LIVIYA.
Quella sera, ritornai a casa con occhi sognanti e la testa fra le nuvole.
Io e Jordan c'eravamo baciati. Io lo avevo baciato e lui mi aveva ricambiato.
Cavolo...
Sì, era già successo ma questa volta era stato un bacio diverso. Per le circostanze e tutto.
Sospirai, poggiandomi alla porta dell'appartamento di Lev. Chiusi gli occhi e mi toccai le labbra con due dita. Sentì le mie guance scaldarsi e il mio sorriso allargarsi.
Stavo diventando una causa persa.
Ringraziai che Lev non fosse ancora tornato, altrimenti mi sarebbe stato difficile fingere che non fosse successo nulla. Speravo anche che nessuno gli dicesse qualcosa, altrimenti avrei avuto dei problemi.
Uscì fuori al balcone dell'appartamento, per vedere se Jordan fosse ancora qui o se ne fosse andato. Dopo il bacio eravamo scoppiati a ridere e mi aveva riportata a casa. Avevamo ascoltato altre canzoni di Taylor ed ero riuscita a fargliene aggiungere alcune alla sua playlist. Gli piaceva molto All Too Well, la versione di 10 minuti.
Mi affacciai sul balcone, cercando di non dare troppo nell'occhio e vidi, con stupore, che la macchina di Jordan era ancora ferma davanti al cancello del condominio. E la sua posizione permetteva una vista perfetta del balcone posto lateralmente all'edificio.
Il rumore di un clacson rimbombò nel quartiere e fui certa che si trattava di lui. Infatti, il mio cellulare mi vibrò nella tasca dei jeans poco dopo. Lo estrassi e vidi un suo messaggio illuminare lo schermo.
Sorrisi inconsciamente, eppure lo feci.
Che mi stava succedendo?
"Dimmi un po', Liv, stavi controllando se la mia macchina fosse ancora qui?"
Ops, ero stata beccata. Prima che potei rispondere mi arrivò un altro suo messaggio.
"Stavo per andarmene, tesoro, ma il solo ricordo delle tue labbra mi ha destabilizzato per un momento. Sai, devo essere lucido alla guida, non potevo rischiare."
Arrossì, mentre pensavo a cosa rispondere. Mi soffermai anche troppo sul fatto che mi avesse chiamata "tesoro". Ma nonostante tutto, riuscì a trovare la decenza di rispondergli:
"Lev potrebbe tornare da un momento all'altro. Non può vederti qui!"
Sbirciai di nuovo fuori, la macchina di Jordan era ancora lì. Voleva farsi scoprire da Lev per caso?
Tra l'altro, in quel momento, mi arrivò un messaggio di Lev che mi chiedeva se ero già a casa. Gli risposi di sì e poi ritornai sulla chat con Jordan. Vidi i tre puntini di sospensione.
"Tranquilla, ora me ne vado. Non voglio metterti nei casini con tuo fratello. Non ne vale la pena, ci siamo baciati e basta."
Quel messaggio mi lasciò alquanto sconcertata. Che significava? Perché d'un tratto percepivo un cambio repentino?
Stava per caso screditando quello che era successo tra noi? Avevo sbagliato qualcosa? Si era pentito?
Sentì il motore della sua auto accendersi e Jordan sfrecciò via in pochi secondi, lasciandomi fuori al balcone di casa con l'amaro in bocca. Non ebbi nemmeno il coraggio di rispondergli. Che cosa avrei dovuto dirgli?
Una sensazione strana mi fece formicolare da capo a piedi. Non sapevo che fare o che pensare. Forse mi stavo scervellando per un semplice messaggio, eppure...
STAI LEGGENDO
My Greatest Desire
Romance"Era stata la prima ragazza per la quale avevo provato di più del desiderio fisico. Ero così legato a lei, come se stare in sua compagnia fosse il mio più grande desiderio" (When The Night Comes Down series. Libro 6) Lasciare la Russia per iniziare...