Un Angelo della Morte

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Agli occhi di Sadie, era ovvio che quasi tutto avessero passato la notte in bianco. Tra tutti, quelli che sembravano messi peggio erano Nico, quello strano ragazzo che innescava tristi pensieri nella sua testa, e Percy, che, diversamente dal solito, aveva profonde occhiaie sotto agli occhi.
Nico... Quel ragazzo le mandava in subbuglio in cervello. Con quel suo atteggiamento, quel suo essere così pessimista e dark...
Il pensiero di Anubi era costante nella sua mente. Si era dovuto allontanare dal corpo di Walt, che era definitivamente morto. Era stato un duro colpo per lei, difficile da sopportare. Ma aveva sempre avuto il fratello accanto a sé... Nonostante fosse un idiota (a parer suo, lei era così divina) le era sempre accanto, soprattutto nei momenti di maggiore bisogno.

-Ragazzi, se non vi dispiace io vado a prendere una boccata d'aria di sotto.

Nessuno dei presenti sembrò ascoltare le sue parole. Solo Rachel le prestò un minimo di attenzione.

-Certo, ma torna presto.

Prima di uscire dalla stanza, Sadie osservò tutti gli altri.
Piper si era ripresa, ma sembrava sotto shock e confabulava sottovoce con Zoey e Fate, la prima arrabbiata, la seconda incuriosita.
Nico stava dormendo beatamente sul divano, e sarebbe sembrato quasi un angelo se non avesse avuto quell'aspetto così tetro.
Ma del resto, neanche gli angeli sono perfetti no?
Percy sembrava quello messo peggio. Aveva tra le mani un piccolo oggetto che Sadie non aveva avuto l'occasione di vedere, e continuava a ripetere qualcosa sottovoce.

"Grandioso, sembra di essere in un manicomio qui"

-Vi porto qualcosa?

Dato che non ottenne risposta, li prese per un no. La prossima volta che si offriva di essere gentile (cosa che non capitava così spesso) si sarebbero ricordati di lei.
Una volta sola in ascensore, Sadie sbuffo e si guardò allo specchio. Le ciocche colorate si erano sbiadite, avrebbe dovuto rifarle. Ma non era un problema per lei, le rifaceva in fretta. Ma qualcosa non andava. Si osservò a lungo, cercando di capire, e la verità la colpì in faccia con violenza.

"Tu non dovresti essere qui. Non fai parte di questo gruppo. Non sei come loro."

E odiava ammetterlo, ma la sua coscienza interiore aveva ragione. Lei non era come loro. Non era una semidea. Era una maga, un membro della Casa della Vita. Aveva sì, sangue di divinità nel suo corpo, ma non era la stessa cosa. Non si sentiva parte di loro.
Per poco non andò a sbattere contro una signora vestita in modo molto elegante in ascensore, ma non si prese neanche le briga di rispondere a tono. Non ne aveva proprio voglia quella mattina. Non era dell'umore giusto.
Si servì al bar una completa colazione, completa di bacon, uova strapazzate e succo d'arancia.
A quanto aveva letto sul volantino in camera da letto, era tutto incluso. Si sedette svogliatamente ad un tavolo e cominciò a mangiare, senza troppa convinzione.
Non alzò lo sguardo dal piatto neanche quando vide un'ombra spostare la sedia e sedersi di fronte a lei.

-Non vedi che é occupato?
-Ma come? Mi stai rifiutando così?

Per poco Sadie non si strozzò con la detta di bacon che aveva appena messo in bocca.

-A-A...
-Anubi. Proprio io.

Quel ragazzo a quanto pare non l'avrebbe mai lasciata in pace.

-Wow. Quando finalmente pensavo di poter essere lontana da te.

Era lì, come sempre in tutto il suo splendore di dio.
La somiglianza di alcuni tratti con il piccolo Di Angelo c'era, ma altri tratti li differenziavano.
Entrambi avevano i capelli neri, folti e ribelli, i grandi occhi neri, pronti ad annunciare la morte in qualunque momento. Lo stesso fisico magro ma muscoloso.
Una delle differenze maggiori stava nella pelle. Se quella di Nico era bianca e candida, quella di Anubi era abbronzata, come ogni dio egizio che si rispetti. E, per qualche motivo, Sadie continuava a trovarlo super attraente, nonostante si fosse ripromessa di odiarlo, dopo che aveva lasciato che Walt morisse.

La Dea PerdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora