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<<Che significa che Strecatto è nei guai?>>
Chiede Cico avvicinandosi ad Anna. La ragazza sospira e mette le mani tra i capelli come una disperata.
<<Strecatto mi aveva chiesto di non dirlo, ma è arrivato il momento di farlo.>>
Inizia a spiegare Anna. Tira fuori il telefono dalla tasca e fa vedere agli altri le chat tra Samuele e Strecatto a cui ha fatto le foto. Inutile dire che quando i ragazzi leggono le chat rimangono stupiti. Sul serio quel ragazzo si è spinto fuori dai limiti in questo modo?
<<Ha baciato Strecatto contro la sua volontà e lo ha minacciato di... non riesco neanche a dirlo.>>
Sussurra Alex schifato e arrabbiato, ovviamente tutti condividono il suo disprezzo e odio verso Samuele. L'unico che non parla è Cico. Anna continua a spiegare altri dettagli di tutto quello che è successo ma il moro ancora non spicca parola.
Ad un certo punto però si alza in piedi e corre come non ha mai fatto verso l'entrata della scuola. I ragazzi sanno che cosa può fare il moro quando è in queste condizioni, soprattutto se è qualcosa che c'entra, anche lontanamente, con il biondino. Tutti lo seguono, cercando di stare al suo passo, e arrivano ai bagni dove Cico spalanca la porta e trova Samuele che praticamente schiaccia Stre tra lui e il muro. Cico infuriato, con uno sguardo demoniaco e assassino (come lo descrive Strecatto appena lo vede) si butta addosso a Samuele e entrambi cadono per terra. Il moro inizia a dare pugni ripetutamente sul viso del bruno che si trova a terra ormai quasi incosciente. Gli altri ragazzi non provano neanche a fermarlo, tranne Lyon che quando vede che tra poco lo manda in come blocca Cico da dietro, con difficoltà perché continuava a muoversi verso Samuele. Alex corre subito ad abbracciare il biondino che si trova per terra piangente. Non sa neanche lui se piange per lo schifo che si sente ora dato che presume che Anna ha raccontato tutto ai suoi amici e ora si sente sporco, o se piange per la gioia che tutto è finito. Almeno questo è quello che lui spera.
Suona la campanella dell'inizio delle lezioni e Cico, ancora visibilmente incazzato, sussurra all'orecchio a Samuele che se prova dire qualcosa alla preside lo ammazza. E tutti i ragazzi corrono fuori dalla scuola, mimetizzandosi tra gli studenti che stanno entrando, e vanno verso il parchetto. Con il fiatone arrivano e Cico abbraccia subito Strecatto, stringendo
forte le braccia intorno alla sua vita. I wgf decidono di lasciare un po' di privacy ai due ragazzi così si allontanano di qualche metro.
Strecatto coppia a piangere con il viso nell'incavo del collo di Cico.
<<Mi dispiace...>>
Dice Strecatto singhiozzando. Cico lo stringe ancora più forte, non vuole lasciarlo andare. Vuole fargli capire che non è arrabbiato con lui, non lo è mai stato. Semplicemente in questo giorno è stato preoccupato perché non gli diceva quello che stava succedendo.
<<Non dispiacerti. A me dispiace di non aver capito cosa ti stessa facendo quello stronzo.>>
<<Non volevo dirtelo. Non volevo sembrare debole e non volevo neanche disturbarvi.>>
Cico si stacca dall'abbraccio e prende il viso di Stre tra le mani, alzandolo verso il suo viso e gli asciuga le lacrime che continuano a scendere.
<<Non sei debole piccolo, non lo sei affatto. Ti ha b-baciato, ti ha fatto altro? ti ha ferito o peggio?>>
Chiede il moro preoccupato ispezionandolo dall'alto al basso.
<<No.>>
Sussurra il biondino.
<<Andiamo a casa così mi racconti tutto meglio okay? Senza nascondermi nulla.>>
Dice Cico accarezzandoli le guance mentre lo guarda negli occhi. Gli occhi castani di cui si è follemente innamorato. Strecatto annuisce e si mette in punta di piedi per baciarlo. Finalmente si sente al sicuro tra le braccia di Cico, dopo giorni e giorni di ansia, paura e insicurezze.

Right people at the wrong time   -𝐒𝐭𝐫𝐞𝐜𝐢𝐜𝐨 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora