Temporale.

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Delle gocce d'acqua cadevano dal cielo e bagnavano i capelli scuri di un ragazzino.
Egli era basso e vivace, con due occhi azzurri pieni di emozioni.
Era vestito con dei pantaloncini neri ed una maglietta azzurra, delle piccole scarpe di colore nero, legate un po' a casaccio e dei calzini scuri.
Era uscito dalla sua piccola casetta e si era messo ad osservare il cielo, stava piovviginando.
Le piccole gocce d'acqua gli bagnavano il piccolo viso e lo facevano sorridere per la bellezza del mondo.
I vestiti avevano iniziato a bagnarsi, perciò era andato a prendere un ombrello ed una lanterna.
L'ombrello era blu scuro e grazie alla lanterna che teneva nell'altra mano riusciva ad illuminare tutto per bene.
Era passato per il piccolo ponte che connetteva casa sua ad una stradina che lo avrebbe portato ai campi di Kizi:
dei vasti campi di grano, patate e carote.
La pioggia scivolava giù dall'ombrello e bagnava l'erba di fianco ai suoi piedi, essa era di un fantastico colore verde chiaro.
Proprio quando stava per arrivare ai campi aveva notato una luce dietro di lui.
Qualcuno si era avvicinato e lo aveva preso per il collo della maglietta, iniziando a trascinarlo verso la sua casa.
?: Ehy! No! Lasciami!
?: Ahh...Te l'ho detto mille volte...Se fai così ti prenderai un malanno!
?: Ma sta solo piovviginando!
?: Si, e sei in maglietta.
?: Daii... Gli arriva un pugno in testa. Ahi!
La persona aveva chiuso gli ombrelli e riportato dentro le lanterne, lasciando il ragazzino davanti al camino.
?: Lo sai che mi piace la pioggia...
?: Ora basta Aele, è pericoloso.
Aele: La pioggia non è pericolosa!
?: Invece si, e tu lo sai bene. Chiude la porta e si toglie le scarpe bagnate. Questa è l'ultima volta che vengo a prenderti, non aspettarti che io ti salvi di nuovo!
La donna era alta, aveva dei lunghi capelli arancioni ed un viso pieno di lentiggini.
Portava una maglia a maniche lunghe di colore giallo, con delle righe rosse e dei pantaloni blu.
I suoi occhi erano verdi e portava un paio di occhiali da vista di colore nero.
Aele: Va bene Lisa...
Lisa: Ohoh, ora il mio fratellino mi dà i nomignoli? Si abbassa e sorride, accarezzandogli i capelli. Aele...Sei fradicio!
Aele: Non è vero! Ho solo i capelli un po' bagnati!
Lisa: E le gocce d'acqua sulla faccia come me le spieghi?
Aele: Se le toglie con il braccio. È sudore!
Lisa: ...Ma chi vuoi prendere in giro...Lo afferra per i fianchi e lo prende in braccio, mettendogli la mano sulla fronte mentre entra nel bagno. È ora di farsi un bel bagno caldo! Apre l'acqua e fa riempire la vasca.
Aele: E comunque la pioggia non è pericolosa...
Lisa: Sospira. Te lo insegneranno a scuola, per ora cerca di evitarla, ok?
Aele: Ma come mai io non posso uscire quando piove?! Moltissimi uomini e donne passano la loro vita sotto la pioggia!
Lisa: Evita quella gente, loro riescono a controllare il tempo atmosferico ed usarlo a loro piacimento...La pioggia non gli fa nulla per quello.
Aele: Ma neanche a me fa nulla!
Lisa chiude l'acqua e Aele inizia a spogliarsi, per poi entrare nell' acqua calda e sdraiarsi.
Lisa: Prova ad uscire durante un temporale, vediamo se cambierai idea.
Aele aveva iniziato a lavarsi i capelli, facendo scorrere velocemente tantissime gocce d'acqua sulla sua testa e poi sul suo corpo.
Per tutta la durata del bagno i due erano rimasti in silenzio, Lisa guardava suo fratello lavarsi e lui cercava di fare il più velocemente possibile.
Dopo essersi asciugato e vestito era andato dritto in camera ed aveva disteso le gambe sul suo letto.
Successivamente si era sdraiato con il resto del corpo ed aveva preso un libro dal comodino, accendendo una lampada ed iniziando a leggere.
Era stato scritto da "Liqua Famela" una famosa scrittrice che aveva esplorato tutte le meraviglie del cielo.
Aveva pubblicato 5 libri, ma purtroppo la sua scrittura era stata interrotta dalla sua morte.
Ogni libro raccontava la sua avventura in uno dei tanti regni che si trovavano sopra le nuvole, ora lui stava leggendo il penultimo.
Parlava del regno di Cameron, situato nel cielo sopra all'oceano dell'Est.
Aele adorava quel posto, anzi, li adorava tutti e voleva visitarli tutti di persona.
Il suo sogno era di vedere con i suoi occhi tutte le meraviglie del mondo, scoprire cose meravigliose e risolvere tutti i misteri sulla pioggia al di sopra delle nuvole.
Moltissime persone non ce l'avevano fatta, proprio come la scrittrice.
Mentre leggeva le pagine di quel libro il battito del suo cuore aumentava e la sua testa gli faceva immaginare il panorama sopra al cielo.
Il giorno prima a scuola aveva studiato i 4 cieli del mondo, e ne era rimasto affascinato.
Se ne ricordava solo due, gli altri doveva ancora studiarli.
"Il cielo azzurro, pieno di nuvole e sopra le teste di ogni essere terreno.
Ci dona l'acqua tramite la pioggia, distruzione tramite i fulmini e morte durante i temporali, mai uscire fuori quando gli dei ci scagliano contro la loro potenza"
"Il cielo blu, pieno di isole e rovine situati sopra le nuvole.
Si trovano sopra al cielo azzurro, e viene chiamato così per via di una linea blu scuro che delimita l'inizio del prossimo cielo.
Frequenti tempeste e creature d'acqua."

Lisa era entrata in camera e lui aveva nascosto il libro, sorridendo per via dell'agitazione.
Lisa: Che leggevi?
Aele: N-Nulla... Studiavo i 4 cieli...
Lisa: Ridacchia e si siede sul letto, delicatamente. Scusa se prima ti ho detto a quel modo Aele, so che tu adori la pioggia e tutto ciò che c'è da sapere su di essa, ma è pericolosa...E se te lo dico è perché ti voglio bene.
Aele: Quando sarò grande...Imparerò a controllare l'acqua, così non potrà più farmi nulla!
Lisa: Aele, per ora cerca di evitare le persone che sono in grado di farlo, ok?
Aele: Si...Va bene...
Lisa gli dà un bacio sulla fronte.
Lisa: Ora vai a dormire, domani hai scuola.
Aveva spento la lanterna e messo Aele sotto le coperte, per poi andare alla finestra ed osservare le nuvole.
Mentre le guardava si era messa a sorridere, pensando.
Pensava al suo fratellino testardo, che non l'avrebbe mai ascoltata.
Sapeva che lui un giorno sarebbe andato nel cielo, ad esplorare i regni e aiutarli in caso di bisogno.
Lei ci sarebbe sempre stata per lui, l'avrebbe aiutato a seguire il suo sogno non appena sarebbe cresciuto un po'.
Era ancora troppo piccolo.
Era ancora troppo piccolo...
Per perdere ogni briciolo del suo sogno.
Le nuvole erano diventate all'improvviso nere, ed il suo sorriso era svanito, dando spazio ad una faccia preoccupata.
Non era pronta.
Il villaggio non era pronto.
Le coltivazioni non erano pronte.
La loro casa non era pronta.
Nessuno era pronto...
Ad un nuovo temporale.
Aveva corso più veloce che mai in camera di Aele, accendendo la lanterna e tirandolo fuori dal letto.
Lui stava già dormendo, inconscio di tutto.
La pioggia fuori aveva iniziato a scendere più velocemente e più forte, il vento muoveva le mura della casa e rompeva le finestre dall'esterno.
Mentre portava Aele in braccio aveva ripensato al temporale della settimana scorsa, che in confronto a questo...Non era nulla.
Si era staccata velocemente il ciondolo che teneva al collo e lo aveva messo a suo fratello, ricoprendolo da un cerchio d'acqua in continuo movimento.
La pioggia aveva iniziato a bucare il legno della casa e a distruggere il tavolo, i piatti, la lanterna e perfino il pavimento.
Lisa aveva iniziato a piangere, abbracciando suo fratello e pensando alla vita delle altre persone.
Tutti probabilmente cercavano di ripararsi...

La pioggia aveva iniziato ad essere ancora più forte, colpendo Lisa come se fosse un proiettile.
Dopo circa un minuto le nuvole erano tornate bianche e il sole aveva iniziato a risplendere, dando un sollievo a tutti.
A tutti tranne Lisa...
Che ormai aveva tutto il corpo bucato.
Chiudendo gli occhi aveva guardato un ultima volta suo fratello.
Cadendo sul pavimento aveva fatto un ultimo pensiero.
Sorridendo, aveva pensato un ultima frase.
Insegui i tuoi sogni...Aele.





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