Commissioni per la nonna

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-POV Elia-

Non riesco a capire se quella che ho davanti ai miei occhi sia una ragazza o una creatura mandata sulla terra per sedurre i poveri sventurati che si fermano per prestarle soccorso, ma di una cosa sono certo, è una pessima bugiarda

Per quanto stia cercando di mantenere un'espressione salda e sicura di se stessa mentre afferma di aver fatto un bagno nuda, non riesce a controllare il rossore che le risale le guance. Una cosa che trovo adorabile.

E nonostante riveli fin da subito la sua menzogna, non riesco a distogliere lo sguardo da lei.

Seguo il percorso che tracciano le gocce d'acqua sulle sue clavicole, le vedo avventurarsi in zone in cui i miei occhi non riescono ad arrivare e non riesco a trattenermi dal desiderare di poter guardare oltre.

Stringo la mandibola. Controllati Elia, sei un soldato, non un ragazzino in preda agli ormoni che vede per la prima volta una ragazza.

Faccio un respiro profondo e cerco di reindirizzare la mia mente per percorsi più casti e sicuri. Il mio parroco sarebbe fiero di me.

Per quanto ne possa sapere, questa ragazza di fronte a me potrebbe essere un demone volpe che attira gli uomini per poi mangiarne il cuore. In quel caso le permetterei di divorarmi? Potrei pure sorriderle come un deficiente mentre lo fa.

Per quanti dubbi possa nutrire e per quanto non creda che questa ragazza sia più al sicuro con me che qua fuori, le apro la portiera e la faccio salire in macchina.

Stamattina ero venuto insieme alla mia Task-force e Andrea per fare un giro di ricognizione e, alla fine, mi ritrovo a portare a casa una ragazza, un'incognita.

Mi sono sempre piaciuti i misteri e lei in questo momento ne rappresenta uno. Uno di quelli che non vedo l'ora di decifrare.

"Allora, che cosa ci facevi nei dintorni?".

Mi osserva di sottecchi mentre si arrotola le punte dei capelli ancora umidi con le dita. Mi trovo a desiderare di poterci passare le mie mani in mezzo, di sentire se sono morbidi e setosi quanto appaiono.

Anche un cieco noterebbe che il pensiero di essere in un luogo ristretto con me la innervosisce. Mi fa sorridere, questa ragazza non sta facendo altro che rendersi sempre più invitante ai miei occhi.

"Io e i miei uomini stavamo facendo un giro di perlustrazione. Ci sono state segnalazioni della presenza di almeno un'Infetto in giro per la foresta".

- POV Roselyn -

Mi raggelo e sento il mio cuore saltare un battito. Qualcuno mi ha vista?

"Oh... veramente? E ne avete trovato qualcuno per caso?". Cerco di mantenere il controllo sulla voce. Fingo disinteresse, ma il mio tono mi esce più acuto di quanto sperassi

"Nessuno. Però abbiamo trovato segni di artigli sulla corteccia di alcuni alberi".

"E basta?", lo incalzo.

"Si, avremmo dovuto trovare qualcos'altro?". I suoi occhi mi inchiodano sul sedile mentre ci fermiamo al semaforo rosso.

"No. Nient'altro", deglutisco.

Il protagonista principale del resto del nostro viaggio è il silenzio, che regna incontrastato tra di noi. Almeno questo mi permette di non fare altre gap davanti ad Elia e di non diventare ulteriormente sospetta ai suoi occhi. Più di quanto io non possa già esserlo.

Attraverso le indicazioni che gli dò arriviamo a destinazione in breve tempo.

"Bhe, grazie del passaggio e scusami del disturbo. Io abito qui". Esco dalla Jeep il più in fretta possibile. Ho già fatto il giro della macchina quando sento uno sportello sbattere alle mie spalle.

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