{nella foto c'è Grace in pigiama😂}
"Chi è?" sussurro nell'orecchio di Grace riferendomi all'altra ragazza nella stanza.
"Una che non mi sta molto simpatica. È così... inquietante. É venuta in questa clinica a causa di dipendenza per quanto riguarda le droghe. Quando é venuta qui era fuori di testa. Mi hanno detto che viveva in una normale famiglia con i propri genitori, ma poi crescendo ha iniziato a frequentare brutta gente, l'avevano convinta ad assumere queste droghe troppe volte affinché non ne poteva fare a meno, ed ora eccola qui." scuote la testa in segno di dissenso.
"Posso lasciarti un attimo Gri?"
Annuisce con il capo e io mi dirigo verso la ragazza.È più alta di Grace, molto probabilmente anche più grande, ha i capelli lunghi e neri, gli occhi castani, si vede chiaramente la linea di e-liner che le definisce gli occhi scuri, effettivamente è un po' inquietante.
"E lei chi è?" mi chiede con aria seccata.
"Sono solo un nuovo medico venuto qui per Grace, la conosci no?" ride sarcastica.
"Sì, quella pazza insatanata che ha paura delle sigarette. Una testa di cazzo." mi trattengo da non dirle strage, o peggio.
"Insatanata?" mi acciglio.
"Esatto. Quella puttanella non mi fa fare due ore di sonno. Due ore cazzo! Due! Con tutte quelle urla della minchia "lasciami!" "ti prego basta!" e cose così. Vaffanculo" si lamenta perché non riesce a dormire e cosa crede che Grace dorma? Ho voglia di farle ritirare tutto ma non voglio scatenare una rissa.
"Quanti anni hai?" Beve un sorso di te' prima di rispondere.
"Diciotto. Tra poco potrò andarmene da questa merda di posto" Mi guarda dalla testa ai piedi.
"Be' non sei niente male. Se mi dai un pacchetto di sigarette ti faccio il servizio completo" cosa?
"Di cosa stai parlando?" alzo il sopracciglio.
"Sto parlando di sesso, caro. Posso farti anche qualche lavoretto di bocca ma voglio le mie fottute sigarette."
E poi definisce Grace puttanella. Troia."Non sono interessato al sesso. Ma posso offrirti una sigaretta, se vuoi"
Sono gentile perché devo comportarmi in questo modo, ma se fosse per me le avrei già urlato addosso.
"Peccato. Sgancia." fa segno con la mano e io le do una sigaretta, la prende e subito con l'accendino la accende, fa una bella aspirata e mi risponde soffiando il fumo dalle narici.
"Mi piaci." continua a sorridere in modo malizioso e io ho capito perché Grace la odia così tanto.
Grace si avvicina a noi e la ragazza ha subito da dire qualcosa.
"Ah è arrivata la sclerata." Grace la guarda con un espressione di disgusto e lei ricambia.
"Ciao, Puttanella." risponde Grace. L'altra ragazza di fronte a me sorride mandandole il fumo in faccia e facendola tossire.
"Giuro che se stanotte non mi fai dormire vengo lì e ti picchio, hai capito?"
Mi metto fra di loro. "Non le parlare così." Più che sorpresa la sua espressione sembra... divertita forse?
"Tu non sei nessuno. Io la tratto come voglio" Prendo un respiro.
"Rivolgiti a lei ancora in questo modo e te ne pentirai" Alza il sopracciglio emettendo una sonora risata.
"E cosa mi farai sentiamo." continua ancora a sorridere guardandomi intensamente negli occhi.
Questa è la ragazza più stronza a cui abbia mai rivolto parola, davvero.
"Potrei picchiarti, per esempio. Oppure drogarti con le medicine e poi violentarti. Oppure fare in modo che tu venga messa in isolamento. Oppure le chiedi scusa e la questione si risolverà all'istante."
La guardo nel modo più glaciale che posso e lei dopo poco non regge il mio sguardo e sposta l'attenzione su Grace.
"Scusa" lo dice come se avesse qualcosa di amaro in bocca, e naturalmente non lo pensa veramente.
Le rivolgo un finto sorriso e ci allontaniamo mentre tengo la mano di Grace. Quando siamo abbastanza lontani dalla stanza in cui c'eravamo prima, mi ferma.
"Grazie, mi tratta sempre male e si diverte a minacciarmi con delle sigarette." le piace fare la bulla eh?
"Non ringraziarmi." Gli lancio un sorriso rassicurante.
"Ora ti va se andiamo in camera tua e mi mostri tutti i libri che hai? Sono curioso, vorrei sapere quali sono i tuoi gusti."
Ti proteggerò sempre, Grace.Lei sorride e prendendomi la mano mi trascina per i corridoi, portandomi nella sua stanza.
Chiudo la porta dietro di noi, l'ultima volta che è entrata qui si è messa a piangere davanti a me, e il ricordo dei suoi occhi arrossati non mi ha ancora abbandonato.
"A cosa stai pensando?" mi chiede lei, tirando fuori un libro dalla sua collezione.
"Niente niente. Dai fammi vedere." ci sediamo sul letto e passiamo la mezz'ora successiva a esprimere pareri sui suoi libri.
Quando parliamo di questo vedo una scintilla nei suoi occhi, una scintilla di passione per quegli oggetti che certa gente non conosce neanche. Io credevo di essere un amante dei libri, ma lei è qualcosa che non si paragona neanche lontanamente a me. Un mondo a parte.
A un certo punto lei è talmente presa dal discorso che io non la ascolto più e neanche se ne accorge. La guardo, la guardo. I suoi grandi occhi azzurri, i suoi capelli neri che le scendono sulle spalle, le sue guance arrossate, le sue labbra rosa, il sorriso che ha sul volto parlando dei suoi amatissimi libri: è perfetta.
"Grace. Si è fatto tardi, devi andare a dormire."
Quando pronuncio la parola 'dormire' vedo un'ombra di paura nei suoi occhi.
"Non voglio provare a dormire." piagnucola.
"Ci sarò io qui. Sta tranquilla, okay?"
Le stringo la mano."Okay. Ora devo cambiarmi... ehm... se tu potessi..." Sorride imbarazzata.
"Giusto, scusami. Vado anche io, torno quando hai finito" le sorrido in modo gentile ed esco dalla stanza.
Cercando in giro trovo un pigiama da ospedale in una stanza, decido a cambiarmi e mettere i vestiti che avevo prima nel mio zaino che avevo portato.
Apro la porta ed esco dirigendomi verso la stanza di Grace.
Quando sono di fronte alla stanza, appoggio l'orecchio sopra la porta. Silenzio. La apro delicatamente e lei non se ne accorge.
È girata ed ha la schiena nuda, piena di cicatrici e tagli anche se ha uno squarcio lungo tutta la schiena enorme che copre tutti gli altri. Che cosa può averglielo procurato?
Va dalla nuca fino all'inizio del sedere ed è impressionante.Si infila la maglietta e girandosi mi vede rimanendo leggermente sorpresa.
"Mi hai spiato mentre mi cambiavo?" Ha l'aria un po' offesa.
"No. Sono entrato adesso" mento in parte. Lei sembra credermi. "Aspetta un attimo Grace, vado a prendere un materasso." esco dalla stanza e torno poco dopo con un materasso.
Qui tutte le stanze sono praticamente vuote, ed è facile trovare questo genere di cose.
Lo sistemo vicino al suo letto anche se è sul pavimento. "Sei sicuro di voler dormire qui? Non sei scomodo per terra?"
Mi chiede lei seduta sul letto, a gambe incrociate"Sono sicuro, non preoccuparti per me, tu pensa a dormire" sorrido.
È perfino bella in pigiama, cazzo. Spengo le luci e mi distendo sul materasso.
"Buonanotte Grace."
"Buonanotte anche a te, Henry." dice queste parole e mi addormento subito.