Non mi dai un bacio da prima di colazione - Giada Price

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Sì, Zeus. L'estate era volata, come fai te d'altronde. Ancora non capisco perché sei tu il capo degli dei, ah, dov'eravamo rimasti?

Ah sì, scusate, distrazione. L'estate era volata, come ogni anno. Solo che quest'anno di cose ne erano successe, e nemmeno così poche.

Ok il vello d'oro e tutto (si l'impresa, Clarisse viva, eccetera eccetera), ma Olivia ora era la mia ragazza.

Ok, ti sei fidanzata, e quindi?
Nono, non mi sembra ci siamo capiti bene. Olivia è la mia ragazza, la figlia di Atena, la ragazza che amo da più di un anno. Proprio lei. Cosa potevo volete di più?

È come se il più grande fan dei Maneskin chiedesse a Victoria di fidanzarsi e lei accettasse (Victoria ti adoro ma Olivia è la ragazza che amo, che amo per davvero). Letteralmente sembrava di vivere in un sogno. E non era il solito incubo, tutto il contrario.

Passavo le mie ultime ore al campo con lei. Non mi andava di andare via, proprio no. Ceh, la scuola? Al posto di Olivia?! Per quanto a me possa piacere lo studio, anche no.

Andammo in spiaggia, come l'ultima notte al campo dell'anno prima.

Mi sedetti sulla sabbia, ancora fredda, e Olivia accanto a me. Come se fossi il suo schienale personale, poi, si appoggiò totalmente a me. Non era una brutta situazione, mi sentivo solo un po' usata. Ovviamente scherzo, per lei anche altro, ma decisi che da me non avrebbe avuto tutto subito, dovevo prenderla comunque un po' per il culo.

-No ma fai pure.- -Grazie.- -Oh no.- ghignai, mi guardai verso di lei e iniziai a farle il solletico. All'inizio non sembrava intenta ad arrendersi, per quanto ridere così tanto potesse darle fastidio, ma dopo un po' lo fece.

-B,basta ti prego, s,smettila.- disse lei a terra e che aveva le lacrime agli occhi dal ridere. Smisi di farle il solletico e lei si ricompose un attimo.

-Mh, ok. Ma ora voglio qualcosa in cambio.- pretesi mentre la punzecchiavo al fianco con il dito.
Sapeva dove volevo andare a parare.

Mi diede un semplice bacio a stampo. Capito? Solo uno. Nemmeno due. Uno.

-Come mai sei così tirchia oggi?- -Mh, non lo so.- -E allora faccio io.-

La baciai io. Quando ci staccammo e la guardai un attimo negli occhi. Cazzo, era veramente bella. Come avrei fatto senza di lei fino a Natale?

-Dai, andiamo a colazione o faremo tardi.- -Mhm, nemmeno Cervello di Gufo è così puntuale- probabilmente non mi sentì. Controvoglia (ehi, io volevo stare in spiaggia con lei) mi alzai e mano nella mano andammo al padiglione.

Come d'abitudine ormai, ci mettemmo schiena contro schiena, con le mani intrecciate. Questa condizione mi limitava dal guardarla, eh lo so che strazio, ma almeno potevo stringerle la mano.

Io non voglio andarmeneeeeeeeeeeeee, non voglio rinunciare a questo. Uffaaaaaa.

Mi girai per guardarla. -Olivia?- pure lei si girò verso di me. -Mi aiuti a fare la valigia?- lei ridacchiò -Mi hai chiamato per questo?- -Mia madre mi picchia se butto di nuovo tutto a cazzo- lei ridacchiò -Va bene, ti aiuto- le diedi un bacio sulla guancia -Grazie-

Dopo colazione andammo quindi nella cabina di Ares.

Onestamente mia madre non aveva minacciato di picchiarmi, e non perché non ne fosse capace, ma perché sapeva che ero un caso perso con queste cose.

Quindi sì, avevo chiesto ad Olivia di aiutarmi solo per passare più tempo possibile con lei. Che poi io ci rimediassi anche una valigia fatta bene e mia madre felice era un plus, tipo il premium di Spotify. Purtroppo il mio telefono lo uso al minimo per poter pensare di avere Spotify premium, sarebbe uno spreco di soldi.

-Non mi va di fare la valigiaaaa- dissi buttandomi sul letto. La mia ragazza mi guardò divertita. -Sei pigra- a quel punto mi misi seduta a gambe incrociate -E tu tirchia- -Non mi risulta- -Non mi dai un bacio da prima di colazione- mi lamentai facendo il broncio e girando la testa verso destra per non guardarla, facendo la finta offesa- la sentii ridacchiare, e poi sembrò dirigersi verso il mio letto.

