24. I can't lose them

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Max si passò la mano in faccia mezzo addormentato prima di allungarsi per raggiungere il proprio cellulare, che giaceva abbandonato a neanche un metro da lui.
Lewis lo maledì per quella lentezza.

Charles aprì gli occhi piano, la testa che gli esplodeva. Aveva la gola in fiamme, dopo aver passato metà notte a bere e l'altra metà a vomitare. «Chi è?» gli domandò, la voce roca.

«Quella stronza della sua fidanzata» rispose l'olandese, sbadigliando ed indicando l'inglese con l'indice. Si portò il telefono all'orecchio più per dovere che per voglia: «Zusje, perché non chiami Lewis? Hai deciso che sei innamorata di me?»

Il tono agitato della spagnola, seppur le parole non fossero comprensibili, riuscirono a sentirlo anche lui e l'inglese. Quest'ultimo che, nello specifico, al solo udire la preoccupazione di Selene, scattò in piedi all'istante, adesso completamente sveglio.

«Che succede?» domandò continuamente, fino a che Max non ne ebbe avuto abbastanza. Charles non credeva di averlo mai visto con gli occhi così tanto fuori dalle orbite.

«Porca puttana, Hamilton, sta zitto che non capisco un cazzo» sbottò, allontanando il telefono. «Ha cominciato a parlare in spagnolo, perché quando è nervosa lo fa, e non ho capito mezza parola. Sto aspettando che meisje me lo traduca»

«Stanno bene?»

«Suppongo di sì, se si degnassero entrambe di rispondere come persone normali»

Solo allora si sentì anche la voce di Maggie, fitta e bassa. Pure con lei distinguere le parole sembrava impossibile.

«MA CHE CAZZO DICI?»
Lewis e Charles si scambiarono uno sguardo confuso.

Che diamine stava succedendo?

«Sì, amore, siamo qui da me» si interruppe, probabilmente per ascoltare la successiva frase di Maggie, ed annuì, nonostante lei non potesse vederlo. «Cazzo, tra poco arriviamo, tanto Daniel doveva venire da noi a prenderci. Dimmi dove siete voi dopo, va bene?»

«Max...» lo chiamò lui, debolmente.

«Sì, ci vediamo tra poco. Ti amo, ciao»

Chiudendo la chiamata, Max prese un respiro profondo, deglutendo. Piantò lo sguardo nel suo, come se stesse cercando di comunicargli qualcosa di importante attraverso il pensiero.

«Max, che succede?» chiese, stavolta in un sussurro, come se non avesse più il respiro.
La sensazione di angoscia lo stava corrodendo. E l'ultima volta che qualcuno gli aveva dato una notizia in quel modo... beh, era Suzuka 2014.

«Mi sa che devi sederti, Charlie...»

«Dimmi che succede!»

Jules, ti prego.
Non è quello che penso, vero?

«Liv e Gracie hanno...»

Il cuore smise di battergli.

«... hanno avuto un incidente molto grave»





Quando raggiunsero l'ospedale, Charles non riusciva già più a respirare.
Sembrava quasi che il tempo si fosse fermato, che il suo motivo per continuare a lottare avesse appena perso valore.

Che quel one single thread of gold "tying" me to you avesse smesso di splendere d'oro.

Maggie e Selene erano già lì, le notò all'istante, e corse da loro così velocemente che gli parve di non aver neppure toccato terra.
Subito, la seconda gli agganciò le braccia al collo, stringendolo a sé a mo' di conforto. «Charles...»

Gorgeous - Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora