2. Your beauty never ever scared me

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A un cuore in pezzinessuno si avvicinisenza l'alto privilegiodi aver sofferto altrettanto

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A un cuore in pezzi
nessuno si avvicini
senza l'alto privilegio
di aver sofferto altrettanto.



🌓🌕🌗




Dopo quel doppio confronto, ero scossa e frenetica al tempo stesso

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Dopo quel doppio confronto, ero scossa e frenetica al tempo stesso.
Quando me ne tornai in camera mi pettinai i capelli chiedendomi se non avessi dovuto alleggerirli in un taglio più professionale che fosse scalato, giusto per cacciare via dalla mia mente il ricordo di Draven avvinghiato al corpo della nostra avvenente cameriera.

Per me era un giorno importante, non potevo lasciarmi distrarre dall'egocentrismo assoluto del maggiore di noi.
Infilai la testa nell'armadio: l'unica camicia bianca che avevo mi stringeva sul seno, perché risaliva a diversi anni prima.

La indossai cercando di non far notare che mi stesse piccola, e sotto indossai un paio di jeans neri.
Scesi le scale infilandomi gli stivali da pioggia e notai i miei fratelli che si allacciavano i soprabiti nello spogliatoio accanto l'ingresso.

«Si è messo a piovere, non vorrete mica lasciami a piedi?»

Draven mi dedicò l'ennesimo sguardo granitico.
«E tu non vorrai mica salire sulla mia macchina con quella camicetta, vero?»

Guardai i miei seni leggermente schiacciati, ma a costo di farmi saltare i bottoni io avrei indossato quella camicia.
Era una questione di principio, mi aveva portato fortuna a sedici anni durante il mio GCSE.
Avevo un certo bisogno di fare shopping, ma non ero affatto indecente come alcune ragazze che piacevano a lui.

«Spero che ti si buchi la ruota.»
«Avrei Blucifer.»
Roteai gli occhi al soffitto.
«In questa città ci manca solo uno scemo che va all'università a cavallo.»

Voltai i tacchi sbuffando rumorosamente, corsi al piano di sopra giusto in tempo per sentire Gremory che rimbrottava suo fratello.

«Drave, cristo, lasciala in pace!»

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