Cap 4

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Ero sul mio letto solo con le mutandine addosso dopo che mio padre mi aveva per l'ennesima volta violentata.
Ero avvolta dal calore della mia stanza e dalle lenzuola sopra di me, finalmente ero sola e potevo sfogarmi e mi liberai,iniziai a piangere.
Piangevo così forte che forse mio padre poteva sentirmi,volevo solo andare via.
Poco dopo mi addormentai con il viso rigato da tutte le mie lacrime.

-Pov's Tom-

"Dobbiamo andare da quella ragazza"
Disse Tom.

"Non intromettiamoci nella sua vita,Tom ti ricordo che abbiamo ucciso delle persone due giorni fa vuoi davvero ucciderne un'altra? probabilmente quella ragazza non la rivedrai più"
Disse Bill.

"Ma poi se le uccidiamo il padre rimarrà sola, non avrà nessuno"
Disse Gustav.

"Tom chiamati una delle tipe che ti scopi e fatti una bella scopata e dimenticati di lei"
Disse George.

"Ho ancora della droga in camera la vado a prendere"
Disse Bill.

"Il suo viso era così spento, il suo sorriso era così falso"
Disse Tom.

"Tieni la droga e sballati"
Disse Bill.

"Perchè  vuoi salvare la ragazza?"
Chiese Gustav.

"Avete visto quanto è bella? ha 15 anni anni e deve vestirsi in quel modo e non per scelta sua, Luca che ha 40 anni le toccava il culo e suo padre era lì  a ridere ma siamo seri? voleva piangere povera piccola..."
Disse Tom.

"Si chiama Vittoria, comunque Luca è un mafioso ma potremo parlare con Alfred dato che domani devi restituirgli dei soldi no?"
Disse George.

"Hai ragione,sembrava molto unito con Vittoria"
Disse Gustav.

"Anche il suo nome è bello come lei"
Disse Tom.

-Fine pov's Tom-

"Vittoria hai visto il telegiornale?" Disse mio padre svegliandomi in modo brusco.

"No non lo ho visto" Dissi io con la voce impastata dal sonno.

"Hanno scattato una foto dove Luca ti toccava il culo, sai chi può averla fatta?" Disse mio padre guardandomi seriamente.

"Boh probabilmente dei ragazzi a caso per far scandalo" Dissi richiudendo i miei occhi.

"E d'altronde domani mattina dovremo andare a fare colazione con Alfred che ci vuole presentare i 4 ragazzi più conosciuti qui a Berlino" Disse mio padre uscendo dalla stanza.

Sbruffai e tornai a dormire.

<<Una sigaretta?>>Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora