𝑺𝒐𝒎𝒆𝒕𝒊𝒎𝒆𝒔 𝒅𝒂𝒓𝒌𝒏𝒆𝒔𝒔 𝒄𝒐𝒎𝒆𝒔 𝒊𝒏 𝒑𝒂𝒊𝒓𝒔
"La verità ha molte facce.
È come l'antica strada che
portava ad Avalon:
dipende dalla tua
volontà, dai tuoi pensieri.
Da dove la strada ti
condurrà."
Due gemelli identici e opposti e l...
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"Lui aveva il dono straordinario della speranza, una solitudine romantica come mai ho trovato in altri e molto probabilmente mai più troverò."
🌓🌕🌗
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Avevo sempre saputo che tutti pensavano che avessi un difetto in testa. Che fossi strana come il glicine in inverno, che resiste alla neve, che non secca i suoi rami e fiorisce contro stagione. Me lo avevano ripetuto con gli occhi e gli sguardi fin dal primo istante in cui ero arrivata a Glastonbury. Semplicemente col tempo avevo imparato a fregarmene.
La testa mi girava sulle scale demolendo il mio equilibrio e le gambe si affaticavano come se i gradini si rincorressero tra loro, perché ultimamente la mia vita aveva preso una piega ancora più illogica e la labirintite era solo uno dei tanti sintomi fisici di quella deriva. Il bacio con Gremory, il trauma di Mallory, e l'omicidio che come un buco nero avrebbe risucchiato tutti noi, in un modo o nell'altro.
Draven e il modo in cui aveva aderito al mio corpo, e i battiti accelerati e quella sensazione di terrore che mi creava spasimi quasi dolorosi e che avrebbe dovuto mettermi in guardia.
Pensavo di aver dormito per un secolo intero, e invece erano passati solo due giorni e Wysteria Wood era ancora immutabile come duecento anni prima, anche se il clima diventava ogni giorno più umido e rigido e forse in realtà mentre io ero nell'impero mentale in cui andavo quando dormivo, attorno a me era cambiato proprio tutto.
Mi ero svegliata nello stesso luogo inospitale, ma con strane sensazioni riguardo i gemelli e Arden che non mi abbandonavano. Per un attimo, da sola in quella cella, avevo davvero pensato che non li avrei mai più rivisti.
E mentre salivo per le scale di casa sapevo che Draven non mi avrebbe seguita, Draven non mi odiava nemmeno: a lui interessava solo che per qualche ragione restassi in quel luogo senza mettere i bastoni tra le ruote a nessuno. Rendendomi invisibile come ero sempre stata.
Ma c'era un motivo per cui mi considerava fragile come il vetro, e non era il suo affetto nei miei confronti e nemmeno la mia narcolessia a renderlo così protettivo, asfissiante, impetuoso. C'era qualcosa che qualcuno voleva da me.