«Chi siete voi e che posto è questo?»
«Loro sono dèi, Alejandro. Con loro abbiamo barattato la tua vita in cambio di quella di Julieta» spiegò Felipe mentre teneva stretta la sua amata.
«Barattato cosa?! No, non esiste! Non voglio! Invertite il processo prima che trovi il modo di prendervi a calci!»
Felipe ridacchiò vedendo quanto quel ragazzo fosse davvero così simile a lui.
Alejandro era arrabbiato, non voleva nella maniera più assoluta che quella brava e amorevole donna rinunciasse alla sua restante vita per regalarne una a lui. Non se lo sarebbe mai potuto perdonare. Si rivolse a lei ancora una volta.
«Ti prego non lo fare. Non potrei più guardarla in faccia sapendo che soffrirà per causa mia. E voi! Che razza di dèi siete? Non avete i poteri per potermi rendere vivo senza prendervi la sua vita in cambio?»
Così T, intervenne per spiegargli tutta la faccenda del conta anime e di come uno sconvolgimento nel conteggio avrebbe creato il caos più completo nel mondo.
Alejandro strinse i pugni con rabbia, poi alzò lo sguardo, deciso come non mai.
«Lei non è ancora morta giusto?»
Aspettò un cenno d'assenso e andò avanti.
(***) «Ma che...»
«Non voglio tutto questo. Piuttosto riportatemi nel posto in cui stavo prima. Riportate lei a casa dai suoi affetti. Se il prezzo da pagare è la sua vita, preferisco restare morto per sempre.»
(***) «Ehi guardate.»
Poi Alejandro, si rivolse a Julieta.
«Grazie per avermi fatto conoscere l'amore di una famiglia, non lo dimenticherò. Torna a casa da Gabriela, dille che rimarrà per sempre mi Vida.»
Si rivolse verso T.
«Riportatemi indietro, adesso!»
Pilli era ormai in una valle di lacrime, Xochi se le asciugava con un colibrì e Yaca... cominciò ad alzare la voce.
(***) «Accidenti volete darmi retta e guardare qui?» Si alzò dal trono e si diresse in maniera frettolosa verso il conta anime la cui freccia pendeva da una parte. Dalla parte dei defunti. Segno che qualcuno era appena morto. Ma quel qualcuno non era Julieta.
Con rapidità, T fece apparire uno schermo di fronte a lui, che mostrò un volto e una scheda. Tutti e quattro gli dèi, si avvicinarono per vedere chi fosse.
(***) «Finalmente muore, non mi dispiace per niente» dichiarò Pilli provocando dei mormorii di assenso.
(***) «Fallo! T, fallo, adesso.» Yaca cominciò a spronarlo, scuotendolo, tanto che T cominciò a brillare innervosito.
(***) «Cosa, dannazione? Adesso se muore anche lei, saremo nel caos totale con due anime morte in più.»
(***) «Fallo! Ridagli la sua vita e tutto tornerà in equilibrio. Svelto! Solo tu puoi farlo questo, lo sai bene! Tu - si rivolse a Julieta- rinuncia al patto, svelta.»
«Fallo mi Vida, rinuncia! Ci rivedremo, è una promessa, ma non adesso!» Le fece una carezza e lei rassicurata decise di fidarsi.
«Rinuncio al patto.»
T li fece rimandare indietro da Xochi.
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Julieta si ritrovò nel suo letto e Alejandro in piedi nella stanza.
Nel momento in cui i primi raggi del sole accarezzarono la Terra, un'energia vitale si diffuse nell'aria.
Alejandro cominciò a risplendere di una luce tenue e con lentezza i suoi contorni si fecero più nitidi, finché la luce calda gli conferì di nuovo la sua forma corporea.
Gabriela, venne svegliata dai raggi del sole nella sua stanza. Si preoccupò di non essere stata chiamata durante la notte e così col cuore in gola, temendo il peggio, scese le scale di corsa, così come si trovava.
Spalancò la porta, già prossima al pianto e grande fu lo stupore nel vedere che la sua amata abuela non solo era ancora viva e le sorrideva, ma aveva ripreso l'aspetto sano di sempre. Si buttò sul letto ad abbracciarla e lei la prese in giro con tenerezza, mentre le accarezzava i capelli.
«Cosa c'è Gabriela, sembra che hai visto un fantasma.»
Alla parola fantasma si rese conto di non aver notato dove fosse finito Alejandro, ma appena si guardò intorno lo vide, vicino alla finestra che la guardava e le sorrideva.
Lo fissò a lungo e nello stesso istante in cui cominciò a domandarsi perché il suo corpo non fosse trasparente, ma anzi schermasse i raggi del sole, la voce di Julieta la scosse da quei pensieri.
«Guarda che se non vai ad abbracciarlo tu lo farò io, è così carino. Ed è anche un bravo ragazzo.» La spinse appena, per esortarla ad alzarsi da quel letto e ad andare da lui.
Allora Gabriela si alzò dal letto e gli sorrise. La testa piena di domande che aspettavano delle risposte. Ma ci sarebbe stato tempo per quello.
Gli si avvicinò, ricevette in cambio un sorriso, ma rimase lì timido e impacciato. Gli passò la mano tra i capelli, come la volta che glieli aveva sistemati e si rese conto che era davvero reale. In quel momento crollarono tutti i dubbi e gli si lanciò contro, facendolo quasi cadere all'indietro, in un abbraccio così tanto atteso e desiderato. Rimasero così, stretti tra loro, come se avessero avuto paura di scoprire che era solo un sogno.
«Beh, io vado a preparare la colazione, tutto questo amore mi ha fatto venire fame.» Julieta ridacchiò, si alzò dal letto e si diresse in cucina.
I due ragazzi la guardarono sorridenti e con affetto.
«Ma cosa... Non capisco. Sei vivo... e quanto durerà stavolta?» Gabriela rimase stretta a lui, la testa poggiata sul torace, ad ascoltarne il cuore che batteva.
«Per sempre mi Vida, per sempre. Tanto quanto durerà il mio amore per te. Ma c'è tempo per le spiegazioni, prima che ne dici di andare ad aiutare con la colazione?»
«Dico che è una buona idea.» Lo fissò negli occhi a lungo, incapace di distogliere lo sguardo che ancora faticava a credere alla realtà.
Alejandro si perse nei tuoi occhi, non riuscì più a trattenersi e le diede finalmente il bacio appassionato che tanto aveva sognato di darle.
«Alejandro?» sollevò lo sguardo verso il suo mentre giocherellava con le dita sul torace
«Dimmi, mi Vida» rispose mentre le sistemava i capelli con cura.
«Dopo andiamo a spaventare le galline?»
«Vuoi vendicarti perché adesso possono beccarmi vero?»
Si misero a ridere, felici come non lo erano ancora mai stati in vita loro.
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(***) "Forza, adesso puoi dirlo"
(***) «Lo dico eccome! Guardate come sono carini!!! No, Xochi?»
(***) «Sì, lo sono, lo ammetto. Tu che ne dici Yaca?»
(***) «Oh sì lo sono. E dico anche che avevo ragione io. Ti sei commosso! È stata come la volta del fiore e del colibrì, non è vero T? »
T sorrise dando le spalle agli altri, si incamminò verso l'uscita della sala e non rispose. È vero era così. Ma non avrebbe mai e poi mai dato loro soddisfazione.
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È così è finita anche questa storia. Non ho resistito a pubblicarne la fine tutta in un botto. È finita una fiaba d'amore e di sacrificio, dove il bene verso i propri cari supera quello verso sé stessi. Io vi ringrazio se siete arrivati fin qui, grazie per ogni commento, stellina o correzione. Mi piace pensare che come me che l'ho scritta, anche voi abbiate riso e pianto con Alejandro e Gabriela. E con Julieta, vera protagonista indiscussa della storia. Suo è infatti il titolo. Adesso lo so, entrerò in un loop di tristezza perché mi mancheranno i miei personaggi ma tornerò (perché suona come una minaccia? 😂).
A presto 🖤
Hailey
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Fiori nell'aldilà - una storia d'amore trascendentale
FantasyUn villaggio colorato nel cuore del Messico. Una festa, due giovani che si conoscono, Gabriela ed Alejandro, due anime che si trovano pur venendo da mondi diversi. Ma niente è come sembra e il loro legame si trasforma in un amore impossibile. © Oper...
