Un uomo si stava allenando nel cortile del palazzo reale.
L'enorme palazzo della famiglia Volana, formatrice del Clan del vento e conquistatrice delle isole volanti più vicine al cielo blu.
Nemmeno un po' di pioggia riusciva ad arrivare sull'isola, grazie all'enorme potere di tutti i soldati in grado di controllare il vento.
L'uomo continuava a picchiare un manichino senza sosta, il suo corpo era scoperto nella parte superiore e coperto a mala pena da dei pantaloncini scuri in quella inferiore.
Il calore della giornata ed il movimento lo facevano sudare come non mai, i suoi capelli corti, di colore scuro, erano l'unica parte asciutta.
Le nocche ormai erano rovinate, ma non poteva fermarsi, non durante quella giornata, era stato chiamato dal capo del clan, il Re.
Probabilmente si trattava di un'altra battaglia, o di un altro esploratore ucciso per aver messo piede su una delle loro isole.
Pensando alle persone nate sulla terra, che potevano mettere piede nel loro villaggio, aveva scagliato un pugno più forte contro il manichino, mandandolo contro il terreno e non rifacendolo più salire.
Aveva preso un asciugamano da una panchina e se lo era passato sulla faccia, poi sul petto e sulla schiena, successivamente si era infilato una maglietta di colore bianco.
Era uscito poi dalla zona di allenamento salutando gli altri combattenti ed era entrato nel palazzo, arrivando fino all'ultimo piano ed inchinarsi davanti a Ventus, il Re.
?: Buongiorno, mio sire.
Ventus: Buongiorno a lei combattente, ho una richiesta da farti.
?: Si siede e lo guarda, aspettando che continui.
Ventus: Ci sono due notizie che devi comunicare ai nostri combattenti:
Degli esploratori stanno arrivando qui, sono stati avvistati dalle sentinelle, la seconda... Distende una mappa sul tavolo davanti a lui. Pare che il Clan dei fulmini voglia attaccarci per conquistare le nostre isole.
?: Non si preoccupi sire, non avranno chance contro di noi.
Ventus: Si alza in piedi e si passa la mano fra la barba. Tu non sai di cosa siano capaci... C'è un motivo se noi ci troviamo ancora nel primo dei quattro cieli.
?: Non può esserci un distacco così grande fra di noi! Sono solo qualche chilometro più in sù!
Ventus: Dimentichi una cosa importante, più si va in sù nel cielo più esso diventa pericoloso...Hai mai sentito parlare del Clan dell'acqua? E Del fuoco?
?: No sire.
Ventus: Esatto, noi ed il Clan del fulmine siamo stati gli unici umani celesti capaci di creare un Clan tutto nostro ed avere la forza di conquistare delle isole...Fa una faccia disgustata. Tutti gli altri si sono uniti con il grandissimo portatore della legge. Sospira. Sarà un suicidio, ma attaccheremo prima noi.
?: Apre la bocca e poi la richiude, non ritenendo opportuno parlare. Va bene sire, dopo aver scacciato gli esploratori darò l'ordine di prepararsi. Si alza e si inchina, per poi avviarsi verso l'uscita della stanza.
Ventus: Komo.
Komo: Si, sire?
Ventus: Non uccidere gli esploratori.
Komo aveva chiuso il pugno ed era uscito dalla stanza senza dire nulla.
Una volta fuori dall'edificio si era ritrovato nella piazza centrale, le mura attorno al palazzo chiudevano perfettamente l'isola, lasciando solo uno spazio aperto per la cascata.
Il terreno era in cemento, le case erano piccole e situate una accanto all'altra, ognuna davanti aveva una bancarella con in vendita qualcosa.
Una decina di guardie si erano posizionate di fianco al cancello, Komo invece si era messo davanti alla cascata.
Tutte le persone erano rinchiuse in casa, per la paura dei combattenti e degli esploratori.
Essi...
Erano arrivati.
La cascata non li aveva rilasciati tanto in alto, ma giusto il poco per arrivare davanti al cancello.
Gli esploratori erano due...
Ed erano rimasti impressionati dalla velocità con cui si erano trovati in una situazione di pericolo.
Tutte le guardie avevano puntato il braccio verso di loro, mentre il signore muscoloso li guardava disgustato.
Komo: Andatevene esploratori.
Kai: Si inclina con il corpo verso il basso e sussurra ad Aele. Non siamo i benvenuti qui...
Aele: Come no? Ma io volevo visitare quest'isola...
Komo: Questa non è un isola normale, è di nostra proprietà.
Kai: eh? Guarda Aele e poi sorride.
Aele: Le isole non sono di nessuno! Gli esploratori sono liberi di visitarle e vedere con i loro occhi la bellezza del cielo!
Komo: si mette a ridere. Mi sta simpatico il ragazzino...Cammina verso di loro e li guarda dall' alto verso il basso. Crede che il cielo sia perfetto come lo raccontano nei libri... Lo guarda disgustato. Il cielo non è perfetto bimbetto, e non credere di poter andare tanto in sù essendo un essere terreno! Inizia a ridere.
Kai lo aveva guardato, poi aveva osservato con la coda dell'occhio Aele...
Lui...
Stava piangendo.
L'uomo continuava a ridere, e vedendo le lacrime di Aele bagnare il pavimento...
Aveva tirato un cazzotto in faccia all'uomo.
Egli si era raddrizzato con la schiena e le guardie avevano chiuso la mano a pugno.
Kai: Il bambino ha un sogno, qualche problema a riguardo?
Komo: ...Si tira su le maniche e scrocchia il collo. È solo un idiota, i sogni sono una cosa, ma solo i più grandi esploratori sono riusciti a passare oltre le nostre isole.
Kai: mette la mano sui capelli di Aele e lui lo guarda, tirandosi il naso. Non hai sentito cosa ha detto? Le isole...Non sono di nessuno.
Komo: Sospira. Uccideteli. Si gira.
Le braccia delle guardie erano state avvolte dal vento, che piano piano saliva verso il loro pugno.
Una volta arrivato alla mano...
Era stato rilasciato verso di loro.
Oi.
Il vento aveva cambiato direzione e qualcuno era passato ad altissima velocità di fianco a loro, fermandosi poco dietro le guardie.
Loro erano svenute, lasciando solo Komo girato di spalle nella piazza.
Nessuno fa del male...
Al mio rivale.
Si gira verso di loro, era Voromi.
Le gambe di Kai avevano smesso di funzionare e lo avevano fatto cadere di faccia contro il terreno, provocando un lago di lacrime sulla pietra.
Aele invece si era asciugato la faccia e poi buttato su Kai, controllando che non fosse morto dalla paura.
Komo: E tu sei con loro?
Voromi: No.
Komo: Si gira verso di lui, sgarbato. E allora perché li hai protetti?!
Voromi: Si mette una sigaretta in bocca. Hai un accendino?
Komo aveva stretto i denti e tirato un pugno dall' alto con tutta la sua forza contro Voromi, crepando il terreno.
Voromi: Scortese. La sigaretta si accende da sola.
Komo si era girato velocemente verso di lui, ma ormai era troppo tardi, Voromi gli aveva tirato un colpo al collo e lo aveva fatto svenire.
Tutti i civili erano usciti dalle case con le mani in alto, terrorizzati ma speranzosi.
Speranzosi...
Di essere finalmente liberati.
Voromi: Siete una vergona per gli umani celesti...Alza le mani al cielo e si gira verso i civili. Ehy gente, qualcuno di voi ha un accendino???
Kai si era alzato ridendo ed Aele si era messo a sorridere.
Aele: Grazie Kai...Per avermi protetto...
Kai: Ho solo scontato il mio debito, tu hai protetto me ed ora io proteggo te, Sospira. Ricordami di cambiarmi prima di andarcene da qui.
Aele: Perché?
Kai: ...Lascia stare.
Aele: Questo posto non mi piace...
Kai: Nemmeno a me, ehy Vocomi! No aspetta, Viromi...No era...
Voromi: Si mette le mani in tasca. Quelli non parlano, e comunque è Voromi.
Kai: Si, ecco! Grazie per averci aiutato.
