Pronto per oggi? - Giada Price

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Trovai Olivia in spiaggia e mi sedetti vicino a lei.

-Non dovresti stare qui, se ti beccano ti cacciano.- dissi -Giada in questo momento non mi interessa proprio nulla, se Tantalo dovesse avvicinarsi lo farei a pezzi con la mia spada senza tanti complimenti.- rispose e rimasi un po' di stucco, era abbastanza fredda.

-Scusa, non sei tu- mormorò ed io sorrisi. Poi capii perché era in quello stato, Agata me ne aveva parlato poco prima di cena. L'abbracciai e lei pianse.

La strinsi solo più forte, per lei ci sarei stata. Sempre.

Le parole come "mi dispiace" non riportano indietro qualcuno.

Quando si fu leggermente calmata la lasciai e lei si appoggiò alla mia spalla, facendomi arrossire, e rimanemmo così per un po'.

Non dicemmo nulla, rimanemmo semplicemente lì.

L'accompagnai alla cabina di Atena dove le diedi un leggero bacio sulla guancia, poi me ne andai anche io a dormire.

*Giorno Dopo - Pomeriggio*

Nella mattina ci fu il funerale del povero satiro a cui non partecipai. Non guardatemi male, ma a quanto pare per il consiglio era già strana la presenza di Olivia. Passai il mio tempo ad allenarmi con Esmeray e a scalare la parete di arrampicata.

Dopo pranzo decisi di addestrare il mio pegaso. Sì, il mio pegaso. Chirone mi aveva dato il permesso di reclamarli come mio, ora lui non c'è più ma poco importa.

Entrai nelle stalle dove trovai solo Malcolm, il fratello di Olivia, che sembrava cercare qualcosa.

-Bisogno di qualcosa?- chiesi -Cercavo la sella di Fanris- -Sta vicino a quella di Europa, la trovi lì- infocai il punto con la mano. Lui mi ringraziò e poi se ne andò.

Andai verso il box di Oniride e gli accarezzai il muso. -Pronto per oggi?- sussurrai e lui nitrì, lo presi come un sì. -Bene perché oggi facciamo il nostro primo giro insieme-

Lo pulii dalla criniera agli zoccoli e poi gli misi la sella. Poi presi le redini e contro la sua volontà gliele misi. -Solo per le prime volte, poi te le tolgo, giuro- sembrò guardarmi male (cosa che non dubito) ma poi se le fece mettere.

Portai il pegaso nel piccolo ippodromo sul retro dove generalmente addestravamo i pegasi.

Gli feci fare i soliti esercizi per circa un'oretta e mezza (Non volevo cadere per colpa sua) cercando di farlo atterrare il più dolcemente possibile.

Dopo gli salii in groppa. -Pronto?- lui nitrì quasi a dirmi di sì (io non capisco lui ma sono sicura che in qualche modo lui capisce me) -Allora vediamo di non morire entrambi durante il tuo primo volo con me- Il pegaso spiccò il volo.

Se all'inizio chiusi gli occhi per paura di schiantarmi da qualche parte, pochi secondi dopo il decollo li riaprii decisa. Da la sopra si riusciva a vedere tutto il campo e anche una buona parte del bosco. Vidi dei figli di Apollo e Demetra giocare a pallavolo, Tantalo che sgridava alcuni semidei di Efesto (li mortacci tua) e persino la Cassel che si baciava nel bosco....

...........

......................................

CHE COSA?! AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
SCLEROOOOOOOOOOO.

Dico solo che rischiai di cadere da Oniride. Ma nemmeno il tempo di controllare che quello che avevo visto fosse vero che i due erano già distanti.

Ora, secondo me si stavano baciando, ma per ora non avrei detto nulla a nessuno.

Uno, perché non ho prove effettive.
Due, perché per quanto Nate mi stia antipatico, il tradimento è orribile quindi devo capirci qualcosa e prima parlare con Cassie.

Tra tutti i miei pensieri mi accorsi che era tardi, avevo addirittura saltato la cena. Odio il mio orologio interno, non funziona nemmeno quando voglio invitare Olivia a fare un giro sui pegasi.

Feci atterrare Oniride (tutto tranne che in modo elegante, ci dobbiamo  ancora lavorare) nell'ippodromo. Lo portai nel box che condivideva con la madre è gli tolsi la sella.

-Domani altro giro, che ne dici?- lui nitrì contento. Gli diedi una zolletta di zucchero e poi uscii.

Lì fuori trovai Olivia e Agata che passeggiavano. Le salutai con un cenno ma poi mi venne un'idea.

-Olivia ti va di fare un giro nel bosco in questi giorni?- (capiamoci) lei sembrò leggermente rossa ma non rispose, anche perché Agata la precedette.

-Perfetto! Fate tra una settimana che ora si deve riposare, andate pure di mattina- disse non considerando Olivia. La figlia di Atena guardò male Agata che però sembrava del tutto disinteressata.

Io ero un po' confusa ma le salutai e me ne andai verso la cabina di Ares.

Ecco il capitolo
Bene
Spero che vi sia piaciuto ma non credo che lo scriverò più perché ormai è sottintesa come cosa
Invoco la grande genia della lampada Cassie_Wayland
Eh beh
Ciao

Progetto The Poisoned CampDove le storie prendono vita. Scoprilo ora