stanza, prese da bere per tutti, poi si sedettero. Su un divanetto si misero Fate, Zoey e Rachel, sull'altro Nico, Percy e Piper. Quest'ultima, grazie ai suoi poteri di Afrodite, sentì che il rapporto tra quei due ragazzi era migliorato. Erano vicini, come migliori amici o... Fratelli. Notò anche che l'altra ragazza bionda, Fate,mentre la sua collana brillava, spostava in continuazione lo sguardo da lei a Percy, e non capiva perché. Decise di chiederglielo.

-Ehm... É tutto okay... Fate giusto?

La ragazza all'inizio si limitò a guardarla, ma poi rispose.

-Tu e Percy avete qualcosa in comune... Un'aura... O qualcosa del genere...

Sia Piper che Percy la guardarono in modo strano.

-Cosa?...
-Tu sei una figlia di Afrodite vero? Si sente.
-Si... Si sente?

Piper guardò Percy lanciandogli il chiaro messaggio "Ma cosa sta dicendo?!" e lui in risposta "E che ne so io?". Poi il moro si voltò verso Fate, chiedendole di spiegarsi meglio.

-Bé... Ogni dio ha un certo profumo che contribuisce alla sua aura. Questo profuml si unisce a quello dei figli. É per questo che i mostro ci sentono così facilmente. A volte sono profumi, a volte sensazioni.

I ragazzi la guardavano in modo strano.

-Scusa... Cosa?

Fate indicò Nico.

-Tu, per esempio. Profumi di cioccolato e sangue.

Nico rimase sconvolto.

-C...cosa?!

La bionda alzò le spalle.

-So chd può sembrare strano, ma é così. Abbiamo un odore per le nostre caratteristiche positive, uno per le negative. Cioccolato per la dolcezza e sangue per la vendetta. Capiscimi. Mentre tu.

Indicò Piper.

-Sai di rose e erba secca. Rose per la bontà, erba secca per il fatto che a volte ti senti inutile.

Piper era sconvolta. Si voltò verso i ragazzi.

-Okay, basta chiacchiere: chi é lei?

Rachel sospirò.

-Vorremmo saperlo anche noi.

La bionda nel frattempo stava guardando Percy.

-Tu sai di... Bé, per quanto riguarda te, si parla di sensazioni. Tu emani freschezza e limpidità, come l'acqua pura. Acqua che profuma di rose... Da qui il collegamento con Piper e i poteri dell'amore. Poi, bé, emani paura. Veleno.

Percy era sconvolto.

-Tu hai la benedizione di Afrodite. Ammetti che da quando hai incontrato la dea dell'amore  tutte le ragazze hanno cominciato ad avere una cotta per te? Rachel, Calipso, Reyna... E via di seguito?

Percy annuì.
Rachel si alzò di scatto in piedi.

-Fate senti adesso...

Si bloccò non appena le sfiorò il braccio. Una nebbia verde cominciò a comparire intorno a lei, mentre cominciò a pronunciare una profezia.

“Sei nomi per sei prove,
sei ragazzi dove il tempo non si muove.
Il Caos ed il Fato insieme di nuovo,
la scoperta di un potere misterioso.
Un potere da bloccare,
una minaccia da evitare,
se il mondo si vuol salvare,
la Dea Perduta l'immortalità deve ritrovare.”

La collana di Fate si spense mentre Rachel cadde a terra, ma si bloccò a mezz'aria, avvolta da un leggero alone dorato.
Piper vide che era Zoey a crearlo.

-Ma cosa...

Percy si alzò.
- Okay Piper, non ti sconvolgere: Zoey é una figlia di Crono.

Piper mantenne la calma per fortuna. Appena Rachel fu messa sul divano l'alone scomparve e lei ricominciò a respirare normalmente.
Rachel dopo aver sentito cosa era successo si voltò verso Fate.

-Ho capito che potere hai.

Tutti si voltarono verso di lei.

-Tu... Non so come spiegarlo ma... Aumenti i poteri delle persone e te ne nutri. Come a scuola, quando mi hai toccato il braccio hai visto quel mostro, prima no. Stavi usando i miei poteri. E anche ora, ho pronunciato la Profezia solo perché mi sono sentita come obbligata, ma allo stesso momento sentivo un'energia diversa che mi scorreva in corpo. É... É difficile da spiegare, ma é così.

I ragazzi ascoltarono in silenzio.
Fate sembrava sconvolta.

-Non capisco, come... Io non ricordo bene nemmeno ciò che é successo ora...

Piper vide che aveva una mano sulla collana, la stringeva tra le mani e se la rigirava tra le dita.

-Hai mai notato che la tua collana si illumina ogni tanto?

La ragazza posò lo sguardo sulla collana come se non ne sapesse niente.

-No, non me ne sono mai accorta.
-E che mi dici di quando eri piccola?
-Non ricordo niente di niente.

Piper si rivolse agli altri.

-Non c'é qualcuno che potrebbe darci una mano? Qualcuno che ha in continuazione a fare con la magia o con i ricordi?

A nessuno venne in mente niente. Percy ad un tratto alzò lo sguardo.

-Forse... Conosco qualcuno. Ma... Devo incontrare questa persona in sogno, oppure devo andarci di persona. Forse potrebbe aiutarci. Vado... Vado a chiamarla.

Detto questo uscì dalla stanza e si chiuse la porta alle spalle. Piper subito sentì la tensione cadere nella stanza: Percy era un punto fermo per molte persone, un punto a cui aggrapparsi. Ora che se ne era andato, nessuno sapeva più chi guardare come un capo. Fate prese la parola.

-Ragazzi... Grazie per quello che state facendo per me. Ma sapere tutte queste cose in soli due giorni...

Si portò le mani alle tempie e cominciò a massaggiarle.

-Sono stanca e devo pensare. Ci vediamk domani mattina.

Detto questo anche lei uscì dalla stanza, ma un pò troppo di fretta secondo Piper. Probabilmente voleva dire qualcosa a Percy.
I quattro rimasti nella stanza si guardarono per un pò, e decisero in silenzio, senza bisogno di dirsi più niente, che avrebbero riparlato di tutto l'indomani. Piper si alzò, guardò fuori dalla finestra, diede la buonanotte a tutti e andò in camera sua. In corridoio vide Percy e Fate che parlavano di qualcosa che sembrava importante. Piper non li interruppe e si fiondò in camera sua. Era di media grandezza, ma era molto accogliente. Si addormentò quasi subito, ma solo dopo aver ripercorso nella mente tutta la profezia che aveva pronunciato Rachel.
Sei nomi... Per sei prove... Si capiva che ci sarebbero state sei prove da affrontare ma i sei nomi... Chissà cosa voleva dire.
Poi sei ragazzi dove il tempo non si muove... Sei ragazzi (forse semidei) sarebbero dovuti andare in un posto dove il tempo non scorreva... Forse Zoey poteva dar loro una mano ad interpretare quelle parole. Il fatto che fosse la figlia di un titano... La sconvolgeva un pò. Ma cercava di non pensarci.
Pensa al resto della profezia...
Il Caos e il Fato... Non poteva essere una cosa buona... E un potere misterioso... Sembrava quello di Fate; nessun semidio era in grado di fare cose del genere.
Una minaccia da evitare... Sicuro. Era sicuramente da evitare. E sicuramente bisognava anche salvare il mondo, e per riuscirci... La Dea Perduta l'immortalità deve ritrovare...
Chissà chi é... Forse potrebbe essere...
Non ebbe il tempo di finire di formulare il pensiero che si addormentò.

La Dea PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora