Ricordi

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In quel momento il tempo si ferma, tutti gli schiamazzi e i tifi incitatori cessano, il ragazzo inginocchiato e con il pugno pronto a colpire il suo avversario si pietrifica. "Kyle?". Non fa in tempo a pronunciare il nome dell'altro che viene sbattuto per terra.

Kyle è in piedi davanti a quello che se riesco a riconoscere bene è Lart Denver, la stella del  basket appartenente al dipartimento di scienze motorie.

Per quelli che sembrano interminabili minuti tutto tace, poi improvvisamente il suono di una risata isterica irrompe, una risata che tutto ha tranne che di umano.

"Una iena", mormora dietro di me Elena.

Mi giro verso di lei, sorpresa di averla al mio fianco tanto ero presa da ciò che stava succedendo davanti a me.

"In che senso?", le domando confusa.

"Sembra, sembra la risata di una iena", lo dice in maniera cauta e sottovoce, ma il silenzio è talmente assoluto che quello che lei afferma in quel momento produce il suono di un singolo sassolino lasciato cadere in una stanza senza rumori, sovrastante.

Tutti realizzano, Kyle ha subito la mutazione.

Cerco di avvicinarmi ancora di più per vedere meglio, attratta come da un filo conduttore. Kyle è ancora fermo davanti ad un Lart che ormai si è alzato e messo in posizione difensiva. I miei occhi corrono sulla figura del primo e piano piano inizio a notare dei particolari: le sue unghie sono nere e più affilate come se fossero artigli, tiene la bocca leggermente aperta continuando a sghignazzare e da lì, si possono intravede dei canini più robusti e affilati del normale.

Kyle nel giro di un secondo balza addosso a Lart, quest'ultimo cerca di proteggersi ma invano, non può niente contro la furia di un ragazzo nel pieno della sua transizione. Il mio corpo si sta per muovere, sta scattando quando improvvisamente sentiamo il suono di una sirena d'allarme e nel cortile scolastico irrompono quelle che dalla divisa si possono identificare come le forze militari del governo.

I soldati sparano un tranquillante alla schiena di Kyle e subito dopo intervengono a separare i due ragazzi, prendono fuori una museruola e la mettono a colui che ormai considerano un "Infetto".

Sapevo già che i militari si occupavano di recuperare e mettere in sicurezza tutte le persone che avevano manifestato sintomi particolari ma, non lo avevo mai visto accadere di persona. Rimango esterrefatta, quello prima era un mio compagno di classe, non avevamo un rapporto stretto ma, ricordo di averlo spesso visto a mensa, ridere insieme ai suoi amici, invece adesso lo vedo portare via mezzo drogato e con una museruola.

"Io l'ho sempre detto che quel ragazzo era pazzo come una iena", dice Cassidy ad alta voce appoggiata dai suoi galoppini dopo che le forze del governo sono andate via e la situazione è stata calmata.

"Quindi se domani ti dovessimo sentir starnazzare come una gallina vorrebbe dire che è tutto normale", le rispondo d'acchito io prima di uscirmene dal cortile piena di rabbia.

Un suo compagno è stato preso e portato via ma, a lei non interessa niente, certe persone dovrebbero pensarci due volte prima di dar fiato alla bocca.

Prendo le scale che portano al tetto e salgo i gradini il più velocemente possibile, appena arrivata mi affaccio subito dal lato dell'ingresso dell'edificio, il furgone dei militari è ancora parcheggiato lì, stanno caricando adesso Kyle, li osservo fino a quando, probabilmente sentendosi osservato, un soldato non si gira con il viso rivolto verso di me. So che non mi può vedere chiaramente sono troppo in alto perché riesca a riconoscere i lineamenti del mio viso, mentre io, grazie ai miei recenti cambiamenti riesco a vederlo benissimo: capelli biondo scuro, occhi verde foresta, un fisico scolpito, adatto ad un soldato e il suo odore, il suo odore sa di libertà e natura.

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