Mentre stavano per salire sulla sua Panda, Nina comparve all'ingresso urlando.
<< Commissario, venga, c'è al telefono il Dottor Sassi che vuole parlarle con urgenza >> Pannogallo non riusciva a capire come mai il questore, Massimo Sassi, persona per altro gentilissima, lo chiamasse sempre all'ora di pranzo. Tornò sui suoi passi rassegnato.
<< Buongiorno dottor Sassi, sono Pannogallo . Mi dica... >> Come al solito il questore prima di iniziare a parlare faceva una lunga pausa a cui ne sarebbero seguite molte altre durante il discorso. Le malelingue del suo entourage erano concordi nel ritenere che la lentezza esasperante del suo eloquio fosse dovuta a un difetto di pronuncia. Non pronunciava bene la lettera "s" motivo per cui il poveretto, il cui nome già lo penalizzava non poco, si prendeva del tempo per costruire delle frasi che ne contenessero il minor numero possibile. Il risultato del suo sforzo era l'uso di parole a volte antiquate, poco usate nella lingua italiana. Dopo un tempo che al commissario parve interminabile, finalmente giunse al suo orecchio la voce del questore.
<< Buongiorno, Pannogallo. Mi perdoni l'ora. Mi auguro che non l'abbia interrotta mentre si accingeva a mangiare. (pausa). Volevo qualche delucidazione sulla vicenda Maggioni: c'è qualche novità? (pausa). Io ho piena fiducia in lei e nei shuoi uomini, ma dobbiamo chiudere quanto prima queshto brutto casho(pausa). Proprio poco fa mi ha chiamato il notaio Lanfranchi di Milano per via dell'eredità di Dylan Maggioni: con la di lui dipartita le cose shi shono complicate... >>
Il commissario che non riusciva a capire che collegamento ci fosse tra il notaio e il Maggioni, chiese al questore qualche chiarimento. Tra una pausa e l'altra ci volle una buona mezz'ora, ma quello che gli riuscì a dire gettava una nuova luce sul caso. Pannogallo rassicurò il dottor Sassi sul suo lavoro e auspicava di risolvere il caso in breve tempo. Quando finalmente la telefonata terminò era già ora di ritornare in commissariato. Il pranzo era saltato: l'insalata di riso di Armando doveva aspettare.
Pannogallo, Macis e Motta sfilarono davanti a Nina abbacchiati, rassegnati al digiuno. La donna che era sì una grande sfacciata, ma che aveva un cuore grande non riuscì a sopportare di vedere tutto quell'avvilimento.
<< Commissario, può venire un attimo? Venite tutti tre... >>
Incuriositi i tre uomini andarono da Nina aspettandosi una delle sue solite performances.
<< Non posso vedervi saltare il pasto, mi piange il cuore... Ho qui qualcosa per voi che non sarà un granché, ma riempie. >>
Nina sparì un attimo nel bugigattolo dietro la guardiola e ricomparve con una teglia avvolta nell'alluminio.
<< Sformato di pasta "alla Nina". L'avevo promesso alla mia amica Luisa che vedo oggi dal parrucchiere. Ma qui che c'è bisogno di nutrire tre bocche affamate. Prendetelo e buon appetito.>>
Colpiti da quel gesto generoso e inaspettato, poco ci mancò che la baciassero.
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L'ultima rosa dell'estate
Mistero / ThrillerFine Luglio 2019 . A Cascina Scotti , frazione di Sogara , piccola città della campagna Lombarda , viene rinvenuto il cadavere dell'avvocato Dylan Maggioni di Los Angeles , barbaramente ucciso . Cosa lega il ricco ed elegante legale americano all'...