Cap 12

676 40 0
                                    

"Ma che cazzo succede qui?" Dissi io.

Tom guardava pieno di odio  mio padre,era incazzato e aveva degli occhi pieni di rabbia.
Si addolcì solo quando girò il suo sguardo verso di me.

"Ripeto,che cazzo succede?" Richiesi io.

"Non preoccuparti Vittoria facciamo una chiacchierata con tuo padre" Disse Tom.

"Vittoria mi dispiace per averti causato così tanto male fino ad oggi" Disse mio padre.

Stava mentendo.

"Tu stai mentendo" Dissi io.

"Tranquilla non mentirà più" Rispose Tom guardando male mio padre.

"Vittoria noi non abbiamo finito di palare con tuo padre quindi vai di sopra poi se vuoi dopo usciamo tutti a cena insieme" Disse George.

"Mh okay va bene" Dissi io.

Mi sto facendo comandare da un'altro ragazzo oltre mio padre? che mi succede? non posso avere paura.

"Non posso restare qui ad ascoltare?" Chiesi io.

"No" Rispose freddo Tom.

"Prima mio padre e adesso voi,uff ci fosse una volta che posso decidere io per me stessa" Sbottai contro i maschi.

Tom mi guardò e i suoi occhi diventarono lucidi, non avevo detto una cosa simile vero? stavano cercando di aiutarmi non di darmi ordini.

"Scusate meglio che vada in camera mia" Dissi io.

Appena entrai scoppiai in un pianto isterico.
Gli unici ragazzi che si interessavano a me soprattuto Tom io li definivo come mio padre.
Posso essere più stronza ed egoista di così? Tom non merita questo da me ma neanche gli altri.
Devo uscire dalle loro vite.

Toc Toc.

"Vittoria sono io Tom posso entrare?" Chiese Tom da fuori la porta.

"Si Tom" Dissi strofinandomi gli occhi.

Appena entrò dentro la stanza corse ad abbracciarmi e io ricambiai l'abbraccio.

"Scusami per quello che ho detto, non lo penso seriamente, siete così carini e dolci con me, ma io sono così stronza, dovete starmi lontano Tom" Dissi io.

"Non ti staremo mai lontani, tu ormai sei mia Vittoria e tuo padre non deve più toccarti e soprattutto se lo rifarà ancora fatto le valigie e vieni da noi capito? poi ci penserò io a lui" Disse Tom.

"Grazie" Dissi prima di abbracciarlo più forte.

"Ora però devo tornare il Tom pervertito non quello affettuoso,perciò" Disse ridendo.

"Perciò cosa?" Dissi ridendo anche io.

Spostò le sue mani sul mio culo e cominciò a palparmi il culo facendomi sbattere contro il muro,cominciò a baciarmi il collo con passione.

"Oh Tom" Mi uscí un gemito.

Lui sorrise.

"So farti godere di più di così sai piccola?" Disse Tom continuando a palpare con più foga il mio culo.

"Okay Tom ho capito ora basta però" Dissi cercando di non eccitarmi.

Lui sorrise e mi diede un bacio a stampo.

Sapeva farmi sorridere in qualsiasi momento, pervertito o affettuoso che sia.
Era così dolce.
Aveva i suoi difetti.
Ma anche i suoi pregi.

"Dai ora fatto bella che usciamo a cena" Disse Tom dandomi un ultima sculacciata sul culo.

<<Una sigaretta?>>Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora