┌EPILOGUE┐

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| California | 
| 4 ANNI DOPO | 

"N-Non crederò che sia morto finché non vedrò il cadavere con i miei occhi!" Balbettò Jungkook, con una bottiglia di acqua fredda in mano, mentre chiudeva la porta del frigorifero.

"Jungkook- la sua- la sua morte è praticamente ovunque su internet. Taehyung è morto in un incidente d'auto mentre fuggiva dal carcere."

"No, non ci crederò finché non vedrò il cadavere con i miei occhi." Sibilò Jungkook, tenendo il broncio e guardando con sospetto il suo ragazzo.

"Io- va bene, tesoro. Fai quello che vuoi. Se fosse ancora vivo, non credi che avrebbe già cercato di avvicinarsi a te?" Disse Ky dall'altra parte della stanza, seduto sul tavolo da pranzo mentre si riempiva la bocca di pancake. "Yoongi sarà presto rilasciato dal carcere. Namjoon ha detto che tornerà in Corea del Sud per salutarlo o qualcosa del genere."

"Non mi piace Yoongi, ma non lo odio nemmeno," commentò Jungkook, mettendo la bottiglia sul tavolo da pranzo e fermandosi. "Sono contento che si sia pentito e che si stia impegnando per diventare un uomo migliore, ma sono ancora arrabbiato con lui per la morte di Hoseok."

"Mi sembra giusto," rispose Ky, bevendo il succo d'arancia, e si alzò. "Vuoi che venga con te al colloquio o-"

"No, va bene così, credo." Jungkook lo interruppe rapidamente e Ky strinse le labbra, soffermandosi per qualche secondo. "Sono solo paranoico, tutto qui. E- e hai ragione. Se fosse davvero vivo, a quest'ora si sarebbe sicuramente avvicinato a me. Sono passati anni."

"Come vuoi, Kook. Abbi cura di te e chiamami se hai bisogno di qualcosa, ok?ay" Ky si avvicinò al suo ragazzo e accarezzò la guancia rosea di Jungkook. Il ragazzo dai capelli color pesca sorrise dolcemente, lasciando un rapido bacio sulle labbra di Ky. "Lo farò. Ora, non devi andare al lavoro, Mister?"

"Pensavo di andare via dopo essermi assicurato che fossi arrivato sano e salvo." Ky baciò la fronte di Jungkook e uscì dalla stanza, mentre Jungkook gli andava dietro. "Prima vado a farmi una doccia."

Quattro anni di incubi, quattro anni di terapia, eppure Jungkook non riusciva a togliersi dalla testa Taehyung.

Nonostante un anno dopo il suo arresto si fosse diffusa la notizia che Taehyung era fuggito, insieme ad alcuni dei suoi uomini, era circolata anche la notizia che Taehyung era morto in un incidente d'auto.

Bugie.

Jungkook lo sapeva bene.

Così si trasferì in California, lontano da tutti e da Taehyung, pregando di non imbattersi di nuovo nel ragazzo dai capelli neri, in qualche modo.

"Non importa," mormorò Jungkook sottovoce, con un fascicolo in mano. Ky strinse le sopracciglia, entrambi in piedi davanti alla porta.

"Ho paura di andare da solo, puoi venire con me?" Jungkook soffocò le parole, arrossendo per aver rifiutato l'offerta prima, ma più ci pensava ora, più si sentiva in paranoia all'idea di essere osservato.

Da lui.

Una sensazione che non aveva mai abbandonato Jungkook negli ultimi anni.

"Come desideri!" Ky intrecciò le loro dita insieme, mentre chiudeva la porta. Jungkook arrossì, il battito del suo cuore accelerò.

Mentre i due si presentavano davanti al grande edificio, Ky pagò il taxi e Jungkook guardò il suo ragazzo.

"Puoi venire dentro con me?" Piagnucolò Jungkook con un broncio e Ky rise, seccato. "Sei tu che devi fare il colloquio, Jungkook, non io."

MONSTER | VKOOK [Traduzione italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora