✍ Capitolo 7

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Si tratta di una verità spaventosa: il dolore può renderci più profondi, può conferire un maggiore splendore ai nostri colori e una risonanza più ricca alle nostre parole.

Questo avviene se non ci distrugge, se non annienta l'ottimismo e lo spirito, la capacità di avere visioni e il rispetto per le cose semplici e indispensabili.

Sono stanco, soprattutto del male che gli uomini fanno a tutti gli altri uomini. Stanco di tutto il dolore che io sento, ascolto nel mondo ogni giorno, ce n'è troppo per me. È come avere pezzi di vetro conficcati in testa sempre continuamente.

Che colpa ne ha questa ragazza? É questo che continuo a domandarmi.
Me ne rendo conto ora che la sua anima o le anime più forti sono quelle temperate dalla sofferenza. I caratteri più solidi invece sono cosparsi di cicatrici.

Più ci penso a quello che le é successo e quello che gli ha fatto il suo patrigno, più mi viene un istinto omicidio per quel pezzo di merda.

Ora noto che Grace cerca di dire qualcosa ma fa difficoltà a pronunciare.
"Ormai mi sembra ovvio, ma lui... Mi ha violentato. Molte volte."
Si fa piccola piccola, stringendosi nelle spalle, quasi volesse scomparire.

"Sei la prima persona a cui lo dico, sai?"
Dice alzando lo sguardo e guardandomi intensamente negli occhi.

"E io sono felice che tu mi abbia dato la tua fiducia."
Sorrido lievemente, e anche lei incurva leggermente le labbra mordendosele.

"Dov'é lui ora?" Chiedo.

Si ghiaccia per un attimo. Non mi risponde subito e scuote leggermente la testa distogliendo lo sguardo.

"Non lo so. Io sono solo scappata via. Ho corso senza fermarmi."

Continua a fissare per un paio di secondi le proprie mani per poi guardarmi aggrottandosi la fronte.

"Perché vuoi saperlo?" Chiede.

"Perché voglio spaccagli la faccia e picchiarlo fino a quando non sarà in fin di vita. Bastardo figlio di puttana." Rispondo quasi immediatamente senza prendere fiato. Mi sono lasciato andare con le parole ma lo penso veramente.

Abbassa lo sguardo senza dire niente. Non riesco ad identificare che espressione abbia o a cosa stia pensando.

Quando decido di aprire bocca, lei mi supera con il tempo.

"Non ho mai sentito una sensazione simile, Hanry. Una sensazione di protezione con te dopo che mi hai detto queste cose." Sorride dolcemente.

Quando il mio cervello inizia ad immagazzinare ciò che mi ha appena detto, qualcosa dentro di me ha fatto una capovolta, credo che sia il mio stomaco.

"Oh Grace." Sussurro.

Non ci penso due volte prima di avvolgere le mie braccia intorno alla sua vita mentre le sue attorno al mio collo.

L'abbraccio é così talmente forte che quasi sento le nostre anime toccarsi, ha un corpo così delicato e un profumo così dolce.

Ci distacchiamo dopo qualche minuto e vedo le sue lacrime salire in superficie.

Le poso una mano sopra la guancia e lei si volta a guardarmi.

"Grace, devi abbracciare il dolore e bruciarlo come combustibile per il tuo viaggio, ricordatelo." É tutto quello che dissi.

Lei fa un cenno di sì con la testa sorridendomi.

Con il pollice asciugo la sua guancia dalla lacrima che le é appena scesa senza rendersene conto.

Lei é forte. É sempre stata forte.

La verità é che si nasconde dietro il velo del timore e non ne esce più. Dice che non ha nulla quando le sta crollando il mondo addosso e i ricordi le soffocano, ma lei ha messo la corazza, così si isola e si mostra forte.

Ma é anche forte per il fatto che faccia vedere le sue debolezze, nonostante la paura di essere continuamente giudicata, dietro la propria apparenza.

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Scusate per questo veloce capitolo ma cercherò di aggiornare domani.❤️
Inoltre devo ringraziare chi segue il mio profilo o questa storia e chi l'ha aggiunta nella propria biblioteca su Wattpad. Vi amo.

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