Sento un urlo che mi fa svegliare all'istante, Grace sta gridando delle parole che quasi non riesco a comprendere, mi alzo da terra e mi avvicino a lei.
"LASCIAMI STARE!" si muove nel letto come se stesse combattendo contro qualcuno.
"Grace svegliati è solo un incubo." la scuoto ma niente da fare.
"FA MALE TI PREGO SMETTILA!" urla queste parole mentre sta piangendo nel sonno, non mi sente.
"Gri sono io!" quando pronuncio il suo soprannome apre gli occhi.
Sta tremando come una foglia ed è terrorizzata, sudata e con gli occhi arrossati dalle lacrime.
"Ehi, va tutto bene." mi siedo sul letto e la prendo in grembo, accarezzandole i capelli. oh è così piccola.
"Shh, sei al sicuro tranquilla."
La coccolo come si fa con i bambini piccoli e lei sembra poco a poco calmarsi.
"Mi stava punendo per qualcosa che non avevo neanche fatto. Ed era così arrabbiato, e mi picchiava così forte..."
Sta per rimettersi a piangere ma le prendo il viso tra le mani e cerco di calmarla.
"Nessuno ti farà più del male adesso."
Mi stringe a se' come se fossi la sua ancora di salvezza e il suo respiro pian piano ritorna regolare. Trema ancora un po' e mi fa così compassione.
"Ora dormi, ci sono io qui." fa di no con la testa, con le guance rigate dalle lacrime.
"Scaccerò i tuoi demoni. Ti terrò in braccio tutta la notte se necessario Grace. Prova a rilassarti, devi almeno dormire per qualche ora."
Continuo a coccolarla, accarezzandole i capelli e il viso. "Okay." mi risponde con un filo di voce, chiudendo gli occhi.
La stringo forte a me, dopo poco si è riaddormentata. È ancora più bella, i suoi lineamenti sono rilassati anche se le guance sono rosse rosse dal pianto.
Ho sonno e il mio corpo mi dice di metterla a letto e andare a dormire. Ma non lo faccio, non voglio lasciarla.
Le mie braccia incominciano ad essere stanche anche se lei è piuttosto minuta, ma non importa. Voglio che per una notte dorma tranquilla.
Continua a tremare, e mi stringe forte forte come per dire 'se mi lasci non c'è la faccio'.
Chissà a cosa sta pensando adesso, se è ancora nei suoi incubi. E chissà quali sono i suoi sogni, magari uscire da qui e avere una vita normale, non ne ho idea.
Sussurra qualcosa nel sonno, che all'inizio non capisco, decido allora di avvicinare l'orecchio.
"Non lasciarmi andare ti prego." non so se sta parlando con me oppure no, ma non m'importa.
"Non ti lascerò mai andare Grace." le bacio la guancia arrossata e la coccolo ancora un po'.
È così piccola, così delicata. Provo disgusto per quella persona che l'ha ridotta in questo stato. Prima doveva essere una ragazzina felice e senza questi tipi di paure. Poi è cambiato tutto. Poi un uomo l'ha usata come un giocattolo, le ha sconvolto la vita e le ha rovinato l'esistenza.
É chiusa in sé stessa, o meglio, si é chiusa in sé stessa, o meglio ancora, le hanno fatto chiudere in sé stessa. Come una rosa si è circondata di spine. Le serve solo quella persona che sia disposta a ferirsi pur di toglierle tutte quelle spine, e certo, quando non le avrà più si sentirà più fragile, meno al sicuro, troppo allo scoperto, ma io sarò lì, la sorreggerò per non farla crollare e non dovrà mai più proteggersi da sola.
Chissà cosa vede nei suoi incubi, devono essere più che reali.
Continua a dormire e non allenta la presa su di me. Le accarezzo i capelli morbidi e sembra così tranquilla, a un certo punto sorride nel sonno.
A cosa starà pensando?
Sorrido anche io, chissà da quanto tempo non fa una dormita del genere.
Sono scomodo e vorrei cambiare posizione ma ho paura di svegliarla e non lo faccio.
Accarezzandole la schiena sento la cicatrice che ho intravisto prima, non può avergliela procurata una cintura, è troppo profonda, forse un coltello?
Non lo so.Gliela tocco un po' più forte e lei geme, ma non per il dolore, la ferita è già completamente guarita, ma perché il ricordo deve essere ancora vivo nella sua mente.
Continuo a sfiorarla con il dito, dalla nuca fino all'inizio del sedere, è troppo grande, troppo profonda, e più la sento e la tocco, più posso immaginare tutto il dolore che ha provato quando quel mostro gliel'ha inflitta con chissà quale oggetto di tortura.
Passano le ore e lei dorme profondamente, sono così felice, e mi addormento così, con Grace in grembo e la consapevolezza che lei si senta al sicuro tra le mie braccia.