Voromi: Aiutati in cosa?
Aele e Kai spalancano la bocca.
Aele: Ci hai salvati!
Voromi: Oh, davvero?
Kai: Si alza le maniche. Cambiando discorso...Sai qualcosa su questo posto?
Voromi: Quest'isola? È stata conquistata da degli umani celesti in grado di controllare il vento.
Aele e kai si erano messi ad ascoltarlo attentamente.
Ma aveva già smesso di parlare.
Aele e Kai: E POI?!
Voromi: Mh? Io so solo questo.
Aele: Ma quindi questi civili sono in grado di controllare il vento?!
Qualcuno esce dal palazzo.
Era un uomo basso, con una folta barba bianca, come i suoi capelli.
In testa aveva una corona, al collo una collana argentata e nella mano uno scettro di colore chiaro.
Era vestito con un lungo abito bianco e delle scarpe grige.
Ventus: No, non possono farlo... Perché non sono nati qui.
I civili erano rientrati in casa di corsa, allarmando i tre ragazzi.
Ventus: Abbiamo conquistato le loro isole, imprigionati e resi miei sudditi...Tutto per impedire che altri esploratori andassero a morire inutilmente nei cieli superiori.
Aele: Un esploratore... È pronto a morire per il suo sogno.
Voromi: Butta la sigaretta sul terreno e la calpesta. Liberate queste persone.
Ventus: le libererò, gli donerò quest'isola così che non debbano riniziare tutto da capo. Alza le braccia. Uscite, uscite dalle vostre case!
I civili erano usciti lentamente dalle loro abitazioni e si erano avvicinati al centro della piazza.
Ventus: Da oggi sarete liberi, non sarete più sotto il mio comando...E quest'isola sarà vostra. Sorride.
I civili si erano messi a festeggiare, mentre i combattenti erano usciti dalla zona di allenamento, chiedendo al Re cosa fare.
Ventus: Andiamo nel cielo blu, chiariremo la situazione con il Clan del fulmine. Si inchina ai tre ragazzi e ai civili, tirando fuori qualcosa di colore scuro dalla tasca e distruggendolo. Passate una buona vita, il Clan del vento... È sciolto. Tutte le guardie, i combattenti, e lui scompaiono.
Tutti i civili si erano avvicinati a loro e li avevano ringraziati un' infinità di volte, anche se i due ragazzi non ne capivano il motivo.
Finito il caos, durato circa una mezz'ora, Aele era andato a parlare con Voromi.
Aele: Signore!
Voromi: ...
Aele: Signore!
Voromi: Mh? Parli con me?
Aele: Si!
Voromi: dimmi.
Aele: Come mai quei cattivi hanno cambiato idea così in fretta?
Voromi: Semplice, come ha detto il vecchio, questa era una zona per non mandare gli esploratori a morire nei cieli superiori, ma probabilmente...
Kai: Dopo aver visto la tua sicurezza anche di fronte ad un uomo come quel bestione...Gli hai fatto cambiare idea.
Aele: QUINDI HO SALVATO DELLE PERSONE?!
Kai: No ma si...
Voromi: Sospira. È successo tutto molto in fretta, ma immagino sia il vostro talento.
Kai: CHE INTENDI?!
Aele: GIÀ!
Voromi: In un modo o in un altro risolvete sempre un problema.
Kai: E TU COME FAI A SAPERLO?!
Voromi: Alla prossima. Scompare.
I due erano rimasti basiti, Aele non era ancora riuscito a concepire il tutto, e Kai aveva iniziato a sudare.
Perché forse, il suo rivale sapeva molto di più di ciò che sapevano loro su di lui.
Incontri fra Kai e Voromi: 2
Kai: 0
Voromi: 1
![](https://img.wattpad.com/cover/352822940-288-k798642.jpg)
STAI LEGGENDO
I regni del cielo.
AdventureAele, un giovane ragazzino, ha un sogno: Esplorare tutti i 4 cieli del mondo e vedere con i suoi occhi tutte le loro meraviglie. Accompagnato da uno strambo ragazzo capace di controllare l'acqua ed una creatura formata da essa inizierà la sua avve...