Il giorno prima della catastrofe.

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Aele: Mhh...
Bolly: Che cerchi?
Aele: Questo cielo è strano...I pesci volano!
Kai: LO HAI NOTATO ORA?!
Aele: Sono dentro delle bolle! Guarda Bolly.
Bolly: CHE GUARDI?!
Kai: Sospira e li supera. In ogni caso, il problema Voromi è risolto.
Bolly: Vi ringrazio...Per avermi protetto ancora una volta!
Kai: Ha fatto tutto Aele!
Aele: Inizia a correre per l'isola. Forza andiamo!
Gli altri lo avevano seguito.
L'isola era piccolina, ma stranamente avevano trovato una capanna in paglia.
Erano entrati ed un uomo era sdraiato contro il muro con un taglio nella spalla.
Gli usciva sangue e dopo averli notati aveva alzato il braccio destro verso di loro, facendo dei versi di dolore.
?: Vi prego...Aiutatemi...
Aele corre verso di lui con una faccia seria e prende le piante curative donategli dagli uomini pesce. Ecco! Tira fuori la lingua e si concentra, mentre gliele lega attorno alla spalla.
Erano passati pochi secondi e l'uomo si era alzato un po' tremolante, guardandosi la spalla sorpreso.
?: N-Non sento più male...Grazie...Non so come avrei fatto senza di voi! Si avvicina e gli stringe la mano.
Portava dei pantaloncini corti di colore scuro ed una maglietta a maniche corte con una fiamma disegnata nel mezzo.
Il corpo era magro e poco muscoloso, proprio come la sua faccia. Gli occhi ed i capelli erano entrambi rossi, il suo sorriso era rassicurante e pieno di felicità.
Dietro alla schiena teneva uno zaino, grosso più o meno come quello di Aele, ed aveva delle scarpe da ginnastica.
Piacere di conoscervi, Si indica con il pollice e sorride mostrando i denti. Il mio nome è Izdaja, e sono un esploratore!
Aele: WOOW, ANCHE NOI!
Bolly: Lo guarda e sorride. Diciamo che loro sono più esploratori di me...
Kai: Che ci fai da queste parti?
Izdaja: Posa le mani sui fianchi. Che domande sono? Esploro! Si mette apposto lo zaino. Da non credere...
Aele: Cosa? Lo guarda incuriosito e si avvicina a Kai.
Izdaja: Sono appena entrato nel terzo cielo è già stavo per restarci secco! Prende fiato. Se non fosse stato per voi... Probabilmente il mio viaggio sarebbe finito qui.
Kai: Mette le mani in tasca e gli fa un piccolo sorriso. Ma no, ma no, sarebbe sicuramente arrivato qualcun altro!
Izdaja: Le persone di questo cielo non sono molto amichevoli... All'inizio avevo pure paura di voi! Esce dalla capanna e i capelli vengono spettinati dal vento. Avevo trovato questa capanna ed una volta entrato una donna mi ha assalito con un coltello...Alza gli occhi al cielo. Da quel che sò in questo cielo si trovano pochissimi umani.
Bolly: È normale, più si và in alto meno persone riescono a sopravvivere!
Aele: Ridacchia. Ma noi siamo dei grandi! Arriveremo fino al quarto cielo, e poi racconteremo tutto ciò che abbiamo visto!
Izdaja: Ride e si abbassa, guardando Aele negli occhi. È proprio un bel sogno ragazzino, sono sicuro che con tuo padre riuscirai a portarlo a termine.
Kai: ANCORA?! IO NON SONO SUO PADRE!
Izdaja: Si alza di scatto e gli da un buffetto sul naso, ridendo. Sto scherzando!
Bolly: E quella donna... Dov'è ora?
Izdaja: A saperlo. Sospira e mette una mano nella tasca dei pantaloncini. MERDA! MI HA RUBATO ANCHE I SOLDI!
Kai: Gli passa venti monete d'oro. Tieni, se dovrai dormire.
Izdaja: Fa un sospiro di sollievo e lancia delle monete in aria, per poi riprenderli al volo e ritirarle nella tasca. Grazie, anche se non penso che qui ci saranno tanti dormitori.
Aele: Noi ne abbiamo già provati due!
Kai: Ride istericamente. Nel primo ci siamo quasi rimasti secchi, ma dettagli...
Izdaja: In che senso?!
Kai: Era una trappola.
Izdaja: Guarda verso l'alto. L'importante è che ne siate usciti vivi, Li riguarda e sorride. Ehy, sta scendendo una cascata...Andiamo?
Aele: Salta sulla spalla di Kai e delle monete d'oro gli cadono dallo zaino. SI!
Erano saltati tutti e quattro nella cascata ed avevano iniziato a percorrerla.
L'acqua che respiravano ed entrava nel loro corpo era limpida e gli rinfrescava i polmoni, invece i pesci che passavano in mezzo gli pulivano i capelli e si mettevano dentro i vestiti, che ovviamente rimanevano staccati dal corpo per via dell'acqua che finiva all'interno.
Essa entrava piano piano nella pelle e veniva poi rilasciata, ovviamente per Bolly la cosa era differente. Lei diventava più grossa fino a scoppiare, ricomparendo poi sottoforma di bolla e così via.
Erano stati rilasciati, Aele e Kai avevano sbattuto la testa uno contro l'altro e Izdaja si era stiracchiato a mezz'aria, atterrando poi con delicatezza sul terreno.
Bolly come solito era esplosa ed i due sbadati erano finiti di faccia contro la terra, lasciando il segno.
Izdaja: Ride e li tira fuori dal terreno. Fate sempre così voi tre?
Kai: Si! Sputa la terra e Aele fa lo stesso.
Aele: È divertente! Mette i piedi per terra e i suoi occhi diventano a forma di stella.
Dei pesci saltavano da un laghetto all'altro lasciandosi dietro una specie di arcobaleno e facendo rimanere le gocce d'acqua ferme a mezz'aria.
Il terreno era morbido e in alcune parti anche muschioso, pieno di insetti strani con il corpo trasparente e dei fili d'acqua che gli facevano da cuore.
Più avanti delle piccole caverne facevano riposare delle creature simili a dei lupi e in mezzo all'isola una cascata non scendeva, ma partiva.
Kai: E-E quella?!
Izdaja: Non ne ho idea...
Aele: Oh, Oh! Saltella per farsi notare e indica la cascata. Una volta a scuola ci hanno parlato di questo!
Bolly: Ricompare. È una cosa comune nel quarto cielo.
Aele: Praticamente, qui, l'acqua è come se ignorasse ogni legge della fisica e uscisse dalle isole, prendendo la direzione che più le piace!
Kai: COOSA?!
Izdaja: Supera Aele e gli mette la mano sui capelli. Sai molte cose che nemmeno io so a 25 anni! Sbuffa. Comunque, hai la tasca dello zaino aperta.
Aele: ...Eh? Si gira e nota che è vero. MA COME?!
Izdaja e gli altri avevano superato i due laghetti, Aele li aveva raggiunti dopo aver chiuso la tasca dello zaino.
Kai per paura dei lupi aveva costretto Aele a percorrere la cascata ed andare in un'isola più sicura, e così avevano fatto.
L'acqua questa volta sembrava come se li stesse facendo volare verso l'alto e la forza era molto più forte.
Infatti, in solo qualche secondo erano finiti su un'isola gigantesca, che sembrava essere abitata da delle strane creature ricoperte da foglie azzurre.
Una fantastica isola, che purtroppo rischiava di essere distrutta.

Aele e Bolly erano andati avanti, continuando a parlare e rimanendo affascinati di ogni pianta, animale e creatura che avevano visto.
Izdaja e Kai invece, erano rimasti a parlare un attimo davanti alla cascata, scambiandosi delle informazioni sull'uno e sull'altro.

Izdaja aveva iniziato a legarsi i capelli, chiudendo gli occhi e sorridendo.

Izdaja: Grazie ancora comunque...
Kai: Si passa la mano sui capelli e sorride. Ma no... È normale aiutare gli altri!
Izdaja: Nono, non parlavo di quello! Finisce di legarsi il codino e gli mette la mano sulla spalla. Vi stavo ringraziando...

Per essere stati così stupidi.

I suoi occhi si erano aperti, sembravano meno felici di quelli a cui si era abituato, ed il colore rosso fuoco aveva iniziato a mischiarsi con l'arancione.

Kai: Eh? Lo guarda confuso e del sangue inizia ad uscire dalla sua bocca.

Il suo petto bruciava.

Aveva abbassato lo sguardo.

Ed aveva notato, che il braccio di Izdaja era dentro al suo corpo.

Quel braccio, era ricoperto dal fuoco.

Gli mancava il respiro.

E quando il braccio era stato rimosso dal suo petto, togliendogli il sangue e parte dei suoi organi.

Il suo primo pensiero, era stato quello di avvisare Aele.

Ed è proprio lui, l'ultima cosa che ha visto...

Prima di chiudere gli occhi sul terreno.

I regni del cielo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora