Lockdown

139 18 14
                                    

Sento del calore sul viso, apro gli occhi e mi rendo conto di non aver abbassato la tapparella della finestra la sera prima, piano piano mi metto a sedere sul letto, allungo ad una ad una tutte le vertebre della mia spina dorsale. I miei occhi corrono a cercare la sveglia posta sul mio comodino.

"Mezzogiorno, direi di no Pulce, stamattina non mi sei dovuta venire a svegliare".

Mi prendo un secondo per diradare dalla mente i postumi di un sogno di cui ormai da sveglia non ho più memoria, il mio sguardo cade dapprima sulle pareti azzurre di camera mia, poi sulla scrivania bianca con sopra il computer posta di fianco alla porta d'entrata, un secondo dopo mi fisso a guardare la libreria e inizio a scorrere inconsapevolmente tutti i titoli dei libri che racchiude, anche quelli più in alto.

Mi accorgo di riuscire a leggere chiaramente anche i titoli dei libri in cima agli scaffali, sto iniziando a domandarmi il perché e se ci sia sempre riuscita quando improvvisamente sento provenire dei rumori dal piano di sotto, segno indiscutibile che i miei genitori si trovino a casa.

"Strano, oggi è mercoledì, i miei genitori dovrebbero trovarsi al lavoro".

Acchiappo la vestaglia beige dalla sedia della scrivania, esco dalla camera e faccio le scale per andare al piano di sotto.

Appena entrata in cucina noto un'atmosfera pesante. Mia madre e mio padre sono seduti al tavolo con davanti a loro quella che non può essere definita né una colazione né un pranzo, ma un'ibrido tra i due.

Davanti ad un posto vuoto è collocato un piatto con una brioche salata e un caffè latte. Mi avvicino e mi siedo.

Le loro espressioni sono sconnesse e mi notano solamente dopo un colpo di tosse.

"Buongiorno cucciola, ti ho preparato un col-pranzo", mi dice mio padre.

"Buongiorno, grazie papà". Inizio a valutare se lasciare perdere o meno la situazione mentre la sgradevole sensazione nata ieri dopo quel video inizia a rifarsi presente.

Per un pò rimango in silenzio masticando con calma la mia salata, ma alla fine sbotto. "Okay, qualcuno mi può dire cosa sta succedendo? Ci hanno invaso gli alieni? Papà ha finalmente imparato a ballare senza sembrare un tronco di legno?". Inutile dire che quando sono nervosa la mia ironia esce onnipresente.

Mia madre si ferma, posa la tazza di tisana che stava bevendo sul tavolo. "Rose, stamattina al telegiornale hanno annunciato uno stato di allerta mondiale. Dopo tutto, sembra che quel folle scienziato di ieri non stesse mentendo. Da ieri sera a stamattina sono avvenute svariate morti in tutto il mondo e parrebbe che alcune persone abbiano invece riscontrato altri tipi di sintomi...". La frase rimane in sospeso, come se mia madre non riuscisse a trovare le parole per continuarla o non credesse neanche lei a ciò che avrebbe dovuto dire per finirla.

"Quali sintomi?", la incalzo io.

"Non è stato ancora confermato, potrebbero solamente essere delle bufale", esordisce mio padre.

"Hanno riportato il caso di una ragazza che stava portando a passeggio il cane. I testimoni dicono di averla vista accasciarsi improvvisamente al suolo mentre con le mani si teneva la testa. Affermano di averla sentita dire di "spegnere i rumori" e di aver visto del sangue scendere dalle sue orecchie. All'ospedale hanno confermato che i suoi timpani erano perforati, lesione provocata da sovraffaticamento per l'esposizione a rumori troppo acuti. La cosa anomala è che non c'era nessun rumore, nessuno a parte lei ha sentito niente".

"Ci sono stati anche altri casi, uno più inverosimile dell'altro, ma per il momento hanno deciso di bloccare tutte le attività finché non capiranno l'entità di cosa quell'individuo abbia realmente fatto. Hanno divulgato anche la sua identità. Eric Astaroth, scienziato laureato con il massimo dei voti. Ha quarant'anni e teoricamente, era presunto scomparso da dieci anni. Dopo aver presentato ad un convegno di genetica la stessa strampalata teoria di cui ci ha reso partecipi nel suo video messaggio ed essere stato deriso pubblicamente, era svanito nell'aria" spiega mio padre.

BEAST TRANSITIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora