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LIVIYA.

Il viso di Jordan era così vicino al mio che era l'unica cosa su cui riuscissi a concentrarmi.

Feci un passo indietro, cercando di fermare tutto ciò, ma ben presto toccai la parete.

Lui mi seguì a ruota, poggiando una mano sopra la mia testa, bloccandomi.

—Jordan...

Lui chiuse gli occhi e sorrise.

—Il mio nome detto da te suona diversamente.

Sul serio?

—Come? In che senso?

Stavo tremando. Ma lui sembrava che volesse continuare ad andare avanti per la sua strada. Mi avrebbe baciata di nuovo?

—Non lo so. È così dolce, come una melodia.

Stava delirando per caso? Era ubriaco?

No. Non credevo proprio che Cameron e Sawyer avrebbero affidato il loro bambino ad una persona ubriaca.

Gli poggiai le mani sul petto, cosa che non aiutò affatto la mia tachicardia. Potevo sentire ogni suo muscolo scolpito da sotto il tessuto della maglia.

Jordan fece un mugolio che mi fece rabbrividire. Perché doveva essere così?

Così... Sexy. Così pieno di sé. Così "faccio quello che mi pare perché posso". Mi comportavo da incosciente quando lui mi era vicino, mi erano bastate pochissime volte per rendermene conto.

—Vuoi ballare?— mi chiese lui, d'un tratto. Fece qualche passo indietro, guardando gli altri. Sembrava che nessuno stesse prestando caso a noi.

—Sono una pessima ballerina— gli dissi. Lui sorrise, ma quando fece per trascinarmi sulla pista, nonostante quello che gli avessi detto, venne bloccato da un urlo.

—Ivy!

Mi paralizzai, sapendo perfettamente a che Ivy si stessero riferendo.

Quando puntai lo sguardo verso l'entrata, ebbi la conferma: Ivy Meadows, la fidanzata di mio fratello, era appena arrivata.

Mio fratello mi aveva mandato foto di lei, perciò sapevo, più o meno, che aspetto aveva.

Capelli castani ricci, con qualche colpo di sole dorato. Occhi castano scuro. Fisico formoso e alto. Un pizzico di malizia nello sguardo, ma anche vitalità.

Da quello che mi aveva detto Lev, amava anche parlare a vanvera. Insomma, la sua anima gemella.

Mi allontanai da Jordan, visto che avevo un po' di spazio per la fuga e mi avvicinai un po' agli altri.

Vidi che questa volta era Lenora a tenere in braccio il piccolo Markus, che si agitava a più non posso.

—Ecco cosa succede quando lo lasciate per troppo tempo nelle mani di Jordan. Non si sta un attimo fermo— commentò, cercando di calmare il bimbo, mentre Lev andava a salutare la sua fidanzata.

—Come sei intensa, Lena. Non trattarmi così il povero Jo— sentì dire da Cameron.

La vidi roteare gli occhi —sai cos'è intenso? La mia voglia di ucciderlo— ribatté lei, mentre Wyn scoppiò a ridere.

Io, intanto, feci un respiro profondo. Guardai Lev e Ivy. Immaginavo che fosse il momento dell'importante presentazione, no?

Lev moriva dalla voglia di farmi conoscere Ivy.

Quando mio fratello mi fece cenno di avvicinarmi, seppi che era arrivato il momento. Feci un respiro profondo, cercando di non fare una figuraccia. Non potevo rendermi ridicola davanti alla mia ipotetica cognata.

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