Capitolo 22

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Le 6:00. Tutta sudata.
Ho avuto un brutto incubo.
Ero in una casa, la casa di Marco per la precisione e ha pronunciato queste parole 'Non ti ho mai amato.. sciocca, se hai credito che un cazzo di a nelle volesse dire amore.. Pff.. sogna amore mio.. ci vediamo' nel frattempo baciava una ragazza coi tacchi a spillo i capelli rossi. Devo dire che era bella. Ma una pugnalata al cuore mi è arrivata quando mi ha detto quelle parole.

Mi alzo e mi vesto con maglione nero corto e Jeans a vita alta lunghi con delle vans leopardate, mi lavo il viso i denti e mi trucco con eyeliner e mascara.
Torno in camera prendo cellulare, cuffie, occhiali e capello di Sercho con scritto NSPqr.
Scendo prendo lo zaino, le chiavi e esco.
È abbastanza fresco. Ma si sta bene. Guardo il giardino prima di uscire. I fiori di mia madre sono appassiti sulla terrazza, oggi ci penserò io a tutto.
Sono le 6:30. Un'ora circa al pullman. Che palle però.
Chissà se Angelica stamani verrà col pullman. Bah vedremo.
Decido di andare al bar.
Anche se per un'ora. Du palle. Belle grosse.
Entro e non c'è nessuno. Una ragazzina sta pulendo il.. lavandino mi sembra con un ragazzo alquanto familiare.
Mi avvicino e guardo nella vetrina. Un sandwich, un bombolone con la crema, un pezzo di crostata con la marmellata, che sembra di fragole, un panino al prosciutto crudo e fontina. Ok forse prenderò quello.
Mi va il salato.
Il ragazzo alquanto familiare si avvicina. Metto gli occhiali come sempre.. non voglio domande o affermazioni strane
"Dimmi bella, cosa vorresti?"
"un.. quel panino al prosciutto crudo e fontina." Rispondo imbarazzata
Ridacchia
"Tieni bella.."
Pago e me ne sto per andare..
"Comunque hai ragione.. c'è un sole accecante quà dentro" dice toccando il braccio alla sua collega. Ridono insieme. Ridono così forte che delle persone che sono entrate si girano verso di me e poi verso i baristi.
"Hei gente avete visto che sole c'è quà dentro?! Aspettate mi metto gli occhiali da sole!" Ride ancora e prende qualcosa dalla borsa. Degli occhiali ovvio.
...
"Si così va molto meglio" annuncia.
Gli occhi mi bruciano e lo stesso la gola e il naso.
"Coglione.." dico e faccio per uscire.
"Io il coglione? Tesoro ma sei veramente ridicola!" Dice
"Ahahahah hai ragione Jack." Dice la ragazza accanto. Ridendo.
Figli di troia.
Cominciamo a ridere anche i ragazzi infondo al bar.
Ci mancava solo questa.
Una piccola lacrima mi scende dagli occhi. Cazzo perché.. non sanno il perché metto degli occhiali da sole! Se solo lo sapessero non riderebbero così.
"Bene vi faccio i complimenti butti idioti.. siete davvero bravi.. a prende per il culo una ragazzina! Vaffanculo dementi!!" Urlo. E tutto insieme smettono di ridere.
Esco fiori rossa per la rabbia. E intanto le lacrime continuano a scendere.
Come possono essere così crudeli.

Corro per il parcheggio davanti al quel bar dimmerda.
Mi scontro contro un petto.
Porco due chi cazzo è?
"Scusa ragazzina non ti avevo vista" si scusa il ragazzo.
"Oh niente " dico asciugandomi le lacrime veloce
"T-tutto bene?" Domanda
"Si" rispondo
"Ceeeerto.. senti è vero sono uno sconosciuto, ma se hai bisogno d'aiuto.. puoi chiedere. Chi ti ha fatto questo?" Dice
"Senti sei uno sconosciuto appunto puoi andare grazie" dico con un gesto della mano
"Okok.. scusa volevo solo essere di aiuto. Comunque ciao.."dice veloce e entra nel bar.
"Ciao.." dico piano.
Se fossi stata senza occhiali.. non mi avrebbe detto nemmeno scusa..
Aveva gli occhi azzurri e i capelli castani. Per quel che ho visto dietro gli occhiali pieni di lacrime.
Vado verso la fermata. Guardo l'ora. Cazzo di Budda! Sono le quasi le 7. Quanto cazzo so stata nel bar.. poco. Vabbè andiamo ci sta che il pullman non è ancora passato.
Comincio a correre, appena arrivo il pullman è appena passato e si vede già in lontananza. Merda!
Corro verso di lui ma è troppo lontano.
Morissero tutti quelli del bar. Porco due.
Comincio a camminare veloce per il marciapiede. Arriverò un pò in ritardo stamani.

Appena arrivo a 300 metri dalla fermata, circa un clacson mi sveglia completamente. Si ferma poco distante da me.
Scende un ragazzo. Non uno qualunque. Il ragazzo con cui mi sono scontrata al bar.
"Fatto tardi èh?" Doma da ironico.
Annuisco continuando la mia strada.
"Dai forza sali" dice.
Ma cos-?!
"Non ti stupro tranquilla.."
"Oh tranquillo.. tanto non salgo."dico
"Vuoi arrivare a scuola alle 10?" Domanda
Quante domande?! Di mattinata no please. Ti sputerei in un occhio.. ma non lo fo.
"Dai bella avanti!" Dice dal finestrino
Sbuffo. Apro la portiera e entro.
"Ciao" sorride
"Ciao.." dico roteando gli occhi sotto gli occhiali.
"Senti questa sarà la prima e l'ultima volta che salgo quà" lo avverto
Ha una fiesta nera. Nuovo modello.
"Certo.. se non perdi il pullman un'altra volta" risponde a tono
"Non succederà più." Dico

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