Cap 18

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Mi svegliai di colpo verso le 7 del mattino, ero tutta sudata e sentivo caldo.
Senza fare rumore mi alzai e presi i miei vestiti puliti e andai a fare una doccia per rinfrescarmi.
Entrai e mi tolsi i vestiti, riguardai ancora le ferite sulla schiena, mi ricordo ancora le urla...non ho mai provato un orgasmo di piacere.
Oltre a mio padre non avevo esperienze con altri ragazzi,ce ne era stato uno ma non voleva farlo perché aveva paura di mio padre perciò mi aveva lasciato.
Fifone.
Fatto sta che una volta nuda accesi l'acqua e cercai di metterla tiepida, camminavo avanti e indietro e fin quando la porta non si spalancò ed entrò Tom.

"Piccola tutto bene?" Chiese.

"Si Tom ma non vedi che sono nuda?" Chiesi incrociando le braccia.

"Oh si che lo vedo, e la cosa mi fa abbastanza eccitare piccola" Disse avvicinandosi sempre di più.

"Vuoi fare la doccia con me?" Dissi scandendo per bene la parola doccia.

"Certo piccola ma non credo che faremo solo la doccia sai?" Disse ridendo.

Lo guardai confusa.

Si abbassò i boxer, ora capí.
Beh aveva un bel cazzo era proprio grosso.
Era irresistibile.
Rimasi a fissarlo sbalordita per un bel po' di tempo e a farlo notare fu Tom.

"Lo vuoi?" Chiese Tom ridendo.

"Oddio scusa solo che non me lo aspettavo così.." Dissi cercando di trovare qualcosa.

"Così bello?" Disse ridendo.

"Così grosso" Dissi diventando rossa.

Tom prese a guardarmi le tette, mi ero eccitata veramente per guardargli il cazzo? beh come biasimare la cosa, potevo sentire i miei capezzoli ormai duri così presa dalla vergogna corsi nella doccia.
Ero di spalle cercando di non guardare Tom, mi stavo vergognando.
Due mani mi strinsero i fianchi,furono quelle di Tom.

"Sei eccitante anche quando ti vergogni sai?" Disse Ridendo.

"Dai Tom smettila" Dissi ridendo.

Spostò le sue mani sulle mie tette e iniziò a strizzarle e poi strinse con due dita i capezzoli facendomi uscire un gemito.

"Posso farti godere di più piccola" Disse Tom.

Mi girò e mi sbatte contro il muro dentro la doccia e l'acqua ora non bagnava più i nostri corpi.
Iniziò a baciarmi il collo e posò le mani sui miei fianchi spingendomi più a se.
Poi le spostò sul culo, e cominciò a stringerlo.
•••
Mi guardò e abbassò lo sguardo,lo abbassai anche io e gli era diventato duro, la sua cappella stava toccando il mio basso ventre.
Rialzò lo sguardo e mi prese in braccio.

"Adesso ti faccio vedere quanto piacere so provocarti piccola" Disse Tom.

Lo infilò diretto.
Iniziò a dare spinte decise e dure.
Ormai dentro il bagno si potevano sentire i nostri gemiti e il rumore della nostra pelle che si sbatteva.
•••
Quando mi venne dentro non mi posò,anzi.
Spense l'acqua e  poi ancora da bagnati andammo sul letto.
Era ancora eccitato e voleva continuare.
Mi buttò sul letto e mi mise a pecora.
Lo infilò e cominciò a dare altre spinte decise e dure.
Teneva una mano sul mio fianco e una mano sulla mia spalle e si muoveva velocemente.
Mi sentivo amata,protetta.
Nelle nostre facce  c'era soddisfazione,gioia, goduria.
Di tutto tranne che il rimorso e il rimpianto.
Cosa potrà succedere dopo? mi parlerà ancora?
Boh chi lo sa.
•••
Continuammo a scopare per un'altra ora bella abbondante.
E verso le 10 salutai tutti i ragazzi e a Tom lo salutai con un bacio a stampo il quale lui sorrise e poi presi le chiavi della mia audì e corsi a casa.

<<Una sigaretta?>>Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora