Capitolo 8

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Il grande dolore è muto.

T/N era sdraiata sul lettino dell'ospedale, volgeva il suo sguardo verso la finestra, evitando qualsiasi contatto umano: Emma prese in mano il vassoio con dentro il pranzo, appoggiandoglielo sul tavolino della stanza.
-T/N, è arrivato il pranzo- le disse la bionda con tono rassicurante, T/N non si mossa di una virgola, osservava senza fiatare, due uccellini che volavano alti nel cielo, sembrava stessero giocando insieme, colpendosi dolcemente con il becco.
-T/N...anche poco, ma devi mangiare qualcosa...- le supplicò Emma sedendosi sulla sedia accanto al lettino, ma anche in quel caso, T/N rimase al suo posto: si sentiva sporca, vuota, era ferita e tutto perché lei era T/C.
Emma sospirò rassegnata, si alzò dalla sedia dirigendosi verso la porta della stanza.
-Allora?- chiese Mikey non appena vide la porta aprirsi, Emma lo guardò con sguardo triste, scuotendo la testa: Mikey fece schioccare la lingua contro il palato per poi risedersi sulle sedie che si trovavano fuori dalla stanza di T/N.
-È stato un brutto colpo- disse Mistuya tristemente, Enma si avvicinò a Mikey, poggiandogli una mano sulla spalla.
-Quello che mi fa imbestialire è che non posso fare nulla per aiutarla!- esclamò il biondo quasi urlando, era ferito anche lui, sentiva una parte di sè che si condannava, poichè non era stato capace di proteggere a dovere la ragazza.
-Mikey, nessuno prevedeva una cosa del genere- lo consolò Mistuya.
-Forse l'unica cosa che possiamo fare, è darle il tempo che serve- disse poi Emma, Mikey scosse la testa energicamente: il silenziò calò tra i ragazzi, nessuno sapeva che dire o che fare, ma tutti erano rimasti impietriti da quel che era successo a T/N.
-Mi hanno detto che sono stati tre ragazzi della classe 88', Osanai gliel'ha ordinato- disse poi Baji appoggiando la schiena contro il muro: Draken e Mikey avevano litigato, poiché Mikey non era d'accordo sull'arresto di Pah-Chin, il rasato invece pensava fosse giusto, perciò Draken non era lì a consolarlo, e per quanto Mikey fosse arrabbiato con lui, ne sentiva la mancanza.
-Che cazzo di casino!- esclamò il biondo dando un colpo al bracciolo della sedia.
-Io vado a controllare Takemichi- disse Emma allontanandosi dai ragazzi, che nel silenzio pensavano a cosa fare in quel momento.
Mikey prese coraggio, si alzò dalla sedia dirigendosi verso la porta della stanza.
-Entriamo con te- disse Mistuya alzandosi in piedi, seguito a ruota da Baji: i tre entrarono nella stanza, i muri erano bianchi e candidi come lenzuoli, mentre il corpo di T/N, che gli dava le spalle, era distesa su uno dei due letti.
-T-T/N...- la chiamò Mikey dolcemente, la ragazza non si mosse di un millimetro, Mikey decise di prendere posto sulla sedia accanto al suo letto, le prese dolcemente la mano, ma T/N, sentendo il contatto fisico, ritrasse la mano.
-T/N, sono Mikey...non ti farei mai del male lo sai...- disse il ragazzo in un sussurro, Mistuya e Baji intanto presero posto sul letto vuoto, guardando in silenzio la scena.
-Ti va di mangiare insieme?- T/N che fin a quel momento non si era mossa, si girò piano piano, riuscendo a intravedere il viso di Mikey che le sorrideva dolcemente.
-N-Non ho fame...- disse piano la ragazza, come se avesse paura di parlare, riuscii a girarsi a pancia in su: vide che oltre a Mikey, nella stanza c'erano anche Mistuya e Baji, il lavanda la guardava con un dolce sorriso, mentre Baji aveva le braccia incrociate e una strana smorfia in viso.
-Sei per caso debole, T/N?- chiese poi il corvino guardando la ragazza: Mikey e Mistuya lo guardarono con fare minaccioso.
-Non è il momento...-
-Certo che è il momento! Non sei debole T/N! Quelli erano in quattro e tu una! Ma Mikey gli ha fatto il culo!- disse Baji animandosi, si tirò in piedi, avvicinandosi al letto di T/N.
-I-Io...-
-E non provare a giustificarti sai?! Tu...-
-Cazzo Baji erano in tre, tre uomini forzuti e con tre anni in più?! Come cazzo avrei fatto?!- Mistuya bloccò Baji, facendolo zittire, T/N cercò di sedersi, Mikey la aiutò: prese un respiro profondo.
-Mio padre ha violentato la madre di Osanai...me lo meritavo...-
