Arriviamo al parco.
Mi stupisco dalla vista. È pieno di vasi con delle margherite bianche.
Comincio a correre come da piccola, come mi mancava farlo. Intanto Lorenzo mi guarda come se fossi down. Mi fermo subito. Arrossisco. "Scusa dovevo farlo, era da tanto che..bhe non lo facevo"
Sorride, mi manca un attimo il respiro. È proprio carino.
Ehii ciccia calma lui è fidanzato, credo, tu sei impegnata. Quindi pensa a Marco e basta!
Ho solo detto che è carino.
Anche prima di Marco dicevo "È proprio carino" poi guardatevi adesso.
Oh ma stai zitta!
"Emh..ci sei?"
Lorenzo mi fissa.
"Oh. Sisi ci sono"
Alza lo sguardo e si avvicina alla panchina, la stessa dove io e Marco ci siamo quasi baciati. Nel vederla mi blocco e sorrido.
Lorenzo si siede e lo stesso lo faccio io. In mezzo metto lo zaino. Non voglio contatti con lui, o forse si..no ma che..
Sei impegnata!
G-già.
Lui mi guarda e ridacchia. Guarda lo zaino.
"Che vuoi?" Dico scocciata.
Comincio a preoccuparmi. Cosa succederà in classe. La prof. sarà incazzata nera.
Mi volto dall'altra parte.
Mi rivolto e trovo Lorenzo accanto a me. Come ha fatto a..? Cioè era di là e io mi sono voltata un attimo e..?
"Che cazzo vuoi, ho detto" dico più scocciata di prima.
"Oh oh calma chicca"
"Non chiamarmi chicca, idiota" dico con la mascella serrara.
"Chi sei tu per dirmelo?" Dice serio.
Chicca lo usa anche la troietta della sua ragazza.. o credo che lo sia, ma non mi interessa.
"Non sono nessuno, ma non puoi dirlo e basta!" Replico.
"Come siamo incazzati.." dice.
"Cosa dovrei essere, mi hai costretta a venire quà, se domani avrò una nota e un insufficien-"
"Non avrai niente di tutto questo."
"E chi te lo dice?"
"Il preside è il padre di Sara, la prof di chimica è la migliore amica di mia madre, fato un'eccezione per te" annuncia
Ho sentito bene? Wow. Sarà Lorenzo?
Allora scherzo e dico "Chi sei e che ne hai fatto di Lorenzo!!" Metto i due indici a croce. Per dire Vade retro satana.
Mi guarda scioccato e esplode in una sonora risata che trasporta anche me.
Appena smette dice "Bhe dovrò sdebitarmi, si insomma, sono stato un pochino cattivo con te, tutto questo tempo, credo che sia ora di.. di crescere un pò, magari accettare il problema che hai, se posso chiamarlo problema e provare a essere beh..emh.."
"Sì.. ce la puoi fare"
"..amici..?" Dice insicuro chiudendo un occhio e mettendo una mano dietro la nuca.
Sono allibita, cosa ha detto?
"Eh? Che hai detto?" Dico riducendo gli occhi a due cerchi.
"Se speri che lo ripeta, speri male.. mi ci è voluto un pò per pensarci a sta cosa"
Non credevo a quel che sentivo, non solo mi ha chiesto di provare a essere amici, ma ci ha pensato anche tanto a cosa dirmi.
Io dico; "Bhe si.. si dai potremmo provarci."
"Bene.." annuncia. Credo sia rimasto un pò stupito dalla mia risposta. Ci siamo sempre odiati e adesso tutto insieme, amici.
Stiamo un pò in silenzio e mi alzo.
"Dove vai?"
"Vado a fare un giretto.. vuoi-vuoi venire?"
"Emh..va bene
Com'è strano dirci così, però è così coccoloso, si vedeva che era in imbarazzo. All'inizio era rosso quando mi parlava. Adesso è bordeaux.
Ci incamminiamo. Non parliamo ma rompe il silenzio.
"Tu-tu e Marco?"
"Io e Marco cosa?" Dico imbarazza.
"Cosa siete? Insomma come va fra voi."
"Ah emh. Si, bhe.. io e lui saremmo.."
Cosa eravamo..?
"Bhe io credo che siano fidanzati, o almeno quasi, oggi alle 3 devo essere in spiaggia con lui"
"Ah, va bene" dice.