Sentii la sua mano prendermi la guancia. Poi mi costrinse a guardala. Le feci una linguaccia e poi scoppiai a ridere. Lei mi stoppo con un bacio. Ricambiai all'istante il bacio e contemporaneamente buttandola anche sul letto vicino a me.

-La fai la valigia ora?- -Gno- l'abbracciai da dietro -E poi guarda che posso buttare anche tutto a caso- -Avevi detto che tua madre ti puniva- -In realtà non pro- venni interrotta da Eric che entrava sorridendo come un ebete.

Io e Olivia ci scambiammo uno sguardo di intesa. Era successo qualcosa con Sol ma avremmo investigato il prossimo anno.

Passammo un altro po' di tempo insieme (facendo per davvero la valigia) ma poi arrivò il momento dei saluti.

Mentre Olivia andava da Annabeth io andavo dai miei fratelli e da Sol.

-A Natale?- -Tanto quest'anno vengo io qua, non c'è bisogno di fare promesse, sai che verrò- -Sisi come no- disse lei -Se Olivia si fa male avvertimi- -Non puoi fare avanti e indietro per il campo solo perché si rompe un braccio- la guardai intensamente -e non sarò io a dirti che non puoi farlo- -Bene- ci abbracciamo poi volli punzecchiarla un po' -A Natale mi dici che è successo tra te e Eric comunque- le sussurrai. Ci staccammo dall'abbraccio lei sembrò diventare un po' rossa ma poi si ricompose e ghignò.

-Come no, ora vai che deve presentare la tua fidanzata a tua mamma- io diventai un po' rossa, sarebbero potute scoppiare scintille, a discapito mio s'intende.

Andai verso Olivia che mi aspettava seduta sotto l'albero di Thalia.

Quando mi vide si alzò e mi abbracciò. Io seppellii il mio viso nei suoi capelli. Ci staccammo e prima che io potessi dire qualcosa lei mi baciò. Ricambiai volentieri il bacio.

-Ma io come sopravvivo nove mesi senza di te?- domandò, e delle lacrime sembrano crescere nei suoi occhi. Sperai di tirarla su di morale. -E come pensi che possa fare io?- replicai.

Sentii una macchina fermarsi ai piedi della collina dal lato mortale e mia madre scese. Mi salutò con un cenno.

Senza difficoltà, corse verso la punta della collina. L'abbracciai forte. Va bene che non volevo andare via, ma era pur epsempre mia madre quella. Subito dopo che ci staccammo Olivia si presentò a mia madre.-Salve signora Price, io sono Olivia Romano, la fidanzata di sua figlia.- Diretta la ragazza, mi piace. Già, probabilmente mia madre avrà pensato lo stesso.

-È un piacere conoscerti. Ho tante cose da raccontarti a proposito di Giada sai?- Le guardai scioccata. Quelle due non si conoscevano se non da venti secondi, e volevano prendermi per il culo, che belle persone che sono. -Oh non vedo l'ora.- E che ti pareva.

Sbuffai tra il divertito e l'esasperato. Quelle sue insieme ne avrebbero fatte di cotte e di crude.

-Sono sicura che Chiara provvederà a raccontarti cose imbarazzanti di me da piccola, tranquilla.- mi sussurrò poi Olivia. Io ghignai, ora sì che c'era da divertirsi.

-Forza Miss Innamorata, è ora.- arrossii un po' dopo che mi chiamò mia madre.

-Arrivo mamma!- diedi un ultimo bacio a Olivia che sorrise.

-A Natale ci vediamo, promesso. E preparati a finire le tue dracme, perché devi chiamarmi come minimo una volta al giorno finita la scuola sappilo.- dissi correndo giù per la collina e quasi inciampando.

Mi fece un cenno con la mano.

Come avrei fatto a non averla intorno fino a Natale? Sarebbe stato uno strazio!

Entrai in macchina con mia madre che mi guardava bellamente.

-Quindi era lei la ragazza che ti piaceva l'anno scorso- -MAMMA- -Niente storie, adesso mi dici tutto- io diventai rossa. -Non potresti impicciarti in qualcosa che non sia la mia vita sentimentale?- -No, è troppo divertente per non farlo-

Ok ci sono
Contenta ora Olivia?
Credo di si
Bene, Cassie_Wayland alla fine la scena Solic era molto uau
Mi piashe
Ora mi dileguo per la penultima volta in questo libro
Eh beh mica vi lascio senza quello di Sol
Bene
Mi dileguo plebei

Progetto The Poisoned CampDove le storie prendono vita. Scoprilo ora