-Ti sbagli T/N! Era tuo padre che meritava una punizione, non tu!- esclamò Mikey prendendole nuovamente la mano.
-T/N, smettila di affiliarti a quel cognome, tu non c'entri nulla con tutto quello che ha fatto tuo padre- disse Miatuya avvicinandosi anche lui al letto della ragazza: piano piano T/N sentiva la sua maschera di indifferenza disintegrarsi, voleva piangere e urlare e maledire il mondo per quel che le era successo, perché non se lo meritava.
-Scusami T/N, avrei dovuto proteggerti...ma sono arrivato tardi- Mikey si tirò in piedi, fece un piccolo inchino a T/N, la ragazza non rispose, guardò il ragazzo in silenzio mentre sentiva i suoi occhi pizzicare.
-Facevano a turno per entrare...ho dei ricordi offuscati...quello che ricordo bene è il dolore che provavo...e che non sembrava terminare mai...- cominciò a raccontare la ragazza tutto d'un fiato, Mistuya e Baji presero la decisione di uscire dalla stanza, lasciando Mikey e T/N soli. Mikey in tutta risposta si sedette sul letto, prendendo con cura le mani di T/N nelle sue.
-Solo se te la senti...- la raccomandò, lei annuì prendendo un profondo respiro.
T/N raccontò a Mikey per filo e per segno tutto quello che le era successo: tutti i pugni, come la deridevano, quanto erano fomentati per lei, quanto lei si sentisse sporca, quanto lei volesse sparire, raccontò anche di come, in quel momento, T/N desiderava disperatamente porre fine a tutte la sue sofferenze.
A Mikey venne la pelle d'oca, non riuscì a spiccicare parola, quella ragazza aveva solo 14 anni, aveva subito troppo per la sua età: Mikey la strinse nelle sue braccia, era un abbraccio triste, come se volesse consolare la ragazza e trasmettere su di sé le sue paure e i suoi dolori, ma forse quello che aveva bisogno di consolazione, era proprio Mikey.
Dai suoi occhi corvini, infatti, uscivano grandi lacrime di rabbia, non era riuscito a proteggerla, nonostante tutto quello che provasse per quella ragazza, per quanto la sua mancanza lo distruggesse, non era riuscito ad evitare che le succedesse tutto quello. T/N sentiva le lacrime caderle sulla camicia da notte, inzuppandole la spalla: con la mano cominciò ad accarezzare dolcemente la testa di Mikey, mentre lei si sentiva morire ancora di più.
Perchè Mikey stava piangendo?
E perché lei non ci riusciva?
Sentiva come se un tappo le impedisse di trapelare tutto all'esterno.
-Shhh Mikey, ora sono qui- T/N cercò di rassicurare Mikey con una voce calma e pacata, ma Mikey non la smetteva di piangere e singhiozzare.
-Perché mi sento così debole con te?- chiese Mikey tra un singhiozzo e l'altro, T/N, ancora sbigottita da quell'atteggiamento, gli prese le spalle, costringendolo a guardarla negli occhi: T/N vedeva Mikey disarmato dalla sua sicurezza da capo, vedeva un semplice ragazzino di 15 anni, tramortito da tutto quello che gli stava attorno, T/N amava anche questo di Mikey, con lei non doveva essere per forza l'invincibile Mikey, lì con lei poteva piangere ed essere debole anche lui.
-Non preoccuparti Mikey, qui non devi essere per forza "invincibile", qui con me puoi essere semplicemente Mikey...e poi si sa che sono più forte di te- a T/N scappò un piccolo sorriso che riuscii a chiudere quel rubinetto che era diventato il volto di Mikey, il ragazzo si lasciò scappare una piccola risata: i loro nasi si toccavano, mentre i due non la smettevano di contrarre i muscoli facciali in un piccolo sorriso.
Mikey avanzò sulle sue labbra, lasciando un bacio passionale e casto, che trasmetteva a T/N tutta la sicurezza di cui aveva bisogno in quel momento.
Stappata.
Dagli occhi di T/N cominciarono a scendere lentamente delle piccole lacrime, che le lasciavano delle strisciate lungo le guance, come se fossero appena passate per di lì delle lumachine. Mikey si staccò dal bacio, avvicinò dolcemente la mano al viso di T/N, ma la ragazza lo allontanò con uno schiaffetto.
-S-Scusami-
-Non devi preoccuparti, piano piano tornerai a fidarti del mio tocco- disse dolcemente Mikey, le avvicinò una mano al volto, cominciando ad accarezzarlo con il pollice.
I due rimasero in silenzio, mentre il sole ormai stava calando sulla città, colorando il cielo di mille sfumature di giallo e arancio.

Revenge ~MikeyXReader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora