«... e qualsiasi cosa succeda, non guardatela con pietà, capito?» esclamò Selene, in piedi davanti alla porta del suo appartamento.
Aveva lo sguardo così serio ed accorto che a Liv vennero quasi i brividi. Non credeva di aver mai visto nessuno così rigido come lo era la spagnola in quel momento.
«Ce l'hai ripetuto ottocento volte, Selly» si lamentò Charles, alzando le spalle. «Lo sappiamo che Maggie detesta le occhiate, lo sappiamo!»
La corvina allora scosse il capo, avanzando di un passo, puntandogli l'indice al petto e fulminandolo. «Tu non c'eri, Charles, quando soffriva di attacchi di panico, quando la gamba le faceva così male da farla svenire per il dolore, non c'eri mentre le sue ossa si riaggiustavano, non c'eri, e non lo sai cos'ha significato per lei quel momento. Quindi se pensi che basterà non guardarla ti sbagli di grosso»
Il monegasco annuì, il tono di voce che si addolcì ancora. «Lo so» sussurrò. «Ma... Selene, ascolta, Maggie adesso ha bisogno di leggerezza, ha bisogno di sentirsi spensierata, okay? Tu più di tutti conosci il suo dolore, è vero, ma al tempo stesso sai anche quanto una risata giovi all'animo»
«Ti giuro che voglio buttarti dalle scale»
«Farlo ti farà stare meglio?»
«Non sono io quella che soffre, Charles»
«Ma ti farebbe stare meglio?»
«Sì»
«Allora sai che te lo lascerei fare»
Liv si voltò a guardarlo, nemmeno lui era in vena di scherzare, a quanto sembrava. Voleva davvero bene a quel gruppo di ragazzi, era evidente, talmente tanto da essere disposto persino ad assumere il ruolo del burlone.
«Coraggio...» l'altra sospirò. «Entrate, Max è di là con lei»
«C'è anche Vic?»
«Yep»
Charles allora la fermò, afferrandole delicatamente il braccio. «Liv»
«Sì?»
«Io ti avviso, tu Victoria non la conosci. È l'incrocio perfetto tra la nostra qui presente Selly e...» si interruppe, per riflettere su quale paragone fosse meglio inserire, e poi sorrise. «... Batman»
«Che c'entra Batman?» replicò Selene, aggrottando le sopracciglia. «Liv, non star ad ascoltare questo idiota. Victoria è solo... spumeggiante»
«No, tu sei spumeggiante, Victoria è proprio pazza!»
«Ci tieni a farti sentire da Max mentre lo dici? Ci tieni davvero?»
«No»
«Ecco, allora entra e sta zitto»
Non appena mise piede all'interno dell'appartamento, Liv non poté fare a meno di guardarsi intorno stupefatta. Il singolo salotto era così bello e in quiete che non sembrava neppure reale: le versioni di tutti e dieci i dischi di Taylor Swift troneggiavano come il più importante dei trofei, uniti a ogni vinile rilasciato dalla cantante. Osservò quello di Lover (Live from Paris) a forma di cuore con un bel po' di invidia. Era il suo album preferito, dopotutto.
Allo stesso modo, l'atmosfera di quella casa, non sapeva spiegarselo, riusciva anche a farle capire quale fosse quello di Maggie. C'erano le vibes di folklore, lì, senza dubbio.
«Sei una Swiftie anche tu?» le domandò Selene, pacatamente, avvicinandosi a lei e rivolgendole un tenue sorriso.
«Eh già»
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Gorgeous - Charles Leclerc
RomanceParte 3/3 - Avvertenza: la storia si può leggere anche da sola, ma nasce come prodotto successivo delle parti 1 e 2, che sono rispettivamente «Survivor - MV33» e «Long Story Short - LH44». «You're so gorgeous it actually hurts» Sei anni fa Charles...