Pannogallo decise che per quel giorno poteva bastare e che poteva andarsene a casa. Si alzò dalla sedia e uscì dal suo ufficio. Mentre si avvicinava alla guardiola, il commissario decise di prendersi una piccola rivincita con Nina nel tentativo di "rimetterla al suo posto". Passandole davanti, puntuale arrivò la voce della donna: << Commissario, se ne va via? Prima avrei voluto dirle che era rimasto qui solo l'ispettore Motta. Ha saputo dei vecchietti alla residenza San Camillo? Speriamo che la ragazza non si sia fatta troppo male...>>

Pannogallo decise di far disperare Nina

<< Speriamo, Nina, speriamo ... Adesso vado in motel. >>

 A Nina ogni volta la parola "motel" scatenava delle strane e pruriginose fantasie e non riuscì a chiudere la bocca in tempo:

 << Pota! Commissario la storia è complicata, allora. Stia attento, le donne sposate sono pericolose! >>

 Il commissario rincarò la dose

<< Donne? E chi ha parlato di donne? >>

La poveretta si portò le mani al viso ed esplose:

<< Oh, Madonna delle rose! Un uomo! Anche lei! Ma è un'epidemia, allora...>>

Pannogallo guadagnò l'uscita soddisfatto mentre Nina continuava a invocare la Madonna affinché la preservasse dalla sciagura che si era abbattuta sul commissariato. In realtà il commissario aveva deciso di passare l'indomani mattina all'Hotel della Posta dove aveva soggiornato Dylan Maggioni durante la sua permanenza in Italia per raccogliere qualche altra informazione.

L'ultima rosa dell'estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora