Rumori di zoccoli, tanti zoccoli, corsa sulla collina e confusione, molta confusione unita a gioia commozione e sollievo.Vedere Clarisse viva, ma sopratutto integra, mi tolse un'enorme peso dalle spalle che portavo da tempo.
L'abbracciai forte, probabilmente mi scese qualche lacrima di gioia.
-Stai piangendo per me?- mi provocò Clarisse ghignando e ricambiando l'abbraccio. -Non sto piangendo, tu stai piangendo- -Ma in realtà io n- venne interrotta da Eric che si unì all'abbraccio. Clare sembrava veramente a suo agio.
A breve si unirono tutti i nostri fratelli e poi la lanciammo in aria, festeggiando il suo ritorno e l'arrivo del vello.
Ora, va bene l'amore fraterno e bla bla bla, MA TANTALO SE N'ERA ANDATO!
Balletto mentale della vittoria: fatto.
Finalmente direi. Se dovessi andare a cercarlo, andrei nelle stalle, tra le cacche dei pegasi, ma non lo farò.
Dopo tutti i festeggiamenti vari sulla collina, noi figli di Ares decidemmo di fare una sottospecie di riunione familiare per farci spiegare tutto da Clare.
-Come sapete, papà mi ha dato la barca con gli zombie- -E fin qua- lei mi guardò male ed io le feci la linguaccia. -Poi, forse dopo un giorno o due, sono arrivati Annabeth, Percy e Tyson- appena disse Annabeth pensai a come Olivia stesse male quando era partita.
Da quel momento in poi Clarisse raccontò tutto della sua missione e di come avevano recuperato il vello d'oro.
A fine spiegazione, quel rincoglion- cioè volevo dire, Eric, si mise vicino a lei guardandomi.
Ora, solitamente quando devo parlare con una persona, guardò lei, non la sorella, quindi capii subito che stava per dire qualcosa riguardante la sottoscritta. Lo guardai male, non si sa mai.
-Clare- iniziò lui guardandomi ancora in tono di sfida -Lo sai che la tua sorella spreferita......- lo guardai di nuovo male, ero ovviamente la sorella preferita, di entrambi. -.....E Olivia- continuò poi. Probabilmente diventai rossa. Sì, arrossii davanti a diciotto semidei pronti a prendermi per il culo da bravi fratelli quali sono.
Escludendo l'imbarazzo, mi avrebbe dato fastidio se fosse stato Eric a dirle di me ed Olivia. Ma non per altro, anche se lui lo faceva per gioco, ma volevo essere io a dirlo.
-Sto con Olivia- dissi semplicemente interrompendo qualsiasi cosa stesse per dire Eric. Clarisse si alzò di scatto in piedi -DAVVERO?!- feci un leggero sì con la testa imbarazzata. Lei iniziò a saltellare leggermente in giro, mi godetti quella scena, sarà probabilmente l'unica volta in cui mia sorella avrebbe fatto così.
I saltelli di Clare si unirono anche ai miei fratelli che applaudivano. -VOI GIÀ LO SAPEVATE- dissi imbarazzata.
Dopo pochi secondi suonò il corno del pranzo e andammo tutti al padiglione, io ancora imbarazzata. Sfortunatamente, Olivia lo vide e ghignò. Si avvicinò a me e mi diede un bacio a stampo. Probabilmente il suo obbiettivo era imbarazzarmi, onestamente mi godetti il momento e basta. Sentii Clare ridacchiare in sottofondo e qualcuno (probabilmente una certa Sol) fare fotografie.
Il pomeriggio passo tranquillo, ma fu la sera ad essere indimenticabile.
Come quando Sol si era svegliata dopo il coma, i figli di Ermes organizzarono una festa, con tanto della mia migliore amica che commentava del tipo -Oh, finalmente posso ballare- Onestamente questa volta non aveva le costole rotte, facesse pure.
-Pronta?- chiesi ad Olivia mentre andavamo. -Stranamente sì- la guardai stupita -Non vuoi fare l'asociale?- -No. Ah ho fatto una scommessa con Eric- Prevedo cose brutte. -Devo bere due o tre bicchieri di punch- la guardai scioccata -Non puoi ubriacarti così!- -Ma non farò così schifo a reggere l'alcol- -Ho seri dubbi. Non hai nemmeno sedici anni!- lei liquidò tutto con un gesto con la mano, il problema è che non avevo intenzione di cedere.