Cassie_Wayland
Prima di iniziare i pezzi in corsivo li canta Olivia quelli in grassetto Giada
Il testo della canzone sapete a chi appartiene tanto è sempre lei
Il giorno dopo lo passai principalmente a cazzeggiare e allenarmi. Mandare a fanculo Tantalo diverse volte, ammirare Olivia a colazione e a pranzo, vincere a duello contro Eric, a lotta libera contro Antonio e a precisare Sol. Vabbè la mia norma se sia parla di cazzeggiare.
-Lo sai che la settimana prima che ti picchi sta scadendo, vero?- mi disse Sol -Non puoi picchiarmi!- -Io può tutto-
-Cosa le hai regalato ad Olivia alla fine?- -Uno- -Scudo, lo so- la guardai male -Devi seriamente smetterla di stalkerarmi- -Sai che non lo farò. Comunque intendevo, perché uno scudo?- -Top secret- -Senti, Top sono io quindi dimmi questo "secret"- mi sbattei la mano in faccia.
-Ti dico solo che non lo vedeva da sei anni- -Ah ma è lo scudo che ha riportato dopo l'impresa- la guardai scioccata.
-Come fai a- -Bro sono la regina del gossip, io sapere tutto- poi prese a caso degli occhiali da sole e se li mise.
-Va be, io vado- disse ancora con quegli occhiali -Dove?- -Dalla Lucey- -Passami le foto- -Quali quelle tue e di Olivia o della Lucey?- io arrossii e lei borbottò qualcosa del tipo "amo il mio lavoro" -Sai perfettamente che intendevo la Lucey- -Lo so ancora ma è così divertente- poi rise e se ne andò.
Passai il resto del tempo ad accusarmi dei pegasi e ad addestrare Oniride. Poco prima di cena mi andai a fare una doccia e poi mi iniziai a dirigere verso il padiglione.
Olivia mi intercettò con lo scudo in mano.
-Che c'è vuoi allenarti di nuovo?- chiesi, poi lo scudo si illuminò con luci rosse e verdi. Feci un paso indietro mettendomi istintivamente in posizione di difesa.
Poi accertandomi che quello scudo non avrebbe spruzzato schizzi d'acqua o attentato alla mia morte mi rimise comoda. Non male, Prof, non male.
-Ti piace?- chiese lei. -Da morire. Come lo hai fatto?- -Segreto professionale.-
***
Io e Olivia camminavamo tranquillamente nel bosco, o almeno, se arrossire ogni volta che mi beccava a guardarla era sinonimo di tranquillità.
Eravamo in silenzio e ci godevamo la serenità che ottenevano in presenza dell'altra. Ad un certo punto la sentii iniziare a canticchiare qualcosa e riconobbi subito la canzone: Mille Guerre. Sì, l'avevo imparata per farle una sorpresa.
-Come va? Non ti chiedo mai come va.
Sono troppo egoista- iniziò a cantare lei.
-Bene dai, se ci fossi tu, meglio, sai. Ogni giorno è una fissa- cantai io rivolgendole un'enorme sorriso. Lei sembrò sorpresa ma continuò comunque a cantare.
-Cado nei tuoi occhi, cazzo, non volevo. Sono in alto mare, questa volta annego- arrossii un po' e ridacchiai mentre cantava quella strofa.
-Però di pensarti non ne faccio a meno, che fai così male, ma so' masochista- continuai io. Ed era vero. In quella canzone c'erano una miriade di emozioni e spesso mi sembrava che fossero le mie.
-E ti odio se mi fai quell'aria scontrosa. Perché farei mille guerre per ogni cosa.- mi finsi un po' offesa.
-Per te. Ti giuro lo farei ei-
-Dai, non dirmi che mi odi anche tu stasera. Perché non puoi rovinare quest'atmosfera.-
-E lo sai. Sì, lo sai pure te, eh, sì, lo sai pure te Farei mille guerre per te- cantai
-Non lo sai? Faccio a botte con il mio riflesso. E mi odio da giorni.-
-Però dai, certe volte non ci vedo niente. Altre volte ti ci vedo dentro-
-Ci siamo di nuovo e, cazzo, non volevo. Nata come un gioco ma stavolta annego- cantò nuovamente lei. Era come se ci fossimo divise perfettamente le strofe quando invece era la prima volta che provavano a cantare quella canzone.
-E io di pensarti non ne faccio a meno, che fai così male, ma so' masochista- cantai io
-Botte prese in faccia, il mio cuore Alaska-
-E se non ti sento, l'aria che mi manca-
-Mi prendi da dentro, sono uguale a te-
-Poi ti dico: "Basta", ma non fa per me- sorrisi, eccome se sorrisi
-E ti odio se mi fai quell'aria scontrosa-
-Perché farei mille guerre per ogni cosa. Per te. Ti giuro lo farei ei- ormai eravamo una di fronte all'altra. Entrambe probabilmente più rosse del normale.
-Dai, non dirmi che mi odi anche tu stasera. Perché non puoi rovinare quest'atmosfera.-
-E lo sai. Sì, lo sai pure te, eh, sì, lo sai pure te. Sì, lo sai pure te, farei mille guerre per te- non so perché ma mi venne spontaneo. Le posai delicatamente la mia mano sulla sua cicatrice. Con mia sorpresa lei ci si appoggiò anche semichiudendo gli occhi. Quei fottutissimi e bellissimi occhi color tempesta.
-Farei mille guerre per te- sussurrammo all'unisono. Lei con il volto appoggiato sulla mia mano e io che la fissavo imbambolata. Non so dove presi il coraggio e forse ripensandoci non ne avevo neanche un po'. So solo che successe tutto in un attimo, uno dei migliori attimi della mia vita.
Le presi il viso anche con l'altra mano e la baciai.
Lei si staccò.
Stupida! Stupida me! Stupido istinto, stupida impulsività, stupido tutto, stupido amore! Non volevo piangere, non ora, eppure sentivo le lacrime iniziare a venirmi agli occhi.
-Scusa, non vol- cercai di dire ma mi baciò prima. Ma che è bipolare come Sol? Non mi importava più di tanto, mi godetti quel momento che durò pochi secondi ma che a me parvero minuti.
In quel momento ne ero sicura. Ero la persona più felice nel mondo.
-Ti amo-
-Ti amo anch'io.-
Ci guardammo e scoppiammo a ridere.
Le diedi un veloce bacio a stampo e poi le presi la mano.
Tornammo al campo con le mani intrecciate e sorrisi che stregatto spostati proprio.
-Non lo diciamo agli altri vero?- chiese lei ridendo.
-Neanche per idea.- Saremo io e te.
ALLORA FERMI TUTTI
PRIMA CHE VOI SCRIVIATE I VOSTRI CAPITOLI.
VI PREGO, IO E OLIVIA ABBIAMO GIÀ IN MENTE COME VOI LO VERRETE A SAPERE (Anzi l'ho già scritto in realtà) QUINDI SIETE GENTILMENTE PREGATI DI NON FARE CAPITOLI DOVE VEDETE LA GIADIVIA CHE SI BACIA O ALTRO, PURE PERCHÉ NEL PRIMO PERIODO NON SI BACERANNO IN PUBBLICO
Capito PokeFra1000?
Bene
Spero comunque che vi sia piaciuto (ne sono sicura in realtà ma shish)
Cassie io ti ho già invocato
E ciao
