Nessuna parte del corpo di Sofia recepiva i comandi del suo cervello:
scappa.... esci.... urla... piangi... parla.., ma niente,
era immobile a guardare il
PADRE DI SUO FIGLIO!
Tutta la stanza intorno a sé iniziò a ruotare, si appoggiò con la schiena alla porta della camera per non cadere a terra
<sei tu?> sussurrò incredula e terrorizzata
lui sentendo la sua voce, finalmente, dopo più di anno che l'aveva cercata ovunque, tornando in quel fottuto locale ogni volta che poteva, scoppiò a piangere e ridere di gioia,
non credeva ai suoi occhi
<esisti davvero, non ho sognato di aver fatto l'amore con te quella sera?!>
<ti chiami Sofia!>
<ti ho ritrovata!>
Alex era in sommerso da un vortice di emozioni e l'unica cosa che voleva era abbracciarla forte sè e non lasciarla andare mai più!
Sofia's pov
Quella frase, quelle parole sussurrate, la riportarono alla realtà. Realtà difficile da affrontare, da realizzare, il ragazzo che le aveva stregato il cuore, il padre di suo figlio, era il famoso atleta Alex Colombo.
Capì in quel momento, quanto potesse essere difficile dare una notizia del genere e quanto quella notizia potesse stravolgere la vita della persona che si trovava davanti a lei
"abbiamo un figlio...sei padre...avrai delle responsabilità...saremo legati per sempre!"
C'era solo una cosa che doveva fare in quel momento ed era uscire da lì, allontanarsi da lui, dalle emozioni che le provocava.
<non posso scusami> prese il borsone e corse per le scale,
Alex iniziò a urlare il suo nome sofferente <Sofia ti prego, Sofia, Sofia>
poi udì un colpo sordo ed un urlo, Sofia si fermò di scatto, buttò a terra il borsone e corse in camera da Alex, che trovò a terra.
Urlava dal dolore e piangeva
<Sofia, ti prego non un'altra volta, ti prego>
Sofia si inginocchiò vicino a lui con gli occhi che a malapena trattenevano le lacrime
<il tuo profumo, Dio mio> i loro volti erano vicini e Sofia vide tutta la sofferenza di Alex in quegli occhi verde smeraldo, che sognava da mesi e mesi.
<Simone aiutami a metterlo sul letto, poi portami su il borsone, e ghiaccio, tutto ciò che avete di ghiacciato in questa casa portamelo!> gli ordinò diretta,
Simone che era salito a corsa con Sofia, l'aiutò a rimettere Alex sul letto mentre gemeva dal dolore e continuava a ripetere
<ti prego non lasciarmi> rivolto a Sofia.
Simone, senza capire niente di ciò che stava succedendo scese giù a fare ciò che Sofia gli aveva chiesto.
<sei una mamma Sofia? hai una famiglia?> gli chiedeva Alex senza darsi pace
<ti ho persa per sempre?> sembrava delirare, ma forse era più lucido di quanto Sofia potesse pensare.
Si sedette sul letto a debita distanza da Alex toccandogli la gamba all'altezza della coscia, non sembrava esserci un danno per la caduta di poco prima, ma i muscoli erano deboli e doloranti, fece un respiro profondo, doveva pensare a come affrontare quella situazione, certo non gli avrebbe detto di Elia, aveva bisogno di tempo,
<ho delle condizioni Alex, se le accetti ti farò alzare e rimontare sulla moto, se non le accetti, me ne vado e non ci vedremo mai più>
Alex dolorante stanco e sconfortato l'ascoltava
<1. farai tutto ciò che dico io; 2.finito il mio lavoro io non esisterò più per te!>
Sofia si imponeva di essere dura su tutta la linea e distaccata, aveva bisogno di tempo, tempo per pensare a come gestire quella cazzo di situazione che le stava perforando l'addome di un dolore lancinante, ma doveva aiutarlo, vederlo così la stava facendo stare male dentro
<ok> mugolò Alex dopo essere rimasto in silenzio qualche secondo.
Alex's pov
Accettò le sue condizioni, almeno sarebbe rimasta con lui per diverse settimane, il modo per scavare nella sua vita lo avrebbe trovato, doveva solo avere pazienza e piano piano ricordarle chi erano stati loro due, non l'avrebbe lasciata andare tanto facilmente.
<Dio fa malissimo> brontolava Alex
<beh se rimanevi sul letto non faceva malissimo!> lo rimproverò Sofia senza degnarlo di uno sguardo, ma continuando a massaggiare la sua gamba,
<non mi guardi nemmeno negli occhi ?!> lei non gli rispose, ignorandolo mentre arrivava Simone con il ghiaccio ed il borsone.
Alex non riusciva a capire se gli provocava più dolore la gamba o il suo cuore, in quel momento! Vedere Sofia che lo toccava così, sentire il suo profumo, sapere il suo nome, conoscere il suo lavoro, contribuì solo a volerla ancora di più.
Simone si avvicinò e guardando Alex negli occhi, gli chiese sottovoce <cosa succede, mi spieghi> Alex gli fece cenno con la testa di uscire, e Simone uscì fissandolo accigliato.
Doveva capire, doveva chiedere e lei sperava gli avrebbe risposto,
<ti devo fare una domanda, poi prometto che non te ne farò altre> lei resistette un po' a rispondere poi fece cenno di sì con la testa
<sei sposata?> Sofia alzò lo sguardo verso di lui e rispose <no>.
Quello no per lui fu come la liberazione di un peso che portava sul petto, aveva detto NO...forse c'era una speranza.
Dopo un ora che era li con lui, Sofia lo guardò
<Alex adesso vado, torno domattina alle 9.00 e di a Simone che ho bisogno di altro ghiaccio>
Era distaccata e fredda, Alex capì che lei voleva uscire da lì prima possibile, forse perché aveva risvegliato in lei qualcosa o forse, davvero, non voleva, averci a che fare molto !
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Nessun Limite (Colombo's Series #1)
RomanceDA REVISIONARE 🥇#1 TEMPO 🥇#1 TOSCANA 🥇 #1 MADRE 🥇 #1 MOTORI 🥇 #1 FIGLI COLOMBO SERIES #1 Cosa significa, sentirsi parte di una famiglia? Appartenere a qualcosa di speciale o addirittura esserne l'artefice? Alex non ne aveva più una da anni e c...