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<<Stre ci sei? Stiamo bussando da tre ore!>>
Urla Lyon per farsi sentire. Strecatto è ancora per terra che sta andando in iper ventilazione a causa dell'ansia.
<<Ragazzi s-sto proprio male, andate a casa n-non me la sento di fare il lavoro..>>
Balbetta Stre cercando di essere convincente, ovviamente fallisce perché nessuno ci crede. Tutti sanno che Strecatto è impedito nel dire le bugie.
<<Facci entrare che ti aiutiamo, cazzo me ne frega del lavoro se stai male.>>
Dice Cico bussando.
<<Apri Stre!>>
Continua Alex preoccupato.
<<Ragazzi via ci penso io.>>
Dice Anna e sfila una forcina dai suoi capelli, la infila nella serratura della porta e dopo un po' di movimenti riesce ad aprirla.
<<Stre dove se->>
Chiede Anna entrando, ma quando poi lo vede seduto per terra conciato in quel modo si blocca. I ragazzi entrano tutti e lo vedono, Cico corre subito al suo fianco.
<<Che cazzo è successo?>>
Sussurra lui imbestialito.
<<N-nulla...>>
Dice Stre guardando il pavimento, trovandolo particolarmente interessante in quel momento.
<<Nulla Stre, veramente!? Chi ti ha menato.>>
Dice Lyon.
<<Minchia se lo ammazziamo chi è stato...>
Continua Alex scrocchiandosi le dita.
Strecatto non risponde per paura di quello che potrebbero fare a Samuele, è una persona di merda certo ma sapendo quanto i suoi amici e il suo ragazzo sono protettivi è veramente terrorizzato all'idea.
<<Piccolo, dillo..>>
Sussurra Cico, sapendo che Stre non resiste a quel soprannome, mentre lo tiene per i fianchi.
<<Non gli farete nulla se ve lo dico?>>
<<No.>>
Risponde Lyon, ovviamente mentendo.
<<È stato Samuele...>>
A quella risposta Cico diventa rosso dalla rabbia, anche Lyon e Alex si incazzano parecchio.
<<Noi andiamo a parlare a Samuele, tu Cico ci raggiungi dopo?>>
Chiede Anna, anche se sa già che l'unica cosa che non faranno sarà parlare ma voleranno solo cazzotti.
<<Ragazzi vi prego non fategli male..>>
Sussurra Stre con le lacrime agli occhi. Nessuno dice nulla tranne Cico che risponde ad Anna e gli dice che li avrebbe raggiunti dopo.

I loro amici escono di casa sbattendo la porta e Cico si concentra solo e solamente sul biondino. Lo prende per i fianchi ma Stre sussulta.
<<Ti fa male anche qui?>>
Chiede Cico mentre gli accarezza i fianchi.
<<Si, non riesco ad alzarmi.>>
Cico a quel punto lo prende a mo di sposa e lo poggia delicatamente sul divano. Prende varie buste surgelate nel frigo e corre da Stre.
<<Ti tolgo la maglia.>>
Gli solleva la maglia e gliela fa passare piano sul collo fino a toglierla. Rimane a bocca aperta quando vede il corpo di Stre.
<<Quel figlio di puttana ti ha preso a calci.>>
Sussurra sempre più scazzato. Stre inizia a piangere e Cico senza dire nulla, per lasciarlo sfogare, lo alza e si sdraia lui sul divano per poi farlo mettere sopra di lui, gli accarezza i capelli, gli da dei baci sulla testa e lo coccola fino a che non si calma.
<<Perché lo ha fatto?>>
Chiede Cico continuando a dare qualche bacino sulla testa al biondino.
<<Ha detto che già mi odiava e che poi dovevo pagarla dopo la figura di merda che ha fatto in classe a causa mia, in più ha detto che sono frocio e gli faccio schifo.>>
Dice Stre senza espressione.
<<Siediri un attimo, ce la fai?>>
<Si.>>
Sussurra per poi alzarsi lentamente, reggendo con la mano destra il fianco per il dolore. Cico si siede affianco a lui incrociando le gambe sul divano, proprio faccia a faccia.
Gli poggia le mani sul viso e gli dice:
<<Sai che quello che ti ha detto non è vero, giusto?>>
<<Certo, è lui che fa schifo ed è uno stronzo.>>
Dice Strecatto facendo un sorrisetto giusto per risollevare l'umore di entrambi, Cico infatti sorride a sua volta. Il moro si avvicina al biondino piano e gli da un bacio sulla fronte, sa quanto Strecatto ama i baci sulla fronte, glielo dice da quando erano più piccoli, diceva sempre che sono i baci che esprimono amore puro ed è questo che Cico prova nei suoi confronti, amore. Strecatto sorride a quel gesto e arrossisce leggermente.
<<Stre, so quanto ci tieni ad andare dalla psicologa domani, ma non posso lasciarti andare tutto rotto. Rimandiamo per un'altro giorno, va bene? Ti accompagnerò comunque. E domani niente scuola, vieni a dormire da me così non facciamo preoccupare tua madre quando torna, diciamo che hai la febbre domani così non andiamo.>>
Strecatto ci rimane di merda che Cico vuole spostare l'appuntamento, ma sa bene che non riuscirebbe ad andare mal ridotto com'è, non riuscirebbe nemmeno a concentrarsi su quello che gli verrebbe detto. Sa anche che lo sta facendo solo e soltanto per lui e per questo è infinitamente grato.
<<Va bene per la psicologa, facciamo settimana prossima, va bene anche per sta sera.>>
Cico sorride e si alza dal divano.
<<Perfetto, vado un attimo in bagno e poi andiamo.>>
<<Cico io nel mentre vado a preparare la borsa.>>
Dico cercando di alzarmi ma lui mi blocca immediatamente.
<<Ma che borsa, metti il mio pigiama e i miei vestiti.>>
Dice lui sorridendo e andando verso il bagno.
<<Tanto te stai bene con tutto!>>
Urla da lontano e poi si sente una porta chiudersi. Strecatto a quella frase arrossisce e pensa a quanto sia fortunato ad avere una persona così al suo fianco.

Right people at the wrong time   -𝐒𝐭𝐫𝐞𝐜𝐢𝐜𝐨 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora