I due ragazzi dopo qualche minuto si staccano dall'abbraccio e si fissano. Stre pensa a come è bello il suo migliore amico e a quanto è impossibile ora anche solo pensare di poter iniziare qualcosa con lui. Cico pensa a quanto è bello quel piccoletto che ha davanti a lui e  a quello che potrebbe passargli per la testa a Stre in quei giorni.

<<Stre?>>
Rompe il ghiaccio Cico.
<<Dimmi.>>
<<Ti ricordi che prima di andare alla festa ti avevo detto che dopo avremmo dovuto parlare?>>
<<no... comunque dimmi.>>
Cico si gratta la testa in imbarazzo, non sa bene come chiederglielo e non sa la reazione che potrebbe avere.
<<Ho notato che in questi giorni... beh ecco non sei più te stesso. Non guardarmi così perché sappiamo bene entrambi che qualcosa ti tormenta. È uno... dei tuoi periodi no?>>
Il biondino a questa domanda diventa un po' pallido.
<<Uno dei miei periodi no?>>
Stre non sa bene come prenderla, lo sta giudicando come i suoi compagni di classe?
<<Non in quel senso, cioè si, ma non è per offenderti! Voglio che questo sia chiaro. Sto solo cercando di capire la situazione.>>
Dice il moro.
<<Io sto bene, non vedo cosa c'è di strano in me.>>
Mente il biondino. Cico tira un sospiro e si avvicina il più possibile a lui.
<<Stre... fumi, balzi scuola, ti sei distaccato dai nostri amici e da me.>>
<<Ne parliamo un'altra volta? Devo andare a casa che mia madre mi sta aspettando. Ciao.>>
Trova la prima scusa che gli è passata per la testa e se ne va a passo veloce. Cico non gli ha detto nulla e lo ha guardato andare via dispiaciuto.

<<Stre sei te?>>
Chiede la madre appena sente la porta aprirsi.
<<Si.>>
Il ragazzo fa per andare in camera sua ma la madre lo blocca.
<<Aspetta. Vieni qui sul divano che dobbiamo parlare.>>
Stre, evidentemente confuso, fa come gli è stato detto e sta in silenzio.
<<Allora, l'interrogazione di ieri è andata male... di nuovo.>>
<<Lo so.>>
<<Di questo passo verrai bocciato, ho guardato sul registro e hai più insufficienze che sufficienze. Cosa devo fare io?>>
Stre inizia ad arrabbiarsi ma non lo da a vedere.
<<Ma non è colpa mia, io ci provo ma mi blocco, sono io che devo chiedermi cosa fare.>>
La madre di stre si toglie gli occhiali e si strofina gli occhi con la mano libera.
<<Strecatto... te non devi bloccarti, studia di più così sarai più sicuro! Non ti stai impegnando molto.>>
<<Dio mio mamma non è quello il problema! non capisci madonna.>>
<<Non iniziare ad urlare.>>
<<Ma sei te che stai urlando a vanvera.>>
<<Mi sto incazzando Stre, oggi non esci e studi tutto il pomeriggio. Non voglio vederti uscire dalla camera, devi stare seduto sulla scrivania a studiare fino a quando te lo dico io.>>
Strecatto si alza in piedi di scatto e urla:
<<Ma è sabato! Manco nel weekend posso stare tranquillo!>>
<<Vai a studiare!>>
<<E tu vai a fare in culo.>>
E corre in camera. Forse ha esagerato con l'ultima frase ma si è incazzato e non se n'è reso conto al momento. Probabilmente non uscirà più di casa.

WGF🍆🌚

Anna: Raga, sta sera venite a mangiare una pizza da me e Lyon?

Alex: Per me va bene, però chiedo prima perché forse dovevo fare una cosa

Mario: Io ci sono tanto non ho un cazzo da fare

Lyon: Nessuno ti vuole, sei un cinghiale

Mario: Ooooooh

Alex: raga va bene ci sono :)

Lyon: mannaggia pure tu ci sei :(

Alex: 🖕🏻

Cico: Seeee io vengo

Io non posso

Anna: Nooo stree

Cico: Come mai?