"Tu e.. la troiet-, volevo dire, Sara?"
"Non siamo nulla."
"Sei serio?"
"Si"
"Da quel che ho visto negli spogliatoi femminili..non sembrava"
"Oh, no bhe, voleva divertirsi un pò quindi.."
"Ah Sisi capito" che vergogna, penso.
Ci zittiamo
"Quindi.." dice
"Quindi ho fame.." dico mentre la mia pancia brontola.
"Ahahah, vieni conosco un posto dove fanno dei buoni Hot-Dog"
"Hot-dog?" Domando
"Sì non ti va?"
"Certo che mi va" dico imbarazzataCi dirigiamo nel luogo da lui proposto. Arriviamo dopo 5 minuti, entriamo e ci sediamo un in tavolo. Una ragazza dalla faccia orientale ci saluta e chiede cosa desideramo. Noi rispondiamo con due Hot-dog, una sprite per me e una birra per Lorenzo.
Poco dopo arrivano e mangiamo. Sono davvero buoni.
"Mio Dio sono buonissimi"
Lorenzo ridacchia "te l'avevo detto"
Continuo a mangiare. Beviamo ci avviamo alla cassa.
"Pago tutto io"
"Cosa? No"
"Oh si. Non siamo amici?"
"Sì .. ma che c'entra?"
"Ecco allora shh"
"Ma-"
"Metti via i soldi"
Faccio come mi dice, sbuffo.
"Quant'è?" Chiede Lorenzo alla donna alla cassa. Che è fa circa mezz'ora che lo fissa con le pupille a cuore.
"5" dice
"Tenga"
"Grazie. Arrivederci" dice scoppio la gomma che aveva in bocca.
Salutiamo e usciamo.
"Ti ringrazio"
Mi sorride, "figurati"
"Ma che ore sono?"
"Le..2:00"
"Cazzo!"
"Cosa?"
"Farò tardi al mio appuntamento!"
"Quale appuntamento?"
"Quello con Marco che ti ho detto prima!"
"Bhe allora corriamo." Annuncia.
"Ma cosa!"
Mi guarda. Sorride maliziosamente. Mi prende sulla sua schiena e mi tiene le coscie con le mani.
"Daiii peso?!" Rido.
"Non è vero, così poi faremo prima"
Corre veloce e lo zaino l'ha passato a me.
"Dove abiti?"
"Poco dopo la piazza"
"Va bene"
Corre ancora.Arriviamo a casa.
"Sono arrivata" dico.
Mi scende.
"Grazie ancora, di tutto" dico
"Prego Eriketta"
Sorrido a quel soprannome.
"Ciao Lorenzino"
"Ahah ciao"
Sì avvicina e mi da un piccolo e leggero bacio sulla guancia.
Mi sorride. Si riprende il suo zaino e se ne va mettendoselo in spalla.Entro in casa e mi tocco la guancia che ha baciato.
È proprio carino se ci si mette ed è più bello di quel che sembra. Anche dentro.
Ehi muoviti sono le 2:30 devi andare da Marco in spiaggia!
Quasi dimenticavo, poggio lo zaino all'entrata, salgo mi cambio. Metto in paio di Short a vita alta e una camicia rossa sopra. Vans bordeaux. Mi aggiusto il trucco.
Scendo. Sono le 2:45. Perfetto faccio in tempo. Prendo lo zaino da cui estraggo cellulare e chiavi. Prendo le chiavi e esco. Chiudo la porta, non so quando tornerò.Mi avvio verso la spiaggia.
Appena arrivo mi vengono coperti gli occhi con delle mani.
"Chi sono?"
"Mmmh. Marco"
Non toglie le mani, ma sento che mi volta e mi bacia.
Sorrido.
Toglie le mani.
È stupendo. Ha una camicia nera e un paio di jeans strappati alle ginocchia.
"Sei stupenda piccola" dice
"Oh grazie, anche tu non sei male" dico.
"Modestamente" dice lui. Con tono di superiorità.
"E smettila. Sciocco" gli do una gomitata nello stomaco.
"Ahio" dice piegandosi. Ridacchia.
"Vieni, devo parlarti" mi porge la mano.
"Okay" dico.
Gli do la mano, me la stringe e ci avviamo sulla spiaggia.
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