Cap 14

631 35 3
                                    

Varcai la porta di casa ed eccolo lì.
Mi fissava.
Era incazzato.
Gli occhi pieni di rabbia.
In mano teneva la cinta.
Ero ferma.
Tremavo.
Iniziai a respirare lentamente.
Un brivido percosse la mia schiena.
Volevo restare lì.
Avrebbe avuto veramente il coraggio di frustare sua figlia?.
La risposta?.
Si.
Lo avrebbe fatto.
Mi prese per il polso e mi mise a pecora appoggiata al tavolo.
Mi slacciò la zip del vestito.
E fu in quel momento che iniziai a sentire la mia pelle bruciare.
Dava dei colpi decisi e duri.
Tremavo.
Non si sarebbe mai fermato se non lo avesse fermato qualcuno.
Continuava a frustarmi.
Una volta.
Poi due volte.
Tre volte.
Quattro volte.
Continuava e continuava.
Poi chiusi gli occhi.
E buio.

•••

Aprì gli occhi e mi trovai nel letto in intimo, per l'ennesima volta mi aveva anche violentata.
Dovevo seguire il consiglio di Bill?
Dovevo veramente lasciare la casa e andare da loro? no. Non dopo come mi ha trattato Tom.
Erano circa le 8:30 di sera.
Mio padre entrò in stanza e come sempre si mise seduto sul bordo del letto.

"Scusami,non credevo di spingermi a tanto" Disse lui abbassando la testa.

Era serio?.

"Non preoccuparti,sono rientrata troppo tardi scusami" Dissi io facendo un falso sorriso.

"Va bene, ascoltami ti ho preso un vestito che dovrai indossare questa sera,andremo a cena con Alfred e dei miei amici,sarà presente anche Luca e ci saranno i tuoi nuovi 4 amici" Disse mio padre.

Avrei avuto la mia vendetta con Tom.

"Va bene" Dissi.

Mi alzai dal letto e andai a fare una doccia.
L'acqua iniziò a scorrere sul mio corpo e da dietro la schiena sentivo bruciare.
Riprovai le stesse sensazioni di prima, perché doveva fare una cosa simile? e se veramente mi avrebbe ucciso come aveva fatto con la mamma?
Tra un pensiero e l'altro misi il mio accappatoio e tornai nella mia camera.
Il vestito era bianco, scollato sia sul seno che su tutta la coscia, la spaccatura partiva dal fianco e finiva insieme al vestito ed in più era un vestito lungo.
Sopra indossavo una collana argentata intrecciata nel mio collo, tipo serpente.
Bracciale pandora e orecchini a cerchio argentati.
Feci uno chignon elegante basso.
Trucco semplice. Mascara,eyeliner,gloss trasparente.
Profumo Chanel e tacchi a spillo argentati e voilà!
Per la prima volta mi sentivo perfetta e bellissima ma questo vestito non è adatto alla mia età.
Ma devo fare bella figura con gli amici di mio padre altrimenti altre botte.

Ma devo fare bella figura con gli amici di mio padre altrimenti altre botte

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Questo era il vestito.

Uscimmo di casa e andammo verso la Ferrari di mio padre.
Dovevamo andare in un ristorante a 5 stelle al centro di berlino.
Volevo sfogarmi con Alfred e parlare con Bill.
Almeno potevo scordarmi di questa mattina.
Non riesco a descrivere gli occhi di mio padre, ma non avrei mai avuto il coraggio di lasciarlo qui da solo che potrebbe farsi del male da un momento all'altro.
Solo Bill sapeva che io soffrivo di autolesionismo e speravo ripetutamente che Tom non lo potesse scoprire perché altrimenti avrebbe ucciso mio padre.
C'è dopo quella scenata non credo però vabbè.
Menomale che non era come me lo aveva descritto il fratello.

<<Una sigaretta?>>Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora