"Stai evitando veramente tua cugina da tre giorni?"
"Ciao anche a te Elena, anche io sto bene, grazie di avermelo chiesto".
Chiudo l'armadietto della palestra mandando mentalmente a farsi benedire la calma e la serenità che avevo appena ritrovato durante l'ora di nuoto in piscina, ed esco dallo spogliatoio seguita a ruota da lei.
Sento i suoi passi affrettati dietro di me mentre cerca di seguirmi per i corridoi della scuola in direzione delle macchinette.
"Rebecca mi ha detto che non riesce a raggiungerti da tre giorni. Ti ha soprannominata il fantasma essendo che ultimamente non riesce ad incrociarti nemmeno per errore."
"Non la sto evitando, semplicemente si vede che i nostri orari scolastici non coincidono", alzo le spalle e cerco di essere convincente ma l'immagine riflessa di Elena sul vetro della macchinetta con un sopracciglio alzato e le mani sui fianchi, mi fa capire che non ci sto riuscendo molto bene.
Digito sul tastierino il codice dei biscotti al cioccolato che desidero e mi rendo conto che Elena non mi lascerà in pace finché non avrà ottenuto da me una spiegazione.
Alzo gli occhi al cielo sospirando. Perché ultimamente mi sembra di non far altro se non sospirare e alzare gli occhi al cielo? Tra poco mi rimarranno direttamente bloccati in alto.
"Dio, te lo hanno mai detto che sei peggio di un cane con l'osso?".
Mi chino a prendere i biscotti che la macchinetta ha gentilmente elargito, e mi volto a fronteggiare Elena.
"Quando mi hai accompagnata a casa l'altro giorno, dopo l'accaduto in mensa con Cassidy e la nostra chiacchierata a cuore aperto nella foresta, ho trovato Rebecca ad aspettarmi in camera mia. È sbottata improvvisamente e mi ha detto di sapere che nascondo dei segreti da un pò di tempo e che se non sarò io a rivelarglieli, li scoprirà da sola".
Allargo le mani davanti a me facendo penzolare il sacchetto di biscotti stretto nella mano destra.
Sono sicura al cento per cento che la faccia di Elena abbia subito una paresi essendo che il suo sopracciglio sinistro non si è ancora abbassato di un millimetro da quando abbiamo iniziato a parlare.
"E tu hai pensato bene di iniziare ad evitarla", il tono le esce dalla bocca stizzito e contrariato.
Faccio una faccia esasperata iniziando a gesticolare.
"Allora dimmi tu Sherlock, come avrei dovuto comportarmi? Dopo che mi ha detto che avrebbe scoperto da sola quello che le nascondevo, sono andata nel panico".
"Innanzitutto non dovevi evitarla. Perché se poteva avere anche un minimo dubbio, adesso le hai confermato in piena regola che le nascondi qualcosa".
Mi ammutolisco e inizio a pensare che potrebbe non avere tutti i torti.
"Oh, a questo non avevo pensato. Dio, che stupida che sono!".
Mi sbatto una mano sulla fronte.
Elena alza le mani.
"Su questo non posso obiettare".
La guardo storto per poi aprire il pacchetto di biscotti.
"Farò finta di non avere sentito".
Riprendo a camminare ed esco dall'istituto scolastico. Arrivata al parcheggio mi volto verso Elena.
"Allora qual'è il piano essendo che sembra che tu abbia idee molto migliori delle mie?". Incrocio le braccia sotto il seno e aspetto che lei mi risponda.
Elena ci pensa un'attimo mentre i suoi occhi sono puntati oltre di me.
"Stasera, io, te e Rebecca andiamo al Bar Luna Nuova e tu e lei chiarite davanti ad un bicchiere di mojito".
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BEAST TRANSITION
Fantasy"Una volta la mia vita era monotona, per certi versi noiosa, probabilmente se qualcuno mi avesse chiesto di imbarcarmi in un'avventura avrei risposto immediatamente di si. Di sicuro non mi aspettavo che nel giro di qualche mese tutto ciò in cui cred...