Cap 16

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Entrammo in macchina e mio padre mise in moto.
Per strada iniziò a parlare di come mi dovessi comportare con alcuni suoi amici data la presenza di Luca.

"Questo vestito è molto scollato sulla coscia, se Luca ti tocca tu sorridi e fai finta di nulla stessa cosa per gli altri,vedi di fare la brava o giuro che ti riduco peggio di questa mattina"  Disse mio padre.

Eri quello che mi aveva detto che mi voleva bene bastardo.

"Certamente" Dissi guardando fuori il finestrino.

Ovviamente non mi avrebbero fatto più di tanto con la presenza di Alfred che non aveva paura a difendermi.
Quindi era certo che mi sarei messa appiccicata a lui.
•••
Arrivammo al ristorante.
Era molto grande e bello già da fuori, figuriamoci da dentro.
Appena entrata venimmo accolti da della musica classica,amata molto da mio padre quindi per lui era piacevole stare in quel ristorante,era molto frequentato da uomini o vecchi mafiosi e violenti.
Infatti era l'unica cosa a mettermi ansia, una ragazzina di 15 anni vestita come una di 20 che proverà ad andare in bagno ma almeno due o tre vecchi devono fare qualcosa.
Ma la cosa a farmi più male era mio padre che a costo di avere una bella e buona reputazione avrebbe sorriso e guardato tutto.
Il contrario di Tom che a costo di rovinarsela e cacciarsi nei guai mi avrebbe difeso.
Perché penso sempre a lui? soprattuto per il fatto che ora sono arrabbiata per come si è rivolto a me.

"Hey Vittoria come stai?"  Chiese Alfred abbracciandomi.

"Mai stata meglio" Dissi sorridendo anche se volevo piangere.

"Buonasera, lei dovrebbe essere Vittoria la figlia di Mirko,suo padre non mi aveva detto di quanto fossi così sexy" Disse un amico di mio padre.

"Ahaha grazie" Risposi.

"Piacere Matteo un amico di tuo padre" Disse porgendomi la mano.

Uno sano allora c'è.

"Piacere Vittoria" Dissi.

"Ma ciao Vittoria" Disse Luca sculacciandomi il culo.

Sbruffai.

"Ciao Luca" Dissi.

"Questo vestito te lo strapperei di dosso" Aggiunse.

Lo guardai schifata.

"Luca contieniti cazzo,ha solo 15 anni" Disse Alfred alzando il tono della voce.

"Vittooo mi sei mancata moltissimo, devo dirti molte cose" Disse Bill abbracciandomi.

Io ricambiai e sorrisi.

"Ciao Vittoria" Disse Gustav.

"Hey" Risposi guardando George.

"Hey" Rispose George.

"Ciao piccola" Disse Tom sottovoce per farsi sentire solo da me.

Lo ignorai.
Pensava seriamente che non mi fossi arrabbiata per come si era rivolto a me? bah.

•••
Durante la cena Luca mi squadrava mi faceva l'occhiolino con la scarpa toccava la mia gamba scoperta.
Si copriva il cazzo con la mano.
Abbassai lo sguardo e cercai di coprirmi ma ripensai subito alle parole di mio padre in auto e subito cambiai umore.

-Pov's Tom-
Luca lo volevo morto.
Si era eccitato al tavolo e continuava a strusciarsi sulla sua gamba.
Lei era triste,voleva piangere ed era disgustata.
Abbassò lo sguardo e poco dopo lo rialzò su tutta felice. Era ovvio che il padre le aveva detto e fatto qualcosa.
Non mi degnava di uno sguardo e neanche di una parola.
Non so perché le avevo rivolto la parole in quel modo ma ero incazzato e non sapevo il motivo.
Durante la cena poi parlava ogni tanto con Alfred e poi lei gli disse una cosa all'orecchio e Alfred guardò male Mirko e poco dopo si girò verso di me e mi fece segno che dopo doveva parlarmi.
Ogni tanto parlava anche con Bill o con George e Gustav ma con me proprio zero.
Il mio sguardo era fisso su Luca e su Mirko.
Li stavo uccidendo con i miei occhi.
Luca lo avrei ucciso sicuro.
Poco dopo diedi un calcio a Luca e mi guadò.
"Stai lontano da Vittoria e fai l'uomo invece di provarci con lei altrimenti per te potrebbe finire molto male" Dissi sottovoce.
Lui rise credendo che stavo scherzando ma dopo non sa che cosa gli potrà succedere.
Ma la cosa di cui ero certo era che lo avrei ucciso.
Vittoria era mia.
E di nessun altro.

<<Una sigaretta?>>Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora