CAPITOLO 2

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Sofia's pov

Arrivò il venerdì mattina, Sofia si era preparata tutto il necessario: Livrea, casco, guanti, pettorina e stivali ed aveva lucidato la moto. Anche se non lo dava a vedere, ma ogni volta che la trascinavano in queste avventura, si sentiva viva e spensierata. 

I ragazzi arrivarono puntuali alle 9.00, Andrea disse < Cosimo aiutami con la moto di Sofia> Cosimo si avvicinó a Sofia per fare le conoscenze, era un ragazzo alto, capelli castani e occhi castani, con un bel portamento ma visibilmente più piccolo di lei di almeno cinque, sei anni 

<finalmente conosco la ragazza che mette sempre con il culo per terra Andrea e Giulio!> porse  la mano e Sofia ricambió il saluto 

< beh! Oggi quella lista si arricchirà di un altro membro... COSIMO> disse ridendo e dando una pacca sulla spalla al povero  malcapitato.

Caricata la moto, entrarono tutti nel furgone e Sofia salutó Giulio, che non era mai sceso, rimanendo alla guida, immersi nell'odore di benzina e olio partirono alla volta di Ponte a Egola.

Dopo quasi un'ora di viaggio, arrivarono a destinazione, entrarono nel grande parcheggio adibito a paddock, ma essendo già pieno, Giulio, fu costretto a posteggiare lontano dalla pista, <lo vedi!...te l'avevo detto che dovevamo partire alle 7.00, se per una sera non dormivi dalla tua conquista serale, potevamo arrivare prima, cazzone> urlò Giulio ad Andrea 

<ho dovuto farlo, oggi Sofia tirerà una pedata alla mia virilità e volevo far godere una donzella sera e mattina, prima di rimanere impotente!> rispose scherzando e facendo un occhiolino a Sofia <ma dai, lo sai che ciò che succede qua , rimane qua, non ti tolgo la tua virilità per sempre, solo in pista!> gli rispose Sofia, facendogli un occhiolino di tutta risposta 

< vabbè, scarichiamo le moto , tu  Sofia apri il gazebo con Cosimo e tirate fuori le sedie per vestirci>,  Sofia era l'unica che si vestiva nel furgone, per ovvi motivi,  e solitamente usciva dal furgone con già il casco in dosso, non voleva che gli estranei la vedessero nel volto, voleva rimanere anonima, ci stava lavorando anche su questo !!

Alex's pov

<Alex, non è una pagliacciata, hai tanti tifosi, ammiratori e ammiratrici, gli sponsor ci tengono che tu passi una giornata con loro, lo sai, non prenderla così!> 

Ad Alex questa storia della pista aperta con il campione mondiale MX2 proprio non andava giù, era stanco, aveva lottato un campionato intero per aggiudicarsi quel titolo, sempre in mezzo alle persone, mille domande ed interviste.

Lui voleva solo raggiungere il suo obiettivo, diventare campione del mondo del più alto livello del motocross, il mondiale MXGP.
Era riuscito ad accedere a questo mondiale , che sarebbe iniziato da lì a tre  mesi , grazie a sponsor prestigiosi che lo supportavano, anche se lui problemi di soldi non ne aveva mai avuti.

Alex  era nato in una famiglia molto benestante dell'Impruneta, suo padre era un imprenditore molto facoltoso e sua madre era figlia di una famiglia di prestigiosi viticoltori , ma come si dice, "i soldi non fanno la felicità" ed Alex lo sapeva bene.

 
Viveva, in un cascinale toscano, una villa immersa nelle vigne a pochi chilometri dal centro di Impruneta, lasciatagli da sua madre, insieme ad altri edifici sparsi per tutta la Toscana, che davano ad Alex una rendita mensile molto cospicua, mentre suo padre viveva a Milano e a mala pena si parlavano da dopo la morte di sua madre.

<si lo so, facciamo questa cosa e poi me ne vado a casa> rispose arreso al suo migliore amico e manager, Simone, l'unica persona che aveva vicino e di cui si fidava cecamente.

Nessun Limite (Colombo's Series #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora