CAPITOLO 10

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Luca's pov

<si certo che ci sarò, non vedo l'ora> 

Luca aveva accettato l'invito ad andare alla cena di ritrovo di ex compagni delle superiori, per lui era anche un'occasione per uscire, dato che ultimamente Elia aveva monopolizzato tutti,

 <Sofia venerdì sera vado a cena fuori va bene?>  

Sofia lo guardò divertita <adesso mi devi chiedere il permesso?> e rise divertita

< non voglio lasciarti nei casini con Elia> rispose teneramente 

<certo che puoi andare scemo!> Luca le buttò un bacio di riconoscenza.

La telefonata che aveva ricevuto dal suo vecchio amico Simone, gli aveva fatto tanto piacere, era da anni che non lo sentiva o vedeva, durante la scuola erano stati amici inseparabili.

Il venerdì sera Luca uscì di casa, non prima di aver baciato Elia e si diresse al locale dove si erano dati appuntamento gli ex compagni.

Il primo che gli corse incontro fu proprio Simone <non ci credo Corti sei tu?!> si chiamavano per cognome fin dalla prima superiore 

<certo che sono io, come stai Sciatti?> rispose Luca abbracciandolo 

<sto bene, sempre in giro per lavoro, ormai sono un nomade, te invece vivi sempre a Impruneta> Luca gli rispose <si ,si, convivo con il mio compagno, ma anche lui è sempre in giro per lavoro e quindi mi ritrovo spesso solo>.

Per una regola che si erano dati: Luca e Lorenzo, da quando era nato Elia, non si parlava a nessun estraneo, del loro piccolo nucleo familiare, o almeno non si parlava di Sofia e Elia, questo perché li avrebbero protetti da tutto e tutti senza remore.

<ti trovo in super forma amico, accidenti, io invece ho preso qualche chilo, soprattutto in questi due mesi che non mi muovo molto> 

Luca lo guardò bene <ma vai Simone, stai benissimo, ma come mai non ti muovi molto hai avuto qualche problema?> 

Simone si appoggiò su un tavolino e iniziò a spiegare a Luca quello che faceva 

<sono il migliore amico e manager di un atleta importante, ma purtroppo ha avuto un brutto incidente ed è da due mesi che tra vari interventi e riabilitazioni, che non danno frutto, sono chiuso in casa con lui, un depresso cronico che pensa di aver finito la sua carriera...da spararsi te lo assicuro Luca> 

Luca rimase in silenzio ad ascoltarlo e poi chiese <cosa si è danneggiato nell'incidente?> 

Simone gli spiegò <la gamba sinistra, soprattutto la parte superiore, a livello osseo è tornato a posto, ma adesso quella che non risponde agli stimoli é la muscolatura> continuò Simone <ci hanno indicato un centro fisioterapico in Spagna e forse andremo lì nei prossimi giorni, stiamo organizzando la cosa>.

Luca era molto interdetto in quel momento perché da una parte avrebbe voluto fare il nome di Sofia, spiegando a Simone le capacità che aveva quella ragazza, ma da l'altra non sapeva se lei avrebbe accettato, dato che stava per rientrare a lavoro e questo le avrebbe tolto ancora più tempo per Elia.

Simone vedendolo pensieroso gli chiese <a cosa pensi Luca?>

Luca fu colto un po' alla sprovvista ma poi rispose <anche io ho avuto un problema analogo al tuo atleta, due anni fa ho subito un incidente in moto ed in molti avevano dato la mia gamba per spacciata, ma qualcuno ha fatto un miracolo> 

Luca aveva l'attenzione di Simone <continua> lo sollecitò Simone 

<il problema è che questa persona tra pochi giorni rientra a lavoro, è in maternità, ha un figlio di pochi mesi, non so se potrebbe organizzarsi per il tuo amico> 

Simone si avvicinò di scatto a Luca mettendogli le mani sulle spalle <amico, pagano trentamila euro, se lo rimette in piedi forse di più,  per uno o due mesi di lavoro, hai detto che ha un figlio piccolo, se ha ancora maternità da usare, può fare riabilitazione al mio amico organizzandosi tranquillamente> 

Luca rimase a bocca aperta <trentamila euro?> 

Simone si mise a ridere <Luca, adesso non ti posso dire, per privacy, chi è l'atleta, ma credimi che non ci sono problemi di soldi> 

Simone specificò anche < vive a Impruneta, più di così non posso dirti amico, prima devo fargli firmare il consenso per la privacy altrimenti gli sponsor mi fanno saltare la testa> 

Luca capiva benissimo, e senza chiedere prima a Sofia si sentì di prendere quell'incarico per lei <affare fatto allora, domani ti faccio chiamare da lei, si chiama Sofia> 

Simone l'abbracciò < se me lo rimette in piedi, ti farò un grande, grande, regalo amico>.

**********


Tornarono in mezzo a tutti gli altri e passarono una bella serata all'insegna dei ricordi, poi alle 23:30 Luca rincasò.

Sofia stava addormentando Elia, e senza far rumore si avvicinò alla camera, Elia era nelle braccia di sua mamma e la guardava con gli occhioni assonnati ed il ciuccio in bocca che ciucciava insaziabile, mentre Sofia come sempre nell'occasione della nanna, gli cantava la sua canzone preferita, 

"La Mia Storia tra Le Dita di Gianluca Grignani" la sua voce diventava angelica in quel momento, con la sua intonazione perfetta, fissava il suo bambino e Luca si emozionava ogni volta.

Tirò fuori il cellulare e gli fece un video, registrando quel momento stupendo, entrò piano nella camera arrivando sempre più vicino con l'inquadratura. 

Luca aveva il telefono pieno di foto e video di Elia e ne era geloso più che del suo Rolex regalatogli da Lorenzo per il loro terzo anniversario.

Luca aveva il telefono pieno di foto e video di Elia e ne era geloso più che del suo Rolex regalatogli da Lorenzo per il loro terzo anniversario

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