"-Ha detto che ormai è Tantalo il capo e che dobbiamo fare ciò che vuole lui. Senza fare storie.- Disse Axel.-Impossibile!- Urlò Eric dalla rabbia scaraventando uno dei tavoli della cabina di Efesto. Gli posai una mano sulla spalla. -Datti una calmata Eric.- dissi con un tono deciso. Lui mi guardò furente. -Stai scherzando vero?!? Ah, dev'essere uno scherzo. COME CAZZO FACCIO A STARE CALMO SE C'È UN PAZZOIDE A COMANDO DEL MIO CAMPO?!?- Sbuffai. -Oh andiamo, con mr.D non fai tutte queste storie- -Mr. D è anche mio nonno ti vorrei ricordare. E poi diciamocelo, non è lui che comanda il campo di solito. È Chirone.- mi rispose lui in rimando. -Aspetta un attimo, come mai dite che questo Tantalo è così tremendo?-Chiese Giada che non capiva un cazzo come al solito. Vabbè, era stata in infermeria tutta la settimana, poteva anche starci.
-Perché ha re-istituito la corsa delle bighe- spiegò Cassie -Scusa?!- -Hai capito Giada, non fare la cretina!- Mi voltai di scatto verso Eric lanciandogli un'occhiataccia -Stai zitto Eric, ho solo chiesto una cosa. Il cretino lo stai facendo tu- rispose la mia migliore amica a tono, tra i due volavano scintille -Oh certo. Perché il cretino sono sempre io, mai tu. Tu sei perfetta. Ma vaffanculo- Aveva accusato Giada di essere supponente e la ragazza si alzò di scatto pronta a lanciargli uno schiaffo. Anche Eric sembrava intenzionato a colpirla quindi mi misi in mezzo.
-Calmi tutti e due! Non siate isterici!- gridai mentre stringevo le loro mani. -Sol ha ragione. Possiamo trovare una soluzione, si risolverà tutto..- cominciò Cassie ma Eric la interruppe. -Certo, il pino di Thalia è stato avvelenato, le difese sono praticamente crollate, Chirone se nè andato e al suo posto è venuta una bestia di Satana, di sicuro si risolverà tutto se prendiamo un bel respiro!- Eh, no. Eric stave perdendo la pazienza e per poco non mi faceva perdere la mia. Lo fulminai con lo sguardo. -Eric. Adesso basta. Non cambierà nulla se sbraiti.- lo ripresi, lui si girò verso di me con rabbia.
-Grazie mille Luce, davvero! Amica amica, ma se c'è di mezzo Giada di me te ne freghi!- Ma che c'entra ora Giada? -Finché non c'è Giada va tutto bene, siamo amici e scherziamo come degli amici dovrebbero fare. Però in ogni litigio, ogni discussione, sei sempre stata e starai sempre. Dalla parte. Di. Mia. Sorella!- ....cosa? Perchè questa cosa faceva così male? Non mi sembra di essermi mai schierata dalla parte di nessuno e allora perché non riuscivo a ribattere? -Io...- era tutto quello che riuscivo a dire, senza staccare i miei occhi dai suoi. Perché mi sentivo così in colpa? Non mi sembrava di aver fatto nulla di male ma perché mi sentivo così? Volevo piangere ma le lacrime si attardavano a scendere, volevo rispondere ma le parole mi si bloccavano in gola, volevo muovermi ma il mio corpo non sembrava reagire ai comandi, volevo distogliere il mio sguardo dal suo ma mi sembrava di essere intrappolata in una gabbia di fuoco.
-Ehi, senti un po' -cominciò Giada ma Cassie la fermò. -Tu cosa Sol?- mi chiese Eric con una voce glaciale. Io non rispondevo, non volevo rispondere, non riuscivo a rispondere. Dopo parecchi secondi Eric staccò i suoi occhi dai miei.
(N.A. Applaudimi Cassie ti ho fatto anche la parte precedente)
-Si vede che non importo abbastanza. Bene. E vaffanculo- disse Eric prima di uscire. Qualcosa dentro di me si frantumò in quell'esatto momento e senza accorgermene iniziai a piangere. Rimasi impietrita sul posto per un po' ma poi mi diressi nella cabina di Hermes senza fiatare e ignorando il mondo che mi circondava. Mi sedetti sul mio sacco a pelo e qualche secondo dopo entro anche Giada.
-Ok, tutti fuori!- urlò. I miei compagni di cabina fecero come lei aveva detto e poi la ragazza si mise vicino a me ad abbracciarmi. Non parlammo per un po' e le fui grata. Sapeva che stavo male, lo aveva intuito dal primo attimo in cui Eric aveva iniziato a prendersela con me. Il silenzio in quel momento valeva più di mille parole, perché sentirsi dire da una persona che si amava che il proprio affetto non era abbastanza faceva stare male, e lei lo sapeva. Quando mi calmai non mi chiese se stavo bene, sapeva che non lo stavo affatto, mi disse solo -Hai fatto?- e io annuii, per ora avevo smesso di piangere.
-Eric è un cretino, non devi ascoltarlo quando fa così- disse provando a tirarmi su. Ma perché quella strana sensazione non andava via? Il senso di colpa che si impossessava del mio corpo a poco a poco. Io non volevo stare dalla parte di nessuno ma perché quello che Eric aveva detto mi sembrava così vero? -Ma ha ragione, quante volte l'ho difeso prima d'ora?- -Quante volte avete litigato seriamente prima d'ora?- ribattè lei -Una o due, e c'eri sempre te di mezzo- risposi ancora con la testa bassa e appoggiata a Giada -Ehm, non è importante come dettaglio- farfugliò lei e la sua sbadataggine mi fece ridacchiare
-La cosa è: escludendo me ed Eric, eri d'accordo con la persona che difendevi?- -Che vuol dire?- Ma perché va così pena a spiegare? -Eric dice che stai sempre dalla mia parte, eri d'accordo con quello che dicevo io mentre litigavamo?- -Sì, credo. Preferirei che non litigaste ma io cerco comunque di essere imparziale finché è possibile- dissi. Lei sospirò. -Tu ci tieni molto di più di quello che dai a vedere ad Eric, vero?- annuii probabilmente arrossendo, l'amore era bello tanto quanto complicato -E allora con lui fai ciò che secondo te è meglio fare, non pensare a quello che dicono gli altri- annuii -Fai quello che è meglio secondo te- mi indicò il cuore. Dopo quella chiacchierata stavo effettivamente meglio e un'idea mi passò per la mente.
-Tu e Olivia vi siete fidanzate?- -MA CHE CENTRA?!- rispose lei rossa, io ridevo -Ehi bella, sei tu che mi hai detto di fare ciò che era giusto secondo me- risposi. Lei sbuffò divertita. -Altro che Olivia, se ti acchiappo sai il solletico che ti faccio- -Oh no, ti prego non lo fare- dissi sarcastica -Te la cerchi, Luce- Disse provando a inseguirmi. Sempre se ci riesci pensai. Deviai la luce e gliela ma dai negli occhi. -Come ca- -Ci vediamo!- dissi scappando via dal solletico uscendo dalla cabina. La mia fuga improvvisata venne però bloccata da un Luca selvatico davanti alla porta.
-Raimbow, come stai?- chiese e io feci le spallucce. Poi si rivolse a Giada sorridendo come un matto. -Ehm Giada. Olivia ti deve parlare. Ha detto di andare al laghetto delle canoe!- disse, la mia amica annuì e poi salutando uscì dalla cabina ancora confusa.
-Olivia non ha detto nulla di tutto ciò vero?- chiesi cercando conferma e lui annuì. -Sei giù di morale? Hehe. Ci penso io Rainbow!- disse e agitando la macchina fotografica. -Ma perché mi chiami Rainbow?- ribattei e lui scrollò le spalle -Seguimi e basta per ora- disse e io feci come mi era stato detto ancora confusa.
Arrivammo al laghetto delle canoe. -Cosa hai intenzione di fare!?- chiesi. -Shh! Accovacciati!- mi rimproverò, sbuffai ma feci come mi avevo detto. Sogghignò e poi vidi Olivia e Giada che si avvicinavano sempre di più tra loro fino ad un punto in cui Luca le intrappolò in una rete. Come sapevo che era stato lui? Stava morendo dalle risate e aveva un telecomando in mano.
Le due non erano proprio in una posizione convenzionale ed erano entrambe rosse, Olivia sotto a Giada che provavano a divincolarsi per mettere si in una situazione meno imbarazzante. Ovviamente scoppiai a ridere insieme a Lica che fece anche molte foto. -Luca Bianchi io ti uccido!- urlò Giada, e io le feci l'occhiolino in risposta al che lei arrossì ancora di più.
-Poi dammi le foto ok?- dissi e lui sorrise -Ovvio Rainbow!- -Ehi! Ci lasciate qui?- urlò Olivia e io e Luca facemmo finta di pensare. "SI!" (N.A. PokeFra1000 l'ho cambiato perché il NO non aveva senso, sorry) Urlammo in coro e poi ce ne andammo lasciando loro due come salami. -Secondo te Giada mi ucciderá?- -Nah- lui ridacchiò -Bene Rainbow. Il mio compito è finito! Ora vado ad allenarmi!- io sorrisi. Avevo veramente degli amici fantastici.
BENE
HO FATTO IL MIO LAVORO
CHE GIOIA
SPERO CHE VI SIA PIACIUTO (come sempre ma dettagli)
Ora invoco Cassie_Wayland
EH BEH
ZAO