Te la cerchi, Luce - Giada Price

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-COME CAZZO FACCIO A STARE CALMO SE C'È UN PAZZOIDE A COMANDO DEL MIO CAMPO?!?- Eric stava perdendo la pazienza e io non ci stavo capendo un cazzo.

Sol sbuffò. -Oh andiamo, con mr.D non fai tutte queste storie- -Mr. D è anche mio nonno ti vorrei ricordare. E poi diciamocelo, non è lui che comanda il campo di solito. È Chiron- Disse Eric di rimando.  -Aspetta un attimo, come mai dite che questo Tantalo è così tremendo?- Chiesi -Perché- inizió Cassie. -Ha re-istituito la corsa delle bighe- Quella corsa delle bighe? -Scusa?!- -Hai capito Giada, non fare la cretina!- Mi urlò Eric. I miei occhi probabilmente brillarono dallo sguardo furente che gli lanciai. Stava veramente perdendo il controllo. -Stai zitto Eric, ho solo chiesto una cosa. Il cretino lo stai facendo tu- gli disse in rimando -Oh certo. Perché il cretino sono sempre io, mai tu. Tu sei perfetta. Ma vaffanculo- E io sarei perfetta? Anzi, io mi credo perfetta? Non sei mai caduto così in basso, fratellino. Mi alzai per tirargli uno schiaffo ma Sol si mise tra me e lui e mi afferrò la mano.

-Calmi tutti e due! Non siate isterici!- Disse  -Sol ha ragione. Possiamo trovare una soluzione, si risolverà tutto..- cominciò Cassie ma Eric le lanciò un' occhiataccia. -Certo, il pino di Thalia è stato avvelenato, le difese sono praticamente crollate, Chirone se nè andato e al suo posto è venuta una bestia di Satana, di sicuro si risolverà tutto se prendiamo un bel respiro!- Le urlò contro Eric. Luce lo fulminò con lo sguardo. -Eric. Adesso basta. Non cambierà nulla se sbraiti.- La voce della ragione.

-Grazie mille Luce, davvero! Amica amica, ma se c'è di mezzo Giada di me te ne freghi!- In quel momento volevo menarlo, giuro. Ma si rendeva conto di quello che diceva? E poi, avevano seriamente mai litigato? -Finché non c'è Giada va tutto bene, siamo amici e scherziamo come degli amici dovrebbero fare. Però in ogni litigio, ogni discussione, sei sempre stata e starai sempre. Dalla parte. Di. Mia. Sorella!- Guardai Sol e vidi i suoi occhi abbandonare il loro solito luccichio. -Io...- iniziò Sol ma non riusciva a continuare. Eric si stava sfogando, ma con la persona sbagliata. -Ehi, senti un po' - cominciai, se voleva sfogarsi con qualcuno si sfogasse con me. Cassie mi prese la spalla fermandomi. -Lasciali fare- sussurrò. -Gli passerà- Ma quando? Andai indietro ma non abbassai la guardia.

-Tu cosa Sol?- Chiese Eric più calmo con lo sguardo ancora furente. Luce però non rispondeva. Volevo menare Eric, eccome se volevo ma qualcosa me lo impediva, quel qualcosa che mi diceva che Luce non avrebbe voluto se lo avessi fatto. Non aveva una risposta, probabilmente non esisteva nemmeno la risposta ma Sol continuava imperterrita a guardarlo negli occhi. Quegli stessi occhi caleidoscopici che ora lacrimavano. -Si vede che non importo abbastanza. Bene. E vaffanculo- disse lui prima di uscire. COSA? A SOL NON GLI IMPORTAVA? MA SI RENDE CONTO DEL CRETINO CHE È?

Dopo poco uscì anche Sol, con gli occhi nascosti dal braccio che si diresse dalla parte opposta. Io ero allibita. -Sol... non tenere.... ad Eric?- riflettei ad alta voce. -Tsk questa... insomma questa è una cazzata.....- guardai Axel -È una cazzata vero?- -Ovvio che è una cazzata! Ma io che ci posso fare! Dillo a Sol!- Annuii e uscii anche io seguendo la mia migliore amica.

-Sol!- provai a chiamare la ragazza ma nulla, non si girava e continuava imperterrita verso la cabina di Hermes. Vidi Olivia avvicinarsi ma le feci capire che non era il momento. Feci giusto in tempo a raggiungere Sol che mi sbattè la porta in faccia. Entrai e vidi i ragazzi della cabina di Hermes guardarla sbigottiti. Credo che fosse la seconda volta che piangeva in questo modo, la prima è stata tre anni fa quando l'ho trovata al limitare del bosco, è dopo quello che siamo diventate amiche.

-Ok, tutti fuori!- mi ritrovai ad urlare, fortunatamente tutti mi ascoltarono anche se qualcuno più controvoglia di altri. Mi sedetti accanto a Sol e rimanemmo in silenzio mentre lei si appoggiava alla mia spalla e io le presi la vita con il braccio. Dopo diversi minuti sembrò aver finito di piangere. -Hai fatto?- chiesi guardandola, lei annuì con la testa. -Eric è un cretino, non devi ascoltarlo quando fa così- dissi provando a tirarla su. -Ma ha ragione, quante volte l'ho difeso prima d'ora?- -Quante volte avete litigato seriamente prima d'ora?- ribattei io -Una o due, e c'eri sempre te di mezzo- io arrossii -Ehm, non è importante come dettaglio- farfugliai e lei ridacchiò un pochino -La cosa è: escludendo me ed Eric, eri d'accordo con la persona che difendevi?- -Che vuol dire?- mi sbattei la mano in fronte -Eric dice che stai sempre dalla mia parte, eri d'accordo con quello che dicevo io mentre litigavamo?- -Sì, credo. Preferirei che non litigaste ma io cerco comunque di essere imparziale finché è possibile- disse lei. Io sospirai. -Tu ci tieni molto di più di quello che dai a vedere ad Eric, vero?- lei annuì con la testa arrossendo leggermente -E allora con lui fai ciò che secondo te è meglio fare, non pensare a quello che dicono gli altri- lei annuì -Fai quello che è meglio secondo te- le indicai il cuore con la mano.

-Tu e Olivia vi siete fidanzate?- chiese e io diventai rossa -MA CHE CENTRA?!- -Ehi bella, sei tu che mi hai detto di fare ciò che era giusto secondo me- disse lei ridendo. Come sempre chi è che fa la figura di merda? Io.

Sbuffai divertita. -Altro che Olivia, se ti acchiappo sai il solletico che ti faccio- -Oh no, ti prego non lo fare- disse lei sarcastica -Te la cerchi, Luce- poi fece qualcosa che non mi aspettai, sembro quasi riuscire a deviare la luce con cui mi accecò. -Come ca- -Ci vediamo!- disse lei dirigendosi verso la porta e aprendola, se non fosse che poi trovò Luca.

-Raimbow, come stai?-

Ok ecco il capitolooooooo
Eminente voglio picchiare Eric
Sol è bipolare
Sol è un modo di vita
Ed invochiamo Cassie_Wayland
Bene
Spero che il capitolo vi sia piaciuto
Bye

Progetto The Poisoned CampDove le storie prendono vita. Scoprilo ora