I love you, it's ruining my life
I love you, it's ruining my life
I touched you for only a fortnight
I touched you, I touched youCharles sbatté le palpebre piano, quasi incredulo.
La fissava come si fisserebbe un pazzo e la cosa le fece venire i brividi.«Liv...»
Il suo nome pronunciato da quelle labbra tanto amate sembrava soltanto un pugnale puntato contro il suo petto.«Non guardarmi così, ho fatto quello che ritenevo giusto» si difese, indietreggiando di un passo. Abbassò lo sguardo fino a schiantarlo contro il pavimento. «È la cosa migliore»
«Hai lasciato il tuo lavoro, gorgeous! Per quanto quel ristorante non ti piacesse, perché così all'improvviso?» le domandò allora, allargando le braccia. «Non me ne hai neppure parlato, principessa!»
«Lo so, lo so» Liv si portò la mano al petto, con fare sincero. «Ma Charles... ti giuro che so quello che sto facendo. Ho solo bisogno che ti fidi di me»
«Amore...»
«Ti prego, honey, fidati di me! Michael ha promesso che...»
Per un attimo Charles si irrigidì e Liv temette di avergli appena gelato il sangue nelle vene.«Michael?» le domandò retoricamente.
«S-sì?»
«Michael ti ha convinta a lasciare il ristorante?»
«Beh, ha detto che si occuperà lui degli alimenti di G...»
Ha giurato che ha messo la testa a posto, del resto.
Vuole recuperare tutto il tempo che non ha potuto avere in precedenza con la sua bambina.«E poi...» continuò lei. «Potrebbe essere una grande occasione, Charles! Possiamo stare sempre insieme in questo modo!»
«Amore, la proposta è allettante, e fidati, non c'è niente che vorrei di più che passare ogni momento della mia giornata con te. Ma... non è un po' sospetto?»
«Cosa è sospetto?»
«Che Michael sia tornato proprio ora, gorgeous. E che soprattutto faccia così tante promesse. Non capisco perché ti fidi così tanto di lui, amore»
«Perché credo che si sia veramente reso conto degli errori che ha commesso in passato» esclamò, l'onestà che luccicava nei suoi occhi luminosi. «Con me si è comportato in maniera orrenda, mi ha lasciata da sola nel momento del bisogno, ma eravamo giovani. Eravamo dei ragazzini inesperti e... capisco che si sia pentito»
«Sbaglierà ancora...» fece l'altro in un sussurro, scuotendo il capo. «Forse non te ne rendi conto, ma arriverà il momento in cui sarà troppo evidente per negarlo»
«Voglio solo che Gracie conosca suo padre!»
«Dov'è finito quel tuo Non voglio costringerla a fare niente che non vuole?»
Una ferita le si aprì nel petto, all'altezza della valvola bicuspide.
«Sai quanto tempo è che non parlo con mio padre e mia madre, Charles? Quattro anni. Sono quattro cazzo di anni che Gracie non vede i suoi nonni, né materni né paterni. Siamo sempre state solo noi due e ci siamo adattate a questo mondo. Ma adesso... adesso potremmo avere Michael con noi e non dover più faticare!»
Come se si stesse mordendo la lingua per evitare di pronunciare parole di cui poi si sarebbe sicuramente pentito, il monegasco scosse il capo con forza. «Mia...» sussurrò. «Era mia quella proposta, Liv. Sono stato io a dirti che avresti potuto smettere di lavorare se avessi voluto, che mi sarei occupato io di tutto!»
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Gorgeous - Charles Leclerc
عاطفيةParte 3/3 - Avvertenza: la storia si può leggere anche da sola, ma nasce come prodotto successivo delle parti 1 e 2, che sono rispettivamente «Survivor - MV33» e «Long Story Short - LH44». «You're so gorgeous it actually hurts» Sei anni fa Charles...