JORDAN.
Era la prima volta che entravo nel condominio dove vivevano Lev ed Elodie.
Ed ero qui per la festa a casa di Lev.
Elodie e Julián erano già qui, visto che il mio amico oramai viveva quasi con la sua ragazza e lei era la vicina di porta del padrone di casa.
Le altre quattro coppie, invece, camminavano davanti a me, ridendo e parlando l'uno con l'altro come se il resto non contasse.
Io ero diventato il palo della situazione, o una sottospecie di ruota di scorta quando uno di loro si stancava di parlare con il proprio partner.
Bello, no?
Sospirai, guardando i miei amici salire le scale. Quando facevo questi pensieri, sembrava che io non fossi felice per i miei amici. In realtà non era così, semplicemente iniziavo a sentirmi solo e messo da parte, mentre i miei amici avevano la propria ragazza e uno di loro era addirittura padre.
Ma...
Ero felice che Aaron avesse trovato qualcuno che lo facesse sentire amato incondizionatamente.
Ero felice che Emerson, il mio migliore amico, avesse trovato qualcuno che non lo facesse più sentire solo.
Ero felice che Cameron avesse trovato qualcuno con cui non si sentiva giudicato.
Ero felice che Sebastián fosse riuscito a trovare la via di uscita dall'oscurità in cui si trovava da ormai troppo tempo, grazie alla sua metà.
Ero felice che Julián avesse trovato qualcuno che gli aveva fatto capire che non c'era niente di male nel lasciarsi un po' andare.
Ero felice per tutti loro, solo che mi sentivo lasciato indietro, come se tutti quanti stessero andando avanti senza di me.
Solo io potevo avere certi pensieri prima di entrare in una festa.
Diamine, perché adesso pensavo a queste cose? Stasera avrei bevuto un po', avrei ballato, flirtato sicuramente con qualcuna e avrei messo a tacere quella sensazione di solitudine.
Quando arrivammo davanti all'appartamento, Wyn avvisò Elodie, che venne ad aprirci un paio di secondi dopo.
La musica non era molto alta per non dare fastidio agli altri vicini. Entrammo in casa e riconobbi qualche viso dall'università.
Mi guardai intorno in cerca di qualche possibile ragazza con cui passare la serata, ma nessuna attirò particolarmente la mia attenzione, a primo impatto.
Seguì i miei amici verso la cucina, così da potermi prendere una birra. C'erano poche persone in questo angolo della casa, ma tra di loro spiccava una ragazza minuta rannicchiata in un angolino, come se questa fosse un girone dell'inferno.
La guardai stranito. Che diamine era venuta a fare se sembrava che fosse una grande sofferenza per lei?
Nonostante l'espressione quasi terrorizzata sul viso, mi presi qualche secondo per studiarla meglio: aveva lunghi capelli lisci e castani che le ricadevano da entrambi i lati. Portava gli occhiali, con una montatura sottile pentagonale, da cui scorsi degli enormi occhi blu chiaro, quasi color ghiaccio. Il suo viso era ricoperto di lentiggini e le sue labbra carnose erano colorate di un perfetto rosa.
Cazzo... Chi cavolo era quella?
Rimasi a fissarla, impalato davanti alla bellezza di quella ragazza. Notai che indossava una felpa nera oversize e dei leggins. Perché si stava nascondendo? Perché era venuta ad una festa conciata in quel modo?
Inoltre, mi domandai se Lev conoscesse o meno quella bellissima ragazza, avrei sicuramente chiesto informazioni.
Quando, però, d'improvviso vidi Elodie avvicinarsi lentamente alla ragazza e sorriderle, le cose si fecero ancora più confuse.

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My Greatest Desire
Romantizm"Era stata la prima ragazza per la quale avevo provato di più del desiderio fisico. Ero così legato a lei, come se stare in sua compagnia fosse il mio più grande desiderio" (When The Night Comes Down series. Libro 6) Lasciare la Russia per iniziare...