Non posso, mi dispiace

Giorgio: Io ci sono, mi dispiace che tu non possa esserci stre ;(

Fa nulla tranquillo
Ora vado ciao a tutti

Posa il telefono sul letto e apre il libro mettendoselo sulle gambe e fa finta di studiare, guarda per lo più il soffitto e qualche volta controlla l'orario. Continua così per circa una ventina di minuti fino a quando non sente un rumore che lo fa letteralmente saltare in aria, come se a qualcuno fosse caduta una cosa pesante su una lastra di vetro. Controlla se è caduto qualcosa per terra ma risente il rumore e capisce che viene da fuori casa. Apre e si affaccia alla finestra e nota subito il suo migliore amico giù con dei sassi in mano.

<<Cosa ci fai qui!?>>
Urla il più piano possibile Strecatto.
<<Volevo vederti, mi fai salire?>>
Chiede Cico guardandolo da giù.
Stre riflette su come fare perché di certo non poteva farlo arrampicare essendo al secondo piano. L'unica idea è farlo entrare dalla porta ma non è possibile.
<<Cico, vai a casa. Non posso aprirti perché sono in punizione.>>
<<Ti prego Stre, voglio solo stare con te, ti aiuto a fare quello che devi e mi nascondo se sento arrivare tua madre.>>
Urla piano per farsi sentire il più grande e facendo "ti prego" con le mani.
<< Dio...va bene, provo ad aprirti la porta di nascosto.>>
Sbuffa contrariato Stre ma Cico lo blocca dicendogli che può anche salire arrampicandosi e il più piccolo gli risponde subito:
<<No non fare cazzate non voglio che tu ti faccia male>>
Ma Cico, essendo testardo, ha iniziato ad arrampicarsi e arriva sotto il davanzale della finestra e per sbaglio ci sbatte la tempia quando prova a salire.
<<Mannaggia a te Cico! te lo avevo detto che ti saresti fatto male.>
Stre aiuta Cico a scavalcare la finestra e appena poggia i piedi sul pavimento gli mette le mani sulle guance per tirarlo giù alla sua altezza e controllare se si fosse fatto male.
<<Hai un taglio al sopracciglio, ti fa male?>>
Sussurra guardandogli il taglio, nella stessa posizione di prima. Cico non riesce a fare altro che guardare le labbra carnose del biondino per quanto sono vicini.
<<Stre sto bene, sono un coglione ora, una volta ero più bravo ad arrampicarmi sugli edifici.>>
Dice Cico ridendo e mettendo le sue mani sui fianchi di Stre per tranquillizzarlo. A quel contatto Stre arrossisce e Cico notandolo sorride.
<<Ti sei imbarazzato?>>
Chiede a voce bassa accarezzandogli i fianchi.
Stre rimane in silenzio e tutto rosso cerca il modo di mettere fine a questa situazione, trascinando piano piano il più grande in bagno.
Ma non funziona perché sono andati completamente attaccati e ora i loro visi sono a neanche cinque centimetri di distanza.
Stre prende un cerottino e lo mette delicatamente sul sopracciglio di Cico e quest'ultimo, in tutto questo tempo, non ha mai staccato la presa sui fianchi di Stre.
Tra di loro c'era una sorta di silenzio imbarazzante ma piacevole allo stesso tempo perché lo passavano a mangiarsi con lo sguardo a vicenda, non si sono mai staccati gli occhi di dosso da quando Cico è arrivato.

Stre si rende conto di non andare mai in ansia quando ha Cico al suo fianco, e le emozioni che prova con lui lo fanno sentire in paradiso.

Right people at the wrong time   -𝐒𝐭𝐫𝐞𝐜𝐢𝐜𝐨 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora