Sofia's povArrivata alla pista, scaricò la moto, si preparò e si buttò a tutta velocità nel piccolo circuito. Più viaggiava, più urlava. Prendeva le curve con una tale rabbia, che modificava le traiettorie esistenti sul terreno, correva, saltava e urlava, ancora e ancora. Andò avanti così per quasi un'ora, rallentava e ripartiva, un loop infinito, ma non funzionava, quelle brutte sensazioni erano sempre li! Sensazioni di perdere ciò che amava, di essere abbandonata e rimanere sola. Pensieri che le provocavano un dolore incessante al petto. La paura di perdere Elia, era ciò che la stava spezzando, che Alex se avesse scoperto la verità, avrebbe potuto portarlo via da lei.
Ormai decisa ad uscire e tornare ad abbracciare suo figlio, stava finendo il percorso per dirigersi all'uscita, quando si trovò davanti Alex nel mezzo della pista, in piedi, senza moto!
<ma vuoi farti uccidere?!> gli urlò Sofia, dopo essersi fermata bruscamente, tolta il casco che aveva scaraventato a terra e scesa dalla moto.
<lo hai già fatto, esattamente il giorno in cui sei entrata nella mia camera e dopo avermi riconosciuto, non hai pensato di dirmi " ALEX ABBIAMO UN FIGLIO"> gli urlò gesticolando furiosamente con le braccia che poi si portò ai capelli. Il suo viso era spento ed i suoi occhi fuoco. Un mix di rabbia e incredulità che fece tremare Sofia. In quel momento tutte le sue pure si materalizzarono davanti a lei, gli si avvicinò di scatto, cercando le mani di lui, un contatto, una possibilità...
<Alex fammi spiegare ti prego, ho avuto paura, non sapevo come affrontare la situazione, non ti conoscevo, non sapevo come avresti reagito>
Alex la allontanò spingendola con una mano
<puttanate Sofia, quello è mio figlio cazzo!> le urlò contro con le lacrime agli occhi
<mi hai preso per il culo con la storia del matrimonio?! hai la minima idea di quanto sia stato male per averti persa! hai avuto paura, ma sei stata in grado di organizzare tutta quella farsa?>
Alex era fuori di se e Sofia capì che in quel momento non poteva fare niente per calmarlo,
<adesso andiamo a casa tua, prendi tutte le cose tue e di Elia, vi trasferite subito da me!>
Sofia rimase basita a quelle parole, ma se avesse obiettato Alex sarebbe scoppiato e lei non voleva che succedesse, la situazione era già abbastanza fuori controllo così.
*****************
Sofia, non poteva far altro che accettare e dare tempo ad Alex di metabolizzare tutto e permetterle, poi, di dargli delle spiegazioni.
Arrivati a casa, entrarono, trovandosi davanti Luca che giocava con Elia
< Sofia...> la chiamò a filo di voce Luca,
Sofia gli fece cenno con la testa di seguirla in camera prendendo suo figlio in braccio,
< io e Elia ci trasferiamo da Alex oggi stesso>
Luca era scioccato
<ti prego rendimi le cose facili, ha bisogno di tempo, non posso andargli contro adesso>
Luca annuì e l'aiutò a preparare un po' di cose, tra cui il lettino da campeggio di Elia.
Alex era rimasto in salotto, in silenzio, aspettando,
dopo qualche minuto Sofia con Elia uscì dalla camera e Luca al seguito con due trolley che porse ad Alex
<li vado a mettere in macchina poi torno a prendere il resto> disse con tono severo.
STAI LEGGENDO
Nessun Limite (Colombo's Series #1)
RomanceDA REVISIONARE 🥇#1 TEMPO 🥇#1 TOSCANA 🥇 #1 MADRE 🥇 #1 MOTORI 🥇 #1 FIGLI COLOMBO SERIES #1 Cosa significa, sentirsi parte di una famiglia? Appartenere a qualcosa di speciale o addirittura esserne l'artefice? Alex non ne aveva più una da anni e c...