┌FORTY┐

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"E ora potete baciarvi."

Taehyung unì le loro labbra, tenendo delicatamente le mani di Jungkook. Il ragazzo dai capelli color pesca socchiuse gli occhi, leggermente sorpreso.

Taehyung appoggiò la fronte su quella di Jungkook, con un piccolo sorriso sulle labbra. Jungkook non stava piangendo, semplicemente si sentiva confuso e voleva superare tutto questo.

Onestamente, Jungkook si sentiva debole e stupido. A cominciare dalla morte del suo migliore amico, poi dei suoi genitori. E Jimin. Tutte le persone che Jungkook aveva amato si erano lentamente allontanate dalla sua vita. 

Persino Taehyung. 

Jungkook stava al fianco del marito e guardava alcuni uomini che parlavano. Era esausto sia fisicamente che mentalmente e la notte scorsa aveva dormito a malapena. L'anello al quarto dito gli dava fastidio e Jungkook abbassò lo sguardo sul diamante.

Era bello, in realtà. Se si fosse trattato di una circostanza diversa, con loro due che si sposavano davvero perché lo volevano, entrambi d'accordo, Jungkook l'avrebbe accettato. Avrebbe accettato che Taehyung fosse suo marito, ma ora non...

E ora non riusciva più a pensare a nulla di buono. Si sentiva semplicemente intorpidito e pieno di disperazione. La speranza era svanita da tempo e non valeva nemmeno la pena di piangere. 

Kim Taehyung era suo marito ora.

L'uomo che aveva ucciso i suoi genitori e i suoi amici e che gli aveva portato via la felicità ora era suo marito.

E come avrebbe dovuto vivere tutto quello. No, no, no, no, no, no- Jungkook non voleva accettarlo. Non voleva accettare che Taehyung fosse suo marito e che non potesse più fare nulla.

Giusto- DOVEVA esserci una soluzione per quel casino. Una soluzione che Jungkook doveva trovare da solo, visto che non aveva più nessuno al suo fianco. 

"Sembri stanco, stai bene?" Jungkook canticchiò distrattamente, guardando il pavimento. "Sì, sto bene."

L'espressione di Taehyung si addolcì un po'. "Torniamo alla villa," disse Taehyung, afferrando il braccio di Jungkook con l'intenzione di trascinarlo, ma Jungkook rimase immobile. 

"Non voglio andare!" Scattò Jungkook, non volendo andare di nuovo in quel fottuto inferno, e poi osservò lo sguardo accigliato di Taehyung diventare invece indecifrabile e, in qualche modo, sembrò intimidire leggermente, con il suo abbigliamento completamente nero. 

"Andiamo a casa, Jungkook." Disse Taehyung, con una voce un po' più tagliente e severa questa volta.

Jungkook sgranò gli occhi e poi annuì, arrendendosi, e di lì a poco Taehyung lo trascinò fuori dalla chiesa da tutti gli sguardi indiscreti e lo fece salire in macchina accanto al posto di guida, e poi Taehyung iniziò a guidare. 

Jungkook pensava che Taehyung fosse geloso o qualcosa del genere, visto che tutte le persone continuavano a fissarlo come se fosse un angelo sceso dal cielo, come in EFFETTI era. 

Per quanto a Taehyung piacesse far vedere che quel bel ragazzo di nome Jeon Jungkook era solo suo e di nessun altro, per quella sera avrebbe lasciato perdere. 

L'intero viaggio fu silenzioso tra i due, a parte il rumore del motore acceso. Taehyung si concentrava sulla guida, mentre Jungkook guardava fuori, era notte e la luna e le stelle riempivano tutto il cielo. 

Era già passata quasi una settimana da quando Jungkook aveva accettato di sposare Taehyung e ora era arrivato il momento in cui i due si erano effettivamente sposati.

MONSTER | VKOOK [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora