Cap 1

1K 38 3
                                    

"Vittoria alzati e vai a prendere la cena"
Urlò mio padre dalla cucina.

"Calmati non serve che mi urli contro"
Sbottai io.

Mi alzai misi le scarpe presi le chiavi della mia audì rossa.
Saranno state le 8:30 di sera.
Entrai in auto e misi in moto la macchina, era una sensazione piacevole poter sfrecciare a tutta veloci sulle strade di Berlino.
Arrivai al supermercato.

"Ma non so neanche cosa prendere, vabbè vado ad occhio"
Sbruffai e mi recai a prendere della pasta e del sugo, nel frattempo presi altre cose da mangiare dato che io frigo era vuoto.
Andai a pagare.

"Carta o contanti?" Chiese la commessa sorridendo, beata a lei che sorride.

"Carta grazie" Dissi e pagai.

Presi due buste e mi recai di nuovo alla mia auto.
Misi la spesa in auto ed entrai nel posto del guidatore.
Misi in moto e corsi a casa per non far perdere la pazienza a mio padre.

"Ce ne hai messo di tempo, dove stavi eh?"
Disse mio padre alzando la voce.

"Minchia stai calmo, ho fatto la spesa completa dato che il frigo era vuoto"
Sbottai io.

"Brava ora cucina e poi apparecchia io vado a fare una doccia, ah giusto e questa sera vestiti sexy che devo presentarti ad alcuni amici e sai devo fare bella figura" disse mio padre andando al piano di sopra

"Se se va bene" Sbruffai.

Andai in cucina e iniziai a preparare la cucina e a pensare cosa avrei potuto mettere.
•••
La cena era pronta e la tavola era apparecchiata.

"Pà scendi che è pronto" Urlai dal salone.

Poco dopo scese tutto elegante e cenammo.
E iniziò a spiegarmi cosa avrei dovuto fare per comportarmi al meglio possibile.

"Ascoltami Vittoria,questa sera dovrai essere impeccabile, ti ho preso un vestito nero con delle scarpe nere, poi per trucco capelli e gioielli sai fare tutto da sola, dovrai sempre sorridere e qualsiasi cosa loro facciano tu non lamentarti mai intesi?"  Disse mio padre guardandomi negli occhi,potevo sentirmi trafiggere da quello sguardo minaccioso.

"Si va bene ho capito, ma sai sono stanca di dover fare la puttanella dei tuoi amici papà, cazzo ho 15 anni e mi devo vestire come una ventenne mi sono rotta il cazzo" sbottai furiosa.

Mio padre si alzò e mi diede uno schiaffo.

"Non costringermi a fare cose di cui poi non andrai fiera"

"Vuoi violentarmi ancora?"

"Se continui a mancarmi di rispetto direi di sì"

Sbruffai.

"Non mancarmi più di rispetto Vittoria, prima che farai la fine di tua madre"

"Vuoi ammazzare anche me eh?"

"Ti comporti come lei, sei una rompi cazzi come lei,meriteresti la morte, ma so che ti farei un favore quindi farò l'unica cosa che può distruggere il tuo corpo, violentarti"

Una lacrima scese dal mio viso che subito asciugai.

"Prova solo a toccarmi e giuro che a fare la fine di mamma sarai tu" Dissi puntandogli il dito contro.

"Vatti a vestire qui ci pensi quando torni"

Annuì e andai a sistemarmi.

<<Una sigaretta?>>Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora