Cap 19

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Ero entrata in casa, non sapendo di cosa potessi aspettarmi.
Non mi aspettavo parecchie cose.
Non sapevo cosa stesse per succedere nell'arco di 20 minuti.
Non ero pronta a tutto quello che stava per accadere dentro quella porta.
Entrai dentro la casa. Avevo fatto l'errore più grosso in vita mia.
Era meglio se non ci tornavo.
Ma successo tutto troppo in fretta.
Mio padre era lì seduto bevendo una birra.
Mi guardò,non provava emozioni. Aveva degli occhi rossi e gonfi, sembrava aver pianto.

"Mi dispiace Vittoria, ma ti avevo avvertito che avresti fatto la fine di tua madre" Disse mio padre.

Non capendo cosa stesse accendendo due ragazzi dal volto coperto mi legarono e mi portarono in camera da letto.
Mi spogliarono e mi legarono braccia e gambe.
Cercavo di liberarmi,senza successo.

"Muorirai nel modo peggiore, muorir ai nel modo in cui avresti preferito non muorire" Disse mio padre.

Si slacciò la cinta.

Avevo capito, voleva uccidermi violentandomi.

"Tranquilla con tuo padre ci uniremo anche noi" Disse un ragazzo dal volto coperto.

••••

I due ragazzi si misero hai lati del letto e cominciarono a leccarmi dal seno in giù, mio padre si stava godendo la scena mentre si stava facendo una sega.
Iniziai a piangere e anche tanto.
I due ragazzi iniziarono a toccarmi.
Pensai a Tom, e a quanto avrei voluto vederlo lì con i suoi amici.
E non so come.
Ma eccoli lì.
I due ragazzi vennero sparati alla testa e mio padre colpito con una mazza.

Vidi Tom con le lacrime agli occhi mentre mi slegava.

"Amore vestiti e aspetta qui Bill va bene?" Mi diede un bacio a stampo e prese mio padre sdraiato a terra e lo portò via.

Feci come disse Tom.
Poco dopo entrarono George e Gustav mi abbracciarono e presero i due ragazzi e li portarono via.

Ero vestita e Bill entrò abbracciandomi fortissimo.

"Come" Chiesi con le lacrime nei miei occhi.

"Ti spiego a casa nostra" Disse Bill.

Feci le valigie insieme a Bill, vidi come i ragazzi si sbarazzarono dei corpi,mio padre era morto.
Vendendo come si sbarazzarono di quei corpi mi fece ricordare di come io dovetti sbarazzarmi del corpo di mia madre.
Bill mi prese la mano ed entrammo nella mia audì rossa e andammo a casa dei ragazzi.

"Quando eri andata via Tom ci aveva raccontato di come era finita quella sera al pub che quando eri rientrata tuo padre ti aveva frustata" Disse Bill.

"Con questo cosa c'entra" Dissi io.

"Aveva paura che avrebbe potuto fare di peggio perciò si seguimmo fino a casa, avevamo sentito ogni parola quindi prendemmo  le armi e tutto ed entrammo nella casa" Disse Bill.

"Bill credo di essermi innamorata di tuo fratello, ti giuro poco prima che lui entrasse nella mia camera lo stavo pensando a quanto avrei voluto vederlo lì" Dissi guardando la strada.

"Beh anche lui ti ama, ma non dirgli che te lo ho detto che dopo fa una stragge" Disse Bill ridendo.

"Stai tranquillo,comunque grazie di tutto, veramente se non foste intervenuti voi 4 io ora sarei morta" dissi asciugandomi una lacrima.

"Tutto per la mia migliore amica e per la ragazza di mio fratello" Disse Bill.

"Per la cronaca non stiamo ancora insieme" Dissi sorridendo.

"Tanto quando vi rivedrete scoperete come questa mattina" Disse Bill facendomi sorridere.

"Ho urlato così tanto?" Chiesi ridendo.

"Mi sorprende che le gambe non ti facciano male" Disse Bill.

"Veramente formicolano un po', ma fa più male il culo" Dissi ridendo.

"Che poi io ero nella stanza accanto, voglio dire.. ho sentito tutto pure come Tom ti aveva infilato il cazzo nel culo" Disse ridendo.

"Beh non me lo aspettavo che fosse così bravo, è stata la prima volta che ho provato piacere" Dissi facendo un leggero sorriso.

"Quindi prima di Tom c'era solo tuo padre e basta?" Chiese Bill.

Annuì solamente.

"Io non so cosa ho fatto per meritarmi tutto questo da lui" Dissi asciugando un'altra lacrima.

"Beh ora noi ti aiuteremo il più possibile a chiudere queste ferite che ti ha fatto lui è così il tuo passato, ora concentriamoci sul presente e futuro va bene?" Chiese Bill dandomi un bacio sulla guancia.

"Ti voglio bene Billy" Dissi sorridendo.

<<Una sigaretta?>>